Kapitel neun.

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Quegli attacchi di gelosia, che negli ultimi tempi la prendevano sempre più spesso, gli mettevano orrore, e, per quanto egli cercasse di nasconderlo, lo raffreddavano verso di lei, benché sapesse che la causa della gelosia era il suo amore per lui. Lev Tolstoj. (oggi è l'anniversario della nascita di Lev. Adoroh immenso)

- Paul, Alvaro. Vorrei parlarvi un secondo- disse Paulo mentre la rosa entrava in spogliatoio, dato che l'allenamento era appena finito.

- dicci tutto Paulino -

- sapete con chi Leandra esce oggi?- chiese l'argentino.

I due europei si guardarono un secondo interrogandosi con gli sguardi.

- sinceramente non mi ha parlato di nessuno in questo periodo, però ora che ci penso di solito il fine settimana guardavamo un film insieme ma in questi giorni ci ha liquidati sempre- osservò Paul.

-  poi controlla sempre il telefono, poi ogni tanto sembra impazzire quando la chiamano e inizia subito a parlare con enfasi in tedesco, magari si vede con qualcuno che lo sa e non vuole farci capire chi sia- disse Alvaro.

-magari uno del Torino - disse entrando nel discorso Simone.

- dobbiamo seguirla- esclamò Paulo.

- tu stai fresco, le faremo vivere la sua vita, farà quello che vuole- disse Alvaro scuotendo il capo.

- mi piace quest'idea, andiamo!- esclamò Paul gasato.

- idem, se ci scoprisse?- chiese Zaza pensieroso.

- andiamo, non lo sapremo mai se no- disse Paulo uscendo insieme agl'altri.

- che mi tocca fare- esclamò Alvaro.

I quattro ragazzi si appostarono sulla macchina di Alvaro erano in attesa di vedere Leandra uscire.

E così fu. Pochi minuti dopo uscì la tedesca con il telefono in mano, come se stesse aspettando un messaggio o una chiamata.

Si guardò in giro come se stesse cercando qualcuno poi una persona uscì dall'angolo della porta e appena Leandra lo vide, lo abbracciò subito.

Era un uomo molto più alto di lei, ma il volto era coperto da un cappello nero.

Insieme abbracciati andarono verso la macchina della tedesca e partirono. Seguiti dagl'juventini.

Guidarono per un bel po' finché non arrivarono in mezzo alle colline poco distante dal centro della Juventus.

- ma dove stanno andando sti due?- chiese Simone.

- Alvaro schiaccia quel pedale, li stiamo perdendo di vista e a guidare è una donna- esclamò Paulo arrabbiato.

- faccio il possibile, ma poi Paulo, perché ti preoccupi tanto per Leus, vi conoscete appena- disse Alvaro.

- è che, so cosa l'è successo con Manuel e non voglio che le riaccada,  sono pur sempre il suo futuro cognato- disse Paulo cercando di non far insospettire gli amici.

- se lo dici tu-

L'Audi bianca si fermò nel parcheggio di un ristorante e da lì scesero Leandra accompagnata dall'uomo con il cappellino nero.

- parcheggia sbrigati- esclamò Paulo.

- si ma non farti vedere se no ci scoprono e finiamo malissimo!- urlò Paul isterico.

- Alvaro, non troppo vicino alla loro macchina- urlò Simone poco dopo.

- si ma porca troia, la macchina è mia, la parcheggio come, quando e dove voglio- disse Alvaro sbuffando.

Poi i quattro ragazzi parcheggiarono l'automobile e entrarono nel ristorante cercando di farsi riconoscere il meno possibile.

skyfall;; P.DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora