Together Forever

Happy Birthday

Settembre, il mese che ogni anno attendo con infinita pazienza e che quest'anno, è ancora più atteso rispetto agli anni passati. Finalmente compio sette anni e la mia super crescita si ferma.

< Nessie, ci dici qualcosa in più sulla festa di domani? > mi domanda curiosa Suzie.
< Non so nulla e quel poco che so, lo sapete già > le rispondo.
< Non sai nemmeno gli invitati? > mi domanda Jenna.
< Esatto. So solo che ci sarete voi, Jacob e amici di Jacob > - le rispondo mentre mi siedo al mio banco - < E che sarà in un locale che io non so, ma che voi dovreste sapere >
< Se lo chiediamo a te, è perché nemmeno noi sappiamo > - mi risponde Suzie - < A noi è stato detto che ci verrà detto domani per messaggio >

Qui sanno ma non dicono. O magari non sanno nulla veramente...

< Professore di storia in arrivo > ci dice Lily mentre torna al banco accanto al mio.

Indagherò.

Il professore entra guarda a malapena noi studenti e posa sulla cattedra la sua ventiquattr'ore. Non ha un bell'aspetto, anzi direi che sembra malconcio, e non è da lui. Camicia mezza fuori dai pantaloni, cravatta lenta, mani sporche di grasso.
< Professore tutto bene? > domanda una compagna di classe.
< Evelin, mi ha lasciato! > - risponde il professore mentre a peso morto si siede sulla sedia. Evelin è la sua auto - < Sapevo che prima o poi sarebbe successo... >
< Se le serve un meccanico, Cullen ed io ne... > dice Lilly alzandosi in piedi, ma non finisce di parlare che il professore la interrompe.
< Ho già chiamato il meccanico, grazie > - le risponde lui - < Adesso cominciamo a fare lezione >

La lezione inizia, ed io non le presto molta attenzione. Il professore non sta spiegando nulla di nuovo, sta solamente facendo un ripasso sul programma dello scorso anno.

Domani è il mio compleanno e dopo domani è un anno che Jacob ed io siamo fidanzati e in più oggi dormo a casa sua e non ha ronda...
Quasi quasi gli chiedo di andare via per questi tre giorni. Io e lui da soli.

< Nessie, la lezione è finita > - mi dice Lilly dandomi una gomitata sul braccio - < Stavi pensando a Jacob. Non negare >
< Non ha spiegato nulla di nuovo... giusto? > le rispondo riferendomi al professore.
< No nulla di nuovo > - mi risponde lei mentre sistemiamo le nostre cose negli armadietti - < Ha solo interrogato Richardson e Beckton >

Nel parcheggio della scuola e accanto alla sua moto, c'è Jacob che mi aspetta per andare a casa sua.
< Ciao! > lo saluto saltandogli tra le braccia tutta contenta di vederlo.
< Nessie! > - mi dice stringendomi a lui - < Tutto bene a scuola? >
< Tutto bene. E in officina? > gli domando.
< Tutto bene > mi risponde lui.
< Ohi Jake > lo salutano Vin e Matt.
< Ragazzi... > ricambia il saluto.
< Jake, tu sai... mentre Nessie non sa nulla di domani... > inizia a dire Jenna.
< Quindi parla! > finisce la frase Suzie.
< Non posso dire nulla, anche perché non so nulla > risponde lui facendo spallucce.
< Ragazzi vi saluto che devo andare a casa. A domani > ci saluta Lily.
< A domani > la salutiamo tutti noi.
< Ah Jacob. Non farmi stancare Embry > le dice Lily scherzando.
< Tranquilla > - le risponde lui sorridendo - < Nessie che dici se andiamo anche noi? >
< Sì andiamo > gli dico salendo sulla moto e mettendo il mio casco. La stessa cosa fa lui. Salutati gli amici ce ne andiamo via.

< Sei pronta per trascorrere il pomeriggio con me? > mi domanda.

Come se non sapesse che la mia risposta è Si...

< Shopping sfrenato a Seattle? > - gli domando e prima che risponde, aggiungo - < Anzi no, meglio tre giorni. Partiamo adesso e torniamo domenica >
< Sarebbe bello... ma non si può. Siamo in moto e al posto dello shopping che ne dici della spesa? Rachel è passata a casa e ha lasciato una lista di cose che mancano > mi dice passandomi un foglio stropicciato.
Guardo la lunga lista.
< Passa a casa e prendiamo la macchina > gli dico.
< Non avrai mica intenzione di comprare tutto quanto... ? > mi domanda.
< Se Rachel ha scritto vuol dire che in casa non c'è praticamente nulla e se non vuoi digiunare... > gli dico.
< Ho capito > mi dice sbuffando e gira per andare a casa sua.
< E poi stasera voglio cucinare io > gli dico dandogli un bacio sulla spalla.
< Se la metti così... supermercato sia! > dice con ironia.