Together Forever

Merry Christmas

Il mese di Novembre è quasi giunto al termine. È il 28 novembre ed io sono a casa a studiare per l'esame e nel frattempo preparo la cena.
< Pensa a studiare che in cucina ci penso io > mi dice Billy non appena vede le pentole sul fuoco ed io con un libro in mano.
< Posso fare entrambe le cose, non mi pesano > gli rispondo.
< Lo so, ma non erano questi i patti > mi dice.

< Sera famiglia > ci saluta Jacob togliendosi il cappotto per appenderlo al gancio sul muro.
< Sera a te, Jake > lo saluto mentre poso il libro sul tavolo per andargli incontro.
< Jake > - lo saluta il padre - < Vatti a lavare le mani e poi aiutami in cucina > - poi si riferisce a me - < E tu, a studiare > si gira verso di noi con la paletta di legno in mano e sorride.
< Agli ordini! > diciamo in coro Jacob ed io.

Prendo i libro e il quaderno dal tavolo e vado nell'ex camera di Rachel a studiare. Mi siedo sul letto a gambe incrociate e con il libro di sociologia e inizio a studiare. Studio fino a quando Jacob non mi viene a chiamare perché la cena è pronta.
< Ho sentito Rebecca, nel pomeriggio e a Natale sarà qui con noi > dice Billy.
< Si, lo so > - gli rispondo - < Me lo ha detto Rachel. E stavamo pensando a cosa fare >
< Perché io non so mai niente?! > domanda Jacob guardando sia me che il padre.
< Lavori. Ti dividi tra officina e ronde > gli dice il padre.
< E quando sei a casa, dormi > continuo io.
< Ma quando sono sveglio... > dice Jacob risentito.
< Ci stiamo organizzando. Devo vedere se i miei vengono a Forks, o restano a Denali > - gli dico per poi aggiungere - < Io comunque sia, non ho intenzione di andare da loro >

Sono a casa di Emily con le altre "ragazze lupo", manca all'appello solo Lily che torna tra qualche giorno. Stiamo decidendo su cosa fare il giorno di Natale. Vogliamo festeggiarlo tutti insieme, ma l'unico problema rimane il posto.
< Il venticinque saremo in tanti. Non credo che ci stiamo tutto dentro una casa > dice Emily mentre da la merenda a Nicholas, suo figlio di cinque mesi.
< Possiamo chiedere se il signor Redwhite ci affitta il capanno > dice Kim.
< Se facciamo a Villa Cullen? > domando.
< Come soluzione non è male... ma sei sicura che non disturbiamo?! > domanda Rachel.
< Nessun disturbo. I miei non ci saranno perché sembra che hanno da fare con "problemi da vampiri" > le rispondo.

24 dicembre

< Ehi Signora Natale > mi chiama scherzosamente Jacob davanti alla macchina, mentre carico una busta con dei piccoli pensierini da scambiare con alcuni amici di corso.
< Ho l'ultimo esame dell'anno > - gli dico un pochino agitata - < Augurami un in bocca al lupo >
< No perché il lupo a te,  farebbe altro... > mi risponde per poi baciarmi mentre le sue mani stringono i miei fianchi da sopra il cappotto.
< Mi lascio fare altro dal mio lupo più tardi... > gli rispondo per poi sfiorare le sue labbra con le mie. Sorride e sorrido.

< Bene signorina Cullen, le do un trenta. Rifiuta o accetta? > mi dice il professore di sociologia.

Ho studiato due mesi per questo esame. Trascurando Jake e ora questo mi chiede se rifiuto il trenta? È pazzo!

< Accetto > dico sorridendo. Aspetto che mette il voto e lo firma sul libretto per salutarlo con un "Tanti auguri di buon Natale a lei e famiglia".

Mi fermo a bere qualcosa al bar del campus con Brianna e David, i miei amici di corso. Dove ci scambiamo anche dei pensierini.
< Allora ci si vede tutti a gennaio > dice David.
< Mi raccomando fate i bravi. E tu David, non far star male Ari, che non lo merita > gli dico. Ariana, detta Ari, è la sua ragazza. L'ho conosciuta a ottobre, quando è venuta qua per il suo compleanno. È molto dolce e simpatica e poi, ha una pazienza con lui incredibile.
< Tranquilla, amo troppo Ari. E tu, non trascurare Jacob > mi risponde sorridendo.
< Tranquillo che non lo trascuro... > - rispondo. - < Bri, salutami tua sorella e non pensare a "mano morta" > dico abbracciando Brianna.
< Ci proverò. Comunque ho deciso che gliela faccio pagare se lo becco a rompere le scatole a una ragazza. > - dice e fa una pausa - < Glielo taglio davanti a tutti! >
< Ahi! > - esclama David mettendosi una mano sui suoi gioielli - < Non vorrei, essere nei suoi panni > ridiamo.
< Fai bene Bri > le dico.