Imprinting

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È trascorsa una settimana da quando ho chiarito con Jacob e sono diventata la sua infermiera personale. E ho preso seriamente questo ruolo. Infatti ogni giorno dopo scuola mi faccio accompagnare a La Push. L'unica cosa "brutta" è che la scuola mi impegna cinque giorni su sette e quindi con Jake trascorro soltanto qualche ora il pomeriggio, rispetto al sabato e la domenica che passo con lui tutta la giornata.

Sdraiata sul letto accanto, dal lato sano, a Jake, ascoltiamo la radio. Mi accarezza la testa in modo dolce e per riflesso incondizionato, sbadiglio.
< Sei stanca? > mi domanda mentre continua ad accarezzarmi i capelli.
< No > gli rispondo.
< Sicura che non sei stanca? Io sono guarito. Le mie ossa si sono rimesse a posto e il dolore non lo sento più. Devo solo stare a riposo. > mi dice.
< Perché mi stai dicendo questo? > - gli domando mettendomi a sedere - < Che c'è, ti sei stancato di me? >
< Di te non potrei mai stancarmi > - mi dice afferrando il mio braccio, quello più vicino a lui - < Ho soltanto parlato con Bella. Mi ha detto che la notte invece di dormire, la passi a studiare. E non va bene. Ok, venire qui e stare con me, ma non voglio che trascuri lo studio > mi dice guardandomi negli occhi.

Mamma i fatti suoi mai...

< Studio di notte perché c'è più silenzio in casa e riesco a concentrarmi meglio > - gli rispondo. Di notte il bosco è più silenzioso rispetto al giorno -< E poi, la notte faccio solo un ripasso veloce sulle materie che non hanno bisogno di essere scritti >
< Ness... io sono solo preoccupato per te, così come lo è tua madre... > mi dice posando una mano sul mi viso.
< Ho preso degli impegni e voglio mantenerli. Infondo, non mi sembra di fare nulla di grave o pericoloso! > dico offesa.
< Lo so che non stai facendo nulla di male, tranquilla. Sono preoccupato per te. Eddai! Non tenermi il broncio... sai, che non lo sopporto > - mi dice e siccome vede che non sorrido, ma lo guardo male aggiunge - < Facciamo una cosa: dal lunedì al giovedì, dopo la scuola stai a casa a studiare e qui vieni dal venerdì alla domenica >

Non stare con lui per quattro giorni... no, non se ne parla. Ho trovato. Questa non può rifiutare.

< Se invece vengo tutti i giorni e mi porto qui da studiare? > gli domando.
< No perché ti conosco non studieresti e poi non sono bravo ad aiutarti nei compiti > mi risponde.

Mmmh...

< Vengo dal giovedì e mi porto solo i compiti per il venerdì > gli dico con la speranza che approvi la mia idea.
< Mmmh... no. Vieni qui dal venerdì > mi dice irremovibile della sua idea e a me, a malincuore accetto.

Sempre meglio che non vederlo.

< E ok ci vedremo venerdì, ma sappi che ti mancherò tanto > gli dico rassegnata.
< Oh che mi mancherai è sicuro > mi risponde per poi farmi il sorriso buffo di quando è lupo. Rido e lo abbraccio continuando a ridere sul suo collo.
< Se non fossi sicura che stai bene, non ti avrei mai accontentato > gli dico. Per tutta risposta mi prende il viso tra le mani e mi bacia. Con la lingua solletica le mie labbra che si schiudono lasciandola entrare a giocare con la mia. Siamo soli in casa e ne approfittiamo per approfondire il bacio che da casto diventa piccante, anche tanto. Lingue che si cercano, labbra che si assaporano quasi divorandosi, mugolii di piacere che vengono interrotti dalla voce di Billy.
< Sono a casa > - sento dire da Billy nell'altra stanza. Mi alzo di scatto e mi sistemo i capelli andando poi a dargli una mano - < Stasera viene Charlie a cena, Nessie ti fermi a cena da noi? >
< Ciao Billy. Mi piacerebbe restare, ma non posso. Devo ancora studiare > rispondo. Non mi accorgo che Jacob, ci ha raggiunti in soggiorno e mi guada male.
< Non pensavo che dovevi ancora studiare > mi dice Billy.
< E già la signorina per venire qui trascura lo studio > risponde Jacob.
< Tranquillo sto chiamando a casa per farmi venire a prendere al confine > rispondo acida e chiamo a casa.
< Aspetta ti faccio accompagnare al confine da Seth. Se non sbaglio, non dovrebbe essere di ronda > mi dice Jacob prendendo il telefono per chiamare casa Cleawater.
< Non serve > - gli rispondo bloccandogli il braccio - < Preferisco fare due passi a piedi >
< Ok > - mi dice scompigliandomi i capelli - < Ci vediamo venerdì >

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