" To her, love is just a feeling of one moment
But no matter what,
it's my life's everything "
Scese dal grande furgoncino nero, dirigendosi verso l'entrata dell'immensa villa, oltrepassando poi la spessa soglia del portone.
«Jin-Ri unnie, sono a casa!» Urlò Ron poggiando la borsa sulla sedia bianca situata davanti al tavolo della spaziosa cucina.
Un tintinnio arrivò all'orecchio della ragazza, scoprendo poi con gioia che quel rumore proveniva dalla campanella saldamente attaccata al collare della sua piccola gattina Hyun-Ah.
«Piccina mia, vieni qui!» Allegramente la gattina gattonò verso Ron, saltandole addosso emettendo dolci fusa, sfregando poi la sua testolina grigia nell'incavo del collo della ragazza.
Avanzò, poi, salendo le scale che portavano al primo piano entrando nella camera da letto della cugina.
«Jagiya, già di ritorno?» Le si parò davanti una Jin-Ri in accappatoio e pantofole rosse.
«Unnie, perchè non mi hai riferito che dovrò vivere insieme a quei ragazzi?» La ragazza più piccola mise su un tenero broncio, incrociando le braccia al petto, offesa.
Per tutta risposta la maggiore le spettinò i capelli, sorridendole dolcemente.
«Mia cara, se te l'avessi detto non avresti mai accettato.»
Soffocò quindi una risata, dandole poi le spalle con l'intenzione di cercare qualche vestito da indossare, era pur sempre il 28 di Settembre ed in Corea faceva piuttosto freddo...
«Vorrei tanto rifiutare questo lavoro, sai unnie, sono davvero dei ragazzi strani, sopratutto uno in particolare.» A quelle parole Jin-Ri voltò la testa di scatto, strabuzzando gli occhi.
«S-strani? In c-che senso strani?» Chiese fissando i suoi occhi scuri in quelli stranamente azzurri della piccola cugina.
«Jin-Ri, sinceramente non so come spiegarti...» Le rispose, non riuscendo più a sostenere lo sguardo persistente della più grande.
In qualche modo si sentiva strana, da una parte la mente le diceva di rifiutare quella richiesta ed aspettare l'arrivo di un miracolo per farle trovare un altro lavoro; dall'altra parte, invece, a sussurrarle parole rassicuranti c'era il cuore, ad assicurarle che non avrebbe avuto alcun tipo di problema per la sua incolumità, che sarebbe andato tutto per il meglio, di non aver paura e fidarsi di loro.
«Ron, se c'è qualcosa che ti preoccupa, dimmela perfavore...»
In quel momento Ron prese la sua decisione, sì, averbbe affrontato anche quella situazione a testa alta, senza paure o rimpianti. Sì, questa volta non si sarebbe di certo tirata indietro.
«Oh no, scusami unnie, e-ero preoccupata solo per te che starai qui tutta sola.» Sorrise raggiante alla maggiore procurandole un dolce buffetto sulla guancia, vedendola con lo sguardo perso nel vuoto.
Che lei sappia, o stava nascondendo, qualcosa?
***
Stava chiudendo la cerniera dell'ultima valigia, pensando a come e quando era arrivata in quell'enorme villa e, come in tempo record, di lì a poco, l'avrebbe dovuta abbandonare.

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𝐕𝐀𝐌𝐏𝐈𝐑𝐄'𝐒 𝐁𝐀𝐂𝐊
Fanfiction❝ Nella vegetazione fitta di quel preciso parco incontrò quella bambina e, nell'esatto istante in cui gli occhi del ragazzino dalla buffa chioma a fungo incontrarono le profonde e gioiose iridi blu della biondina, qualcosa scosse il suo cuore. Altro...