Futuro

683 23 5
                                    

Dopo la "cordiale" visita dei Volturi, tutto è tornato tranquillo. Gli amici/parenti vampiri sono tornati nelle loro città, con la promessa di vederci presto e non aspettare qualche anno. La zia Alice continua a tenere sotto controllo le decisioni di Aro. Jacob è alle prese con la sua officina, dove sono iniziati i lavori per allargare e rinnovare il locale. E nel frattempo, trovare altri dipendenti perché Embry e Jacob da soli, e se capita un'emergenza extra in mezzo alla settimana, i lupi servono. Poi Jacob è l'alpha ed Embry il suo secondo e non possono mancare.  Io invece, ho la scuola e corso di recitazione a tenermi impegnata. Anche se, da voci di corridoio scolastico, sembra che il drama club quest'anno non metterà in scena nulla per le feste di Natale, perché al suo posto ci sarà il mercatino di Natale, dove tutta la scuola è tenuta a partecipare.

< Ho deciso > - dice improvvisamente Suzie mentre scende gli scalini della scuola per poi sedercisi - < Non scelgo nessuna Università. Non so quale scegliere >
< I miei vogliono che vada ad Harvard, ma con la media che ho, è impossibile che mi prendano > - dice Jenna - < Però sto guardando altre, ma poi boh... >
< Io non ho dubbi vado a Boston. Tuo padre, Nessie mi ha detto che è una buona università sia a livello economico sia di studio > afferma Lily dando un morso alla sua mela.
< Io non lo so ancora. Sono indecisa tra varie università . > - dico passando una mano tra i capelli per spostarli da un lato - < Per quello che voglio fare io, o sono troppo lontani e, devo allontanarmi tantissimo da casa, e l'idea non mi entusiasma per niente. O sono qui vicine e hanno qualcosa che non va... voglio dire, nemmeno sono venuti o hanno visite in programma >
< Nessie sospettosa eh! > interviene Max un nuovo studente che frequenta alcune lezioni con me.
< Se si tratta del mio futuro, allora sì, sono sospettosa > gli rispondo facendogli una smorfia.

Il mio futuro, so come sarà. Al fianco di Jacob. E insegnante in una scuola per bambini.

Finite le lezioni Lily ed io andiamo alla riserva da Embry e Jacob che stanno ancora lavorando.
< Ciao ragazze > - ci saluta Embry non appena ci vede arrivare - < Tutto bene a scuola? Finisco qui e arrivo >
< Tutto bene > gli risponde Lily raggiungendolo.
< Jacob? > chiedo siccome non lo vedo da nessuna parte, ma la moto è lì ferma in un angolo.
< È in ufficio a finire un colloquio > mi risponde Embry. Annuisco e vado a sedermi sulla moto lasciando i due piccioncini da soli.

Seduta sulla moto di Jacob con in mano il quaderno, dove ho trascritto gli appunti sulle varie università che fino ad ora sono venute a parlare con noi studenti dell'ultimo anno, e di quelle che non sono venute ma che ho cercato tramite internet. Con una matita continuo a scrivere i punti del mio futuro progetto, ovvero una mezza specie di scuola per bambini.

< Hoquiam University... > mi dice Jacob leggendo l'opuscolo, uno dei tanti,  che ha raccolto da terra.

Mi deve essere scivolato e non me ne sono accorta.

< Non ho ancora deciso > gli rispondo prendendo l'opuscolo dalle sue mani.
< Qualunque scelta farai a me andrà bene, anche se te ne andrai dall'altro capo del mondo a studiare basta che poi torni da me > mi dice il mio Jake sorridendo e stringendomi a se.
< Non voglio andare troppo lontano o ti mancherei tanto. Così tanto che potresti abbandonare tutto e seguirmi > - gli dico con un pizzico d'ironia mentre ricambio la sua stretta - < E non mi sembra giusto >
< Che mi mancherai, non ho alcun dubbio. Come so che io mancherò a te. Il tuo futuro è importante e non voglio... > mi sta dicendo Jake.
< Jake c'è Mr Allen che deve parlarci > dice Embry interrompendo il nostro discorso.
< Finiamo dopo il discorso > gli dico e lo mando al suo lavoro non prima di avergli stampato un bacio sulla bocca.

Mentre i nostri ragazzi stanno parlando con Mr Allen, vengo raggiunta da Lily.
< Quello è stato il loro professore a scuola > mi dice Lily sedendosi sulla moto di Embry.
< Da come gesticolano, non mi sembra che ci sia qualche problema con la macchina > le dico.
< Da come lo capisci? > mi domanda.
< Se era un problema di macchina, Jacob già era uscito a vederla e lo stesso Embry > le rispondo - < Ma stanno lì dentro a discutere. Se osservi bene Embry e Jake, stanno in piedi e a braccia conserte >
< Beh sì... se c'era un'auto già erano usciti da lì e con qualche attrezzo in mano > mi risponde lei.
< Sei fortunata lo sai? > - le domando così di punto in bianco - < Hai già scelto l'università che vorresti frequentare l'anno prossimo. Io ancora no >
< Lo sei anche tu, cara amica mia, solo che a differenza mia, tu non sai deciderti. Sei l'unica che conosco che ha idee chiare e precise su cosa fare, ma ci metti una vita a decidere. Non dico che sia sbagliato ciò che fai perché ognuno ha diritto di ragionarci di più ma tu, sai già cosa vuoi fare e in quale università tra le migliori puoi andare ma sei bloccata. C'è qualcosa che non capisco > mi dice la mia amica.

Ha ragione.

< Hai ragione. Ho le idee chiare. So cosa fare ma non dove andare. Vedi... io ho paura ad allontanarmi troppo dalla mia famiglia e da Jacob, soprattutto da quest'ultimo, solamente perché fin da piccola mi è stata inculcata in testa l'idea di protezione. Non potevo muovermi senza uno di loro. Ed è così ancora oggi. Se io devo andare a casa mia, o venire qui alla riserva, Jacob manda Seth o un altro di loro a farmi da scorta. La ragione della mia eterna indecisione è questa > le dico facendo spallucce e sbuffo.
< Se non vuoi allontanarti, troppo allora vai a Seattle, sono solo tre ore e non è lontana da qui > mi dice.
< A Seattle dovrei fare solo il primo anno lì e poi andare a Hoquiam gli ultimi due anni, tanto vale che... > dico ma non finisco la frase perché sono interrotta da Jake e poi per scaramanzia non voglio dire nulla.
< Tanto vale che...? > chiede Jacob avvicinandosi assieme a Embry.
< Niente d'importante una cosa di scuola > - rispondo facendo spallucce - < Com'è andato il colloquio? >

Meglio cambiare discorso.

< Era il nostro professore di meccanica. Ci ha chiesto se possiamo far fare lo stage ai suoi studenti, ma non so se sia una buona idea > dice Jacob.
< Per me, è una buona idea invece. Hai sentito Mr Allen, lo stage sarebbe due volte a settimana per tre mesi, da marzo a maggio. In più se sono bravi, li possiamo  assumere. E quando abbiamo da fare... qui ci sono loro > gli dice Embry.
< Embry ha ragione, Jake. Pensaci un attimo: stai cercando personale che vi dia una mano qui, per tre mesi, non devi pagare uno stipendio, vi aiuterebbero tantissimo e non mi sembra poco poiché siete spesso pieni di lavoro > - dico per poi finire il discorso con - < E poi imparerebbero dal migliore >
< Modestamente... ero il primo della classe > dice Jake atteggiandosi da superiore.
< Sì ma solo lì lo eri. Capo > gli dice Embry ridendo.
< Va beh non ero il primo della classe ma, me la cavavo e tu, eri uguale a me, genio. > lo rimbecca Jacob e si prendono scherzosamente a pugni. E tutti a ridere.
Le risa sono interrotte dall'ennesimo cliente. Lily ed io li salutiamo e andiamo a casa.

****

Piccola parentesi:
Buona Pasquetta a tutti voi!

Together Forever Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora