Capitolo 19 (KATIE HA PAURA!?!)

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(ROSES SHAWN MENDES - IMAGINATION SHAWN MENDES)

"ehi ragazzi cosa avete intenzione di fare oggi?" Chiese Alexia mentre finiva di farsi le unghie. "Boh. Speravamo di stare tutti insieme in realtà." Disse Blake. "Già. Voi tanto oggi non lavorate, giusto?" Domandai, ma fui interrota da Kendall che entrando in cucina chiamò Alexia per dirle una cosa. "scusate ragazzi torno subito!" Sorrise lei. Dopo qualche minuto tornò con un viso leggermente preoccupato. "tutto ok?" Chiesi. "si cara! Tranquilla, tutto ok." Rispose forzando un sorriso e mettendosi a sedere. "allora oggi possiamo stare tutti e 4 insieme?" Domandò Blake. "mi dispiace figliolo, ma io e la mamma dobbiamo andare al collegio." Disse entrando in cucina. "cosa? Al collegio?" Chiesi perplessa. "c'è qualcosa che non va?" Chiese preoccupato Blake. "no no, solo che la sign. Rottelmayer voleva parlarci. Niente di che!" Forzò un sorriso. "Riguarda Katie, vero?" Domando Blake facendomi preoccupare di più. "si, ma sta tranquilla non è niente!" Kendall Uscì dalla cucina con Alexia, seguiti subito da noi. "state sereni ragazzi! Facciamo solo un salto a vedere cosa vuole. Torniamo per pranzo. A dopo!" Uscirono lasciandoci entrambi con un espressione preoccupata.

Blake si giro verso di me ed entrambi eravamo davvero scossi. "non pensiamoci!" Disse vendendo verso di me. "sai che facciamo? Usciamo in giro per la città.. questo sicuramente distrarrà entrambi. ok?" Propose prendendomi le anni. Annuì senza dire nulla: Non riuscivo più a parlare per quanto ero preoccupata.

"su andiamo!" Prese la mia mano e mi portò con sé in giro per la città. Dopo un po' riuscì a riprendermi, ma non del tutto.

"allora ora che siamo qui al parco, che facciamo?" Sorrise girandosi attorno. "non so! (mi guardai attorno e poi..) ecco! Un'altalena!" Gridai come una bimba per la gioia e mi diressi subito lì. Lui si mise dietro e iniziò a spingermi; ogni volta che tornavo dietro, verso di lui, mi sporgevo con il viso (sorridendo) quasi toccando il suo volto sorridente.

Per così dire, fu un momento romantico/amichevole!

Poi Blake ricevette una chiamata da Alexia. "torno subito!" Disse allontanandosi un po' per rispondere.

Quando vidi un bambino che voleva salire sull'altalena lasciai il posto a lui e raggiunsi Blake con un grande sorriso sul volto, ma quando girai l'angolo sentì la sua conversazione con Alexia: "quindi verso che ora tornerete?" "non saprei..stasera!" "come mai cosi tardi?" (preoccupato) "la Rottelmayer ci sta trattenendo un po di più." "è tutto ok?" "si caro (singhiozzò) ci sentiamo dopo. Ciao" terminò la chiamata.

Io scivolai lentamente a terra attaccandomi alla parete. "Katie!" Si girò venendo verso di me Blake. "sta tranquilla! Andrà tutto bene!" Io non riuscivo a far altro che guardare un punto fisso con le lacrime agli occhi. "sta tranquilla, ci sono io qui con te! E non ti lascio andare." Si accovacciò difronte a me e protese le mani intorno a me, come segno di protezione. "tranquilla Katie! Sono stati trattenuti magari perché non riesce a trovare i fogli dell'adozione." Disse lui cercando di farmi sentir meglio. "a cosa gli servono?" Iniziai a piangere. Non riusciva a trovare parole per rispondere alla mia domanda.

Mi prese in braccio come una piccola bimba e mi portò a casa; arrivati mi adagiò sul divano perché stavo dormendo. Mi addormentai tra le tante lacrime che avevano bagnato il mio volto.

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Pov. Blake

"Tranquilla Katie! Sono stati trattenuti magari perché non riesce a trovare i fogli dell'adozione." Dissi cercando di farla sentir meglio. "a cosa gli servono?" Iniziò a piangere. Non sapevo che dirgli.

Così la presi in braccio la portai a casa.

Entrati in casa vidi che si era addormentata tra le lacrime, cosi l'adagiai sul divano.

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Pov. Katie

Quando aprì gli occhi dopo la dormitina mi ritrovai sul divano di casa, ma Blake non c'era. Mi alzai e lo cercai e alla fine lo trovai in giardino, sdraiato sull'amaca che giocava con un pallone.

"Ehi!" Mi pulì gli occhi dal trucco colato. "ehi! Ti sei svegliata!" Si mise a sedere sull'amaca. "si. Ho fatto una bella dormitina." Dissi sedendomi accanto a lui. Vidi il suo sguardo distratto e allo stesso tempo preoccupato. "A cosa pensi?" Sorrisi. Lui si sdraiò e "non lo so neanche io!" Continuò a giocare con il pallone. Mi sdraiai accanto a lui, "pensi ancora a Loren?" Chiesi guardandolo. Lui si fermò e guardandomi, "No. Ormai non è lei che mi annebbia la testa." Disse continuando a fissarmi. "chi allora?" Guardai le sue labbra. "tu!" Sorrise e si soffermò sulle mie labbra.

Si avvicinò a me alzandosi leggermente dal suo lato: Vidi il suo viso sempre più vicino al mio, i suoi occhi color ghiaccio e le sue labbra sfiorare le mie, ma...

"Ops! Scusami!" Disse ridendo. Entrambi cascammo dall'amaca (lui a dosso a me). Ci mettemmo tutti e due a ridere e, lui scendendo da dosso a me, si accostò al mio fianco e continuammo a ridere come pazzi.

"Wow! Non riesco più a respirare per quanto abbiamo riso!" Disse lui prendendo un bel respiro. "neanch'io" risposi.

Passammo il resto del pomeriggio cercando di non pensare alla Rottelmayer e a ciò che probabilmente doveva dire ai 'nostri genitori', ma al contrario ci divertimmo a giocare a giochi di società nel prato verde.

Verso le 22.00 di sera (dopo che io e Blake avemmo cenato), i nostri genitori fecero rientro a casa.

"Allora com'è andata?" Chiese ansioso di sapere tutto Blake saltando giù dal divano. Nessuno parlava; Alexia senza dire nulla si avviò verso le scale con occhi spalancati fissando a terra. "ehi Alexia, tutto bene sembri preoccupata?" Chiesi avvicinandomi a lei. "si tutto bene cara. Ho solo un po' di mal di testa, se non vi dispiace vado a letto." Rispose andando via. "cosa vi ha detto la Rottelmayer?" Chiesi a Kendall. Lui si limitò a guardarmi sospirando, poi prese fiato e, "niente di che. Solo che dovevamo rinnovare i fogli dell'adozione." Disse fissando a terra, poi si avviò anche lui verso la sua camera.

"Blake!" Lui si avvicinò a me forse perché aveva capito che non mi sentivo bene. "vieni ti accompagno a letto." Mi prese tra le braccia e mi portò fino alla mia camera adagiandomi sul mio letto.

"pensi che quello che ci hanno detto è vero?" Chiesi mentre mi rimboccava le coperte. "non so che dirti Katie. Sono preoccupato quanto te, credimi!" Prese la mia mano sedendosi accanto a me. "ho paura!" Dissi con il cuore a mille. "ci sono io con te Katie! Domani cercheremo di capire cos'è successo al collegio e perché hanno ritardato cosi tanto per tornare a casa. Te lo prometto!" Mi baciò la fronte e uscì dalla mia camera.

Dopo un breve sfogo (piangendo) mi addormentai.

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Pov. Blake

Arrivato in camera mia mi sdraia sul letto continuando a palleggiare, facendo toccare il pallone fino al soffitto: Questo per me era uno sfogo dall'ansia e dalla rabbia. Poi indossai le cuffie ed iniziai a sentire la musica con il volume al massimo (Titanium David Guetta).

Verso mezzanotte passata riuscì finalmente a chiudere gli occhi e a dormire.

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