Kapitel zwanzig.

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La fedeltà è lo sforzo di un'anima nobile per eguagliarsi ad un'altra anima più grande di lei. Johann Wolfgang Goethe.

Leandra passò un'intera mattinata nello studio di suo padre, parlarono di tutto quello che in un anno non erano riusciti a dirsi. Suo padre le aveva parlato di Julia, di come costantemente si interessasse ad Antonella, di come nonostante tutto il loro rapporto andasse bene, del lavoro, del Bayern. Lea le raccontò di Madrid, del ritorno alla Juve, dell'arrivo di nuovi ragazzi, gli raccontò praticamente tutto, tranne Paulo.

L'argomento Paulo non si sarebbe mai toccato con nessuno ma specialmente con davanti il patrigno di Antonella, nonostante fosse suo padre. Poi verso le due, Leandra se ne andò e uscì per andare verso la casa di Mario Gotze, il suo più caro amico.

Mario aveva comprato un appartamento in Von-de-Tann-straBe, non era molto distante da MaximillianStraBe e poi davanti aveva uno splendido parco dove sicuramente ogni giorno andava a correre prima degl'allenamenti.

Appena arrivò davanti alla porta prese il telefono e chiamò l'amico. Le rispose una voce piuttosto stanca.

- hey Lellus, a cosa devo questa tua chiamata?- chiese Mario cercando di sembrare allegro.

- oh beh, dove sei?- chiese la ragazza mordendosi il labbro subito dopo per trattenere forse qualche gemito di felicità.

- oh beh, sto tornando dall'allenamento, sono in macchina, perché?- disse il bavarese ingenuamente.

- oh beh, ti dico solamente di muoverti perché qui a Monaco fa più freddo rispetto che a Torino- disse la ragazza ridendo.

- oh porca Robben, sei a Monaco? Ma dirmelo subito no eh? Dove sei?- esclamò il ragazzo in preda all'eccitazione e alla contentezza di rivedere l'amica.

- davanti a casa tua Gotze, se poi te pensassi di muoverti il tutto renderebbe le mie gambe più felici, qui le calzamaglie di lana non bastano. Comunque non dire a nessuno che sono qui, dev'essere una sorpresa per tutti- disse la ragazza appoggiandosi al muro dietro di lei.

Pochi minuti dopo, la BMW nuova serie di Mario troneggiava davanti alla porta del parcheggio.

Parcheggiò, uscì dal veicolo e corse verso l'amica.

- Lellus, cosa mi combini, venire qui a tre giorni dalla partita- esclamò Mario abbracciandola.

-beh, sai, avevo un po' di ferie, a Torino traboccano di medici e volevo venire a casa- disse la ragazza mentre i due salivano le scale.

Trascorsero un pomeriggio all'insegna di divertimento, Fifa, foto sulla loro infanzia e poi varie foro scattate sui social.

                                       ****

Verso le sei, Leandra se ne andò dalla casa di Mario per andare verso la casa del portiere del Bayern. Il bavarese rimase stupito dall'affermazione dell'amica e le chiese come mai, la ragazzo le risposte semplicemente che voleva passare del tempo con lui.

Prese un taxi e raggiunse la villetta fuori Monaco di Manuel. Prima di uscire si controllò il poco trucco che aveva messo la mattina a casa, era tutto a posto, tanti appena sarebbe stata un po' con Manuel, il trucco si sarebbe levato totalmente.

Uscì dal taxi e pagò, si diresse a gran passi verso la porta, mente dietro si lei la grande valigia di Louis Vuitton balzava a ogni sassolino o imperfezione nel terreno.

Suonò il campanello e dopo qualche secondo Manuel aprì.

La faccia del tedesco nel vedere Lea fu incredibile. Leandra non aveva mai visto così tanto stupore misto a preoccupazione nella sua vita. Il ragazzo davanti a lei balbettò qualche domanda del tipo perché fosse lì e perché avesse con sé la valigia, ma Leandra era intenta notare tutt'altro che domande di Manuel.

skyfall;; P.DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora