" If i were to describe myself
i'm a confident woman
to put it in words, a woman of feeling
if you think you can do it, you can follow me
follow me, follow me"
Il sole si fece spazio fra le nuvole bianchissime, le quali macchiavano il cielo tinto di un azzurro deciso, illuminando tutta l'immensa città sottostante.
Seoul era davvero caotica di prima mattina: macchine nel pieno della loro corsa, dirette molto probabilmente a lavoro o a scuola, rumori di clacson di queste ultime, lo sbuffo del compressore d'aria di vari autobus, l'abbaio di molti cani.
Certo, anche la sua amata capitale era molto rumorosa, ma mai quanto Seoul!
La prima cosa che infastidì Ron fu il sole, il quale con i propri raggi penetrò tra le imposte della sua camera da letto, raggiungendo il viso della ragazza profondamente assonnata.
Si costrinse ad aprire gli occhi, sbuffando e maledicendosi mentalmente per non aver chiuso bene le persiane come era solita fare.
«Questa giornata è iniziata nel peggiore dei modi.» Si lamentò scompigliandosi i capelli mettendosi in posizione prona.
Sentiva quella giornata diversa dal solito, l'ansia si stava mano a mano annidando all'interno del suo stomaco fino a risalirle su per la gola e trasmetterle quella fastidiosa acidità.
Pensò fosse solo il pessimo alito mattutino ma nel momento in cui si ritrovò davanti allo specchio posto al di sopra del lavabo le venne in mente solo una parola per descrivere il suo stato"d'ansia".
«Scuola, cristo! Oggi ho scuola!» Si indicò, guardandosi sconvolta attraverso lo specchio, storcendo la bocca in una smorfia, osservando in malo modo l'altra parte di sè riflessa davanti a lei.
«Tranquilla Ron, cosa potrà mai succederti di male?! Non sei l'unica persona al mondo ad aver affrontato il primo giorno di scuola!» Fece spallucce annuendo al contempo energicamente con la testa, afferrando successivamente il suo spazzolino azzurro ed il dentifricio.
Nel momento in cui avvicinò il tubetto di dentifricio aperto verso il suo spazzolino qualcosa la fece sobbalzare.
Quel qualcosa si scoprì essere Min-Ho, in tutta la sua abbagliante bellezza, fiondatosi contro la ragazza afferrandola per le spalle.
«Ron, hai scuola oggi!» Disse rivolto più a se stesso che alla minore.
«Beh, fin qui ci ero arrivata anch'io, grazie Min-Ho.» Affermò scostandosi dal viso una ciocca di capelli, sentendo le dita però stranamente appicicose.
Le guardò e se il suo sguardo avesse avuto il potere di uccidere qualcuno, allora Min-Ho sarebbe già morto stecchito, accasciato al suolo in attesa dell'arrivo di qualche avvoltoio.
Il dentifricio era, sì, sullo spazzolino ma sopratutto quella sostanza ricopriva interamente la sua mano sinistra, imbrattando persino gran parte della maglia.
«Fortunato» Brontolò la ragazza, guardandolo di sottecchi «qui non ci sono avvoltoi.»
«Ero venuto semplicemente a svegliarti!» Si giustificò il maggiore roteando gli occhi «E poi, avvoltoi?» Chiese dubbioso ricevendo dalla ragazza una scrollata di spalle.
«Doppiamente fortunato, Min-Ho» Disse con la voce impastata dal dentifricio, guardandolo attraverso lo specchio «non ho ancora indossato la mia divisa, ecco perchè "uragano Ron" non si è ancora manifestata.»

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𝐕𝐀𝐌𝐏𝐈𝐑𝐄'𝐒 𝐁𝐀𝐂𝐊
Fanfiction❝ Nella vegetazione fitta di quel preciso parco incontrò quella bambina e, nell'esatto istante in cui gli occhi del ragazzino dalla buffa chioma a fungo incontrarono le profonde e gioiose iridi blu della biondina, qualcosa scosse il suo cuore. Altro...