Ci saremo sempre

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Il breve tragitto a piedi fino a casa, mi ha svegliato del tutto, adesso il sonno è passato. Ora sono sul letto, con Jaco vicino e guardo il soffitto.

Uff!

Sbuffo.

È inutile, il sonno è andato a farsi un giro stanotte.

Mi alzo e prendo il mio lettore mp3.

Se non riesco a dormire, tanto vale ascoltare la musica.

Mi rimetto a letto. Auricolare alle orecchie e schiaccio il tasto "play".

La musica comincia a suonare, il cassetto chiuso nella mia testa si riapre e con esso le parole di Leah e la piccola discussione avvenuta in spiaggia.

< Oh non mi ero accorta che c'era una Cullen > dice Leah e il suo tono acido.

Guardo Jacob.

< Sì, qui c'è una Cullen! Hai problemi? >- rispondo acida anch'io - < Come puoi ben vedere, qualcuno si è fatto male di cui né io né la mia famiglia siamo i colpevoli >

< A te è vietato mettere piede qui a La Push! > mi dice Leah quasi ringhiando.

< Il patto dice che i vampiri non possono entrare, ma io non sono un vampiro a tutti gli effetti, e poi sono stata invitata > abbozzo un sorriso da stronza.

< Tu, non dovevi nascere! E qui, non sei la benvenuta > mi risponde Leah.

Jacob, mi si mette davanti e in tono alpha le ordina di andare a casa. Seth afferra per un braccio la sorella e la trascina via.

< Scusa non volevo ma... non ce la facevo più a... > sto dicendo a Jake, ma lui mi mette un dito davanti alla bocca.

< Shhh! Non ci pensare a quello che dice, tu qui puoi venire quante volte vuoi >afferma sorridendo del più bel sorriso che in quel momento mi accorgo che ha.

Sorrido ripensando non solo al sorriso di Jake, ma anche perché mi ritengo soddisfatta di aver finalmente preso coraggio e risposto a Leah come dovevo e mai fatto prima, ma non per via dei sensi di colpa sulla mia nascita che quelli restano, purtroppo.

< Ancora sveglia ? > chiede papà entrando in stanza e come sempre senza bussare.

"Non ho tanto sonno. E tu, bussare mai? "

Rispondo con il pensiero. Con lui è più comodo così.

< Capito. Non ho bussato perché se dormivi poi, ti avrei svegliato.  Comunque sia buona notte > mi risponde.  Si avvicina per darmi il bacio della buona notte.  È andato a caccia, vedo dell'erba sulla camicia.

" Io non dovevo nascere vero? "

Gli domando senza rendermene conto. Lui si blocca.

< Renesmee sei nata perché mamma ti desiderava con tutta se stessa > mi dice in tono calmo e dolce come se stesse parlando da un bambino piccolo. Mi accarezza il viso e mi sorride.

" E tu, mi volevi?"

Gli chiedo seria fissandolo negli occhi.

< Anch'io ti volevo. Certo, non come tua madre che ti ha desiderato fin da subito, da quando ha capito di aspettarti. Io lo ammetto, ero spaventato mai avrei pensato che un vampiro potesse mettere incinta un'umana, ma è successo. Avevo paura che fossi solamente come me, e non come tua madre.  Le stavi facendo male, ed io non potevo vivere senza tua madre. Tutto questo finché Jacob, non ha pensato che avresti voluto del sangue.  Non appena tua madre stava meglio e ho ascoltato i tuoi pensieri, ti ho desiderato anch'io. Sapevo chi eri e chi sei adesso. La creatura più bella e più dolce del mondo > mi dice per poi sorridere e stringermi in un abbraccio paterno.

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