Sentiva le urla.
Urla di donne, ragazzi, bambini.
Il fragore dell'argenteria e dei piatti che cadevano, frantumandosi a terra.
Lo scalpiccio dei loro passi concitati, che si affrettavano verso l'uscita.
Oh, ma non lo sapete che la porta è chiusa?
Dov'era la chiave? Chissà.
Per quanto ne sapeva, poteva anche essere finita in mezzo a quei cocci sparsi per tutto il pavimento, oppure sotto il tavolo o dietro un vaso.
Ma alla fine che importava?
Nessuno sarebbe potuto più uscire di lì.
Sentiva i colpi dei loro pugni disperati contro le finestre.
Ma non ve lo ricordate? Per evitare che qualcuno le rompesse, le avete rinforzate diverso tempo fa. Nessuno può romperle con dei semplici pugni.
Qualcuno si accostò a lui, scrollandolo con forza per le spalle.
Vide il suo volto disperato, deformato dalla disperazione.
Gli occhi sgranati dal terrore, umidi e pieni di lacrime. La bocca spalancata, come se gli stesse urlando qualcosa.
Parla più forte, c'è troppa confusione... non riesco a sentirti.
Vedeva le fiamme zampillare davanti ai suoi occhi, in un moto che forse avrebbe quasi potuto definire ipnotico.
Buffo come la semplice e innocua fiammella di una candela, accostata al lembo di una tenda potesse generare in incendio così devastante.
Che caldo... È questo l'inferno per caso?
Qualcun'altro gli si avvicinò.
Le urla si fecero più forti, accanite.
Gli parve che gli stessero chiedendo dove fosse la chiave.
La chiave? Non so, mi pare di averla gettata fuori, facendola passare dalla fessura della porta, ma non ne sono proprio sicuro... Ehi, perché mi guardate così? Ancora non l'avevate capito che questa è la fine?
Oh, ma forse volete che vi aiuti?
Bastava chiedere, sapete?
La superficie fredda e metallica del coltello, stretto tra le sue piccole e gracili dita.
Quante volte, mentre tagliava la carne con quel coltello, aveva immaginato di star invece tagliando la gola uno di loro.
Era perfino più facile di quanto avesse mai potuto immaginare.
Chissà perché ho deciso di farlo solo adesso, quando invece avrei potuto risolvere tutto già tanto tempo fa.
Poi, tutto d'un tratto, senza neanche dargli il tempo di realizzare cosa stesse accadendo, era sopraggiunto il gelo vero e proprio.
Un freddo agghiacciante, quasi pungente.
Ma certo che fosse pungente, in fondo si trattava pur sempre della punta di un coltello.
Chi era stato a pugnalarlo? Forse...
Oh, ma alla fine che importava?
Tanto sarebbe morto comunque, con o senza l'intervento di quel ragazzo.
Le palpebre gli si erano chiuse lentamente, pesantemente, come se si stesse addormentato.
Un istante prima che sopraggiungesse il buio, però, aveva visto ancora una volta quel sorriso.
Un sorriso che suo malgrado conosceva troppo, fin troppo bene.
Solo che adesso non era più pieno di scherno e superbia, ma di disperazione.
Una disperazione così patetica e fuoriluogo su quel viso che il ragazzo si era abituato a vedere sempre pieno di sè, che non riuscì proprio a reprimere una risata.
Da quanto tempo era che non rideva?
Oh, ma a chi importava?
Tanto ora sarebbe finito tutto.
Che pace... È questo il paradiso?
O per caso...
... Alla fine sono impazzito davvero?Haisha si risvegliò gridando.
Il fiato corto, gli occhi che correvano freneticamente da una parte all'altra e il cuore che batteva a mille.
Ancora quel sogno.D'un tratto sentì una mano posarsi delicatamente sulla sua spalla e, voltandosi, vide lo sguardo preoccupato con il quale Akuma lo stava osservando.
Ormai iniziava ad abituarsi a quello sguardo, in fondo lo vedeva praticamente ogni giorno.
Non senza una certa fatica, il moro provò ad accennare un mezzo sorriso.
Capì di aver fallito miseramente, però, quando dopo averlo fatto vide lo sguardo dell'albino farsi ancora più accogliato.- Scusa se ti ho svegliato... - Mormorò a bassa voce.
Ma Akuma, come a dirgli che non importava, scosse il capo, alzando poi gli occhi al cielo, o meglio, alla tastiera del letto, dato che stavano ancora sdraiati sotto le coperte.
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Loser //Yaoi//
RomanceEsiste il destino? Il corso della vita di una persona viene segnato già dalla sua nascita o è qualcosa che si forma con lo scorrere del tempo? Possono poche semplici lettere segnare a vita il destino di una persona? Perché sto facendo a voi tutte q...