Together Forever

Leggende pt 1

*Avviso: questo capitolo essendo lungo è stato diviso in 2 parti*

Sono trascorsi già due mesi dal nostro rientro a casa. Jacob ha ripreso il suo lavoro di meccanico e quello di lupo alpha nel branco. Praticamente lo vedo di rado. Io invece, trascorro le giornate tra i compiti per le vacanze, il pensare a quale tipo di università scegliere, e il cercare un lavoro estivo, cosa abbastanza difficile perché sembra che né Forks né La Push hanno bisogno di una mano.
Per ora mi accontento di pulire casa a nonno Charlie.

"< Nessie io non sono andato all'università, per ragioni che tu sai. Già non mi piaceva studiare, ho perso un anno per via della mia natura che non accettavo nemmeno a pagarla oro > - mi dice Jacob seduto sul prato della nostra piccola radura - < E poi c'eri tu. Eri piccola e avevi bisogno di me >
< A parte che io ho sempre bisogno di te. Comunque non sto dicendo che non voglio continuare gli studi. Sto solo dicendo che non ho intenzione di andare lontano da casa. La facoltà che mi interessa a Seattle non c'è > gli rispondo portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
< Non mi perderai mai, promesso. Perché ogni volta che vorrai io mi trasformo in lupo e corro da te > mi dice strappandomi un sorriso e poi un bacio che ne seguono altri baci."

A riportarmi alla realtà ci pensa il suono del pc, con una video chiamata dei miei su Skype. Per  il loro anniversario di nozze sono andati in vacanza sull'isola Esme. Volevano che andassi con loro, ma ho rifiutato. Jacob lavora e poi la vacanza io già l'ho fatta.
< Ciao papà e mamma > li saluto sorridendo.
< Ciao > mi salutano insieme.
< Come mai sei a casa? Non dovresti essere dai nonni? E non dirmi che hai dormito con Jacob... > mi domanda papà in tono indagatore e severo.
< Ho dormito dai nonni, tranquillo. Sono soltanto di passaggio, devo prendere dei libri e un vestito per domani > - gli rispondo - < E Jacob dorme a casa sua >
< Un vestito per domani? Il falò non è stasera? > mi domanda mamma.
< Sì il falò è stasera. Domani siamo stati invitati a pranzo dalla zia di Jacob, Emmie > le rispondo.
< Sei emozionata per stasera? Ascolterai le leggende Quileute > mi domanda entusiasta e curiosa mamma. So che lei anni fa, in via del tutto eccezionale partecipò al falò.
< Bella ti faccio presente che per colpa di una di quelle leggende, tu ci stavi rimettendo la pelle > interviene papà. Sempre pronto a smorzare l'entusiasmo di mamma quando una cosa non gli piace.
< Oh Edward piantala! È successo anni fa e l'ho fatto per salvare te > - le risponde lei - < Adesso voglio sapere come si sente nostra figlia nel partecipare al falò dei Quileute. Per lei, è importante >

Già per me è importante, molto e ho paura di sbagliare qualcosa.

< Sono abbastanza emozionata > - rispondo cercando di non far notare quanto in verità sono emozionata e agitata - < Jacob dice che con questo falò, sarò a tutti gli effetti una Quileute, anche se basta già l'imprinting per esserlo. Ah stasera dormo a casa Black, nonni e zii già avvisati e domani torno a casa >
< Scusa, ma l'officina non è chiusa per una settimana? > mi domanda mamma mentre papà resta zitto e ascolta.
< Sì, ma deve sostituire Embry e Seth nelle ronde. Domani pomeriggio loro due partono per le vacanze > rispondo.
Chiusa la video chiamata con i miei, finisco di prendere quello che mi serve e vado in cucina a preparare il pranzo per Jacob e me.

Sono in cucina ad apparecchiare la tavola quando sento il rombo del motore della sua moto e mi affretto ad andargli ad aprire.
< Signora Black > - mi saluta sorridendo e attirandomi a lui con una mano per poi stamparmi un bacio sulle labbra - < Ho portato fragole e panna > indica la busta che tiene nell'altra mano.
< Allora entriamo dentro e vai a prepararle, mentre io penso alla pasta > gli rispondo trascinandolo dentro casa e chiudendo la porta.
< Agli ordini capo! > mi dice e mi palpa il sedere.
< Ehi! > esclamo sorridendo e fingendo di essere indignata.
< Io posso. Tu sei mia e tutto di te è mio > mi risponde.
< Lo so che sono tutta tua, come tu sei tutto mio > gli rispondo.