Chapter thirty-six

190 40 10
                                    

" It comes to me like a poisonous snake

and silently bites me

it bites me, swallows me, melts me, spits me out

and tortures me again "

















Egoista. Egoista. Egoista.

Tutto ciò che lui riteneva esser di primaria importanza venne accantonato in un angolo remoto e fu coperto e sovrastato dalla voglia impellente di assaggiare il sangue umano della sua compagna per la vita.

Un ringhio sordo venne liberato dalla sua gola; un suono minaccioso, rauco, il quale esprimeva un dolore straziante.

L'odio che provò verso se stesso e verso quelli della sua razza crebbe a dismisura; anche vedendo il corpo esanime di Ron, abbandonato ora sopra il suo lettone, continuava a bramare il suo sangue. Era un bisogno urgente, disperato e travolgente.

«Come sta?» Jong-Hyun entrò in stanza, dopo aver bussato per una manciata di secondi alla porta; non avendo risposte decise di entrare. Osservò quindi l'espressione avvilita, rabbiosa e mortificata del minore mentre accarezzava il viso troppo pallido di Ron.

Percepì chiaramente la furia montare dentro di lui, una furia difficile da placare, una furia che solo il risveglio della ragazza l'avrebbe potuta domare.

Tae-Min d'altro canto non proferì parola, qualsiasi cosa lui volesse dire fu bloccata dall'enorme barriera che si era autoimposto.
Il ragazzo dalla pelle ambrata si avvicinò cauto verso il moro, poggiandogli una mano sulla spalla, come per risvegliarlo da un incubo.

«Tae-Min...» Incominciò Jong-Hyun, diffidente «sai bene che in questo momento più che mai ha bisogno di sangue» soppesò le parole, in modo da non agitare ed urtare ulteriormente lo stato d'animo dell'amico «s-se vuoi potrei darle il mio sang-» ma non fece nemmeno in tempo a finire la frase che venne scagliato contro la parete della camera da letto; Tae-Min gli era addosso, imponente, tremante, furioso. Gli occhi profondi ricoperti da un velo agghiacciante, una promessa di morte «Non ti azzardare bastardo» pronunciò sprezzante, racchiudendo in una mano la maglia di Jong-Hyun mentre l'altra arrivò a coprirgli la gola «lei è mia, non avrà mai il tuo sangue» e lo spinse con maggior veemenza contro il muro freddo «mai!»

«Cosa cazzo sta succedendo qui!?» La voce del fucsia rimbombò per tutta la stanza, a seguito di Min-Ho e Jin-Ki; tuttavia Jong-Hyun non reagì, comprendeva lo scatto d'ira del suo amico seppur non ci era mai passato in prima persona; voleva aiutarlo, confortarlo ma aveva scelto le parole meno opportune in una situazione simile.

Lo scambio di sangue avveniva principalmente fra due compagni per la vita, un legame intimo che si viene a creare fra due creature, spesso caratterizzato ed associato all'atto sessuale.

Il legame di sangue che vi era fra i cinque era totalmente, completamente differente da quello che, da un momento all'altro, si era instaurato fra Tae-Min e Ron.

Tae-Min poi venne tirato via da Min-Ho, il quale dovette esercitare tutta la forza che aveva a sua disposizione per staccarlo da quello di Jong-Hyun; Ron fu nuovamente accompagnata dalla presenza di Tae-Min e le dita di quest'ultimo andarono nuovamente a tastare e sfiorare delicatamente il viso della minore, chinandosi per baciarle ancora una volta le labbra schiuse.

La stanza fu nuovamente inghiottita dal silenzio; i quattro rimasero interdetti e sconcertati da ciò che stavano assistendo. Quella era la prima, primissima volta in cui, Lee Tae-Min, il più piccolo si cimentava in azioni simili; tutto il suo corpo sprigionava preoccupazione, rabbia, tristezza, gelosia ed il resto del gruppo non poteva fare a meno che prendersi carico di tutto quel dolore, angosciati per il loro amico.

«Tae-Min, potrebbe morire se non ti affretti a-» Cautamente il leader si fece spazio fa gli altri membri, avvicinandosi con passo felpato al minore, venendo interrotto dalla voce scura ed incrinata di quest'ultimo «Lo so... è solo che non voglio si trasformi» poggiò i gomiti sopra il materasso, immergendo le dita fra i capelli corvini «Q-quanti scambi avete portato a termine?» chiese preoccupato Ki-Bum, deglutendo a fatica «Solo uno, hyung.»

Un sospiro di sollievo venne rilasciato da ogni componente del gruppo, ciò però non distrusse la dura maschera di tormento e desolazione che aveva indosso il minore «Non dovresti preoccuparti Minnie, basterà semplicemente evitare in futuro di avere altri due scambi di sangue con Ron» la voce del fucsia arrivò come ovattata all'orecchio di Tae-Min tuttavia si ritrovò comunque a rispondergli con un sonoro ruggito «E se non dovessi riuscirci? Se il mio stupido bisogno di dissetarmi sovrasta l'amore e la voglia di tener in vita la mia compagna?»

«Cosa farai allora? La lascerai morire?» Tae-Min, al sentir pronunciare quelle parole, si sentì travolgere dalla paura; un groviglio nel suo stomaco si andò a creare e a rinforzare, rilasciando uno strano bruciore che si dilagò per tutto il suo corpo.

No, mai e poi mai avrebbe pensato ad una cosa del genere.

«Sono rimasto al mondo solo per lei, ho rifiutato l'alba per incontrarla, ho cercato in tutti i modi di non mutare in un vampiro. Solo per lei. Ora che so cosa significhi avere con se la propria compagna per la vita, non me la lascerò sfuggire.» Sollevò una mano nell'esatto istante in cui girò il capo verso gli altri «lasciateci da soli» ordinò serio; al tempo stesso gli occhi lampeggiarono intimidatori.

Una volta che furono lasciati soli, il moro prese ancora una volta parola «Andiamo piccola, ascoltami» sollevò il busto della ragazza; il lenzuolo leggero scivolò lungo il suo corpo, abbandonando le sue forme sinuose e la testa cadde all'indietro, seguita da una lunga cascata di capelli bianchi «riesci a sentirmi, Ron...?» La scosse delicatamente passandole le dita contro la gola, raccogliendovi con esse gran parte della sua chioma.

Accorgendosi di non aver ricevuto nessuna reazione da parte sua, si ritrovò costretto a portarsi una mano all'altezza del petto «N-non l'ho mai fatto, o meglio... non con una donna» si giustificò, consapevole di non essere ascoltato da nessuno; con le unghia si squarciò quindi il petto, all'altezza del cuore, sollevando la testa della minore verso il taglio che si era procurato.

«Bevi, ti dono il mio sangue come tu hai fatto con me.» Pronunciò rapido venendo obbedito con riluttanza dalla ragazza. Era stato completamente catturato dalla favolosa sensazione donata dalle labbra della sua compagna premute contro il suo petto tonico, da come il corpo di lei si fosse prepotentemente arpionato al suo, a come quest'ultimo si fosse elettrizzato sentendo i suoi seni nudi, le sue gambe sode attorcigliate alla sua vita ed alla sua intimità che si era scontrata improvvisamente con la sua.

Poi, tutto ciò, parve svanire in un attimo nel momento in cui la ragazza volle scostarsi dal petto massiccio di Tae-Min; realizzò di star bevendo sangue e con tutta se stessa cercò di allontanarsi, rifiutando l'assunzione del fluido vitale del ragazzo. «Obbediscimi, devi bere fino all'ultima goccia» Rafforzando il comando, percepì il corpo di Ron rilassarsi, poggiando poi entrambe le mani contro la sua schiena.

Ron tuttavia non aveva mai provato nulla del genere; il cuore le rimbombava nelle orecchie, il sangue di lui che scivolava veloce lungo la sua gola, inebriando ogni sua cellula.

«Brava piccola, ora puoi fermarti.» Le scostò i lunghi capelli umidicci dal viso per poi chinarsi verso di lei per donarle un bacio a fior di labbra.
Le afferrò il viso fra i palmi delle sue grandi mani e lo osservò a lungo «Dormi, mia bellissima compagna per la vita. Sarò la prima cosa che tu vedrai appena ti sveglierai, te lo prometto.» Ed ancora una volta si ritrovò a doverla osservare mentre dormiva, con le lunghe ciglia le quali creavano un enorme ventaglio scuro sotto i propri occhi, le labbra rosee dischiuse ed una mano poggiata all'altezza del grembo.

"Resterò qui con lei, ha bevuto quanto più potevo donarle, è salva." Contattò mentalmente Jong-Hyun, il quale gli rispose immediatamente "Sono felice che tu l'abbia salvata e mi dispiace che sia stato così sconsiderato prima, non dovevo..."

Il moro sorrise leggermente, scuotendo di poco la testa "Hyung, dovrei scusarmi io per come ho reagito!" Tuttavia nel momento in cui il suo hyung rispose, i denti del moro brillarono nella penombra, minacciosi.

"Ho paura che tu possa commettere qualche sbaglio Tae; sai bene anche tu che, se avverranno altri due scambi di sangue, potrebbe morire, quindi sta' attento."

𝐕𝐀𝐌𝐏𝐈𝐑𝐄'𝐒 𝐁𝐀𝐂𝐊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora