Chapter sixteen

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Come ben sapete non ho mai fatto un angolo autore,

tantomeno scriverlo ad inizio capitolo ma era il minimo

che potessi fare per scusarmi dell'immenso ritardo.

Ripetevo a me stessa che fosse tutto uno scherzo di cattivo gusto,

speravo anche che con un gigantesco miracolo potesse salvarsi,

in qualche modo...

Ironia della sorte così non è stato.

Ha fatto, e tutt'ora sta facendo male.

Un male immenso, che ti distrugge lentamente dall'interno.

Ora però vorrei rassicurare quel piccolo 

angelo che in questo momento è lassù,

voglio fargli capire che andrà tutto per il meglio.

Ha abbandonato solo il suo corpo, lui è ancora vivo nei nostri cuori.

Non mi dilungherò troppo, non eliminerò nemmeno la storia

anche se questo pensiero mi è passato per la testa.

Tengo troppo a questa fanfiction, è pur sempre la prima

che ho sviluppato.

Vorrei anche approfittarne di questo per ringraziarvi di cuore

per le 1000 visualizzazioni, siete uno spettacolo.

Detto questo godetevi il capitolo, leoncini!






" You're the sun I met in the darkness

You exploded in my heart like fireworks

Don't disappear from me anymore, wait for me "  




  «Ma io lo ammazzo!» Urlò una Ron tutta intenta nello specchiarsi.

Grazie a quella "piccola punizione" la ragazza dovette per forza indossare una maglia abbastanza accollata, così da coprire il necessario.  

Per quanto riguardava il povero labbro martoriato continuava semplicemente a succhiarlo, sperando e pregando santi e divinità per farlo smettere, in qualche modo, di sanguinare.

Inutile dire che tutte le speranze furono vane.

Legò i capelli in una coda alta e disordinata uscendo successivamente dal bagno per poi avviarsi, a passo incerto, verso il piano terra.

  «Sherry, cosa è successo? Non ti ho visto per tutto il tempo, mi stavo preoccupando.» Le disse tutto d'un fiato il povero Ki-Bum, alzandosi in piedi con un espressione decisamente preoccupata in volto.

La prese per mano, una volta che le fu vicino, trascinandola poi verso la cucina.

«Tae-Min?» Chiese, non ricevendo però ancora nessuna risposta dalla minore.

Il ragazzo quindi le si fece più vicino, poggiandole le grandi mani sulle sue spalle.

«K-Ki-Bum, mi sento così strana...» Riuscì a dire Ron in un fil di voce.

𝐕𝐀𝐌𝐏𝐈𝐑𝐄'𝐒 𝐁𝐀𝐂𝐊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora