Capitolo 21 (KATIE HA UNA MAMMA?!?)

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(ONE LAST TIME ARIANA GRANDE -DON'T LET ME DOWN THE CHAINSMOKERS)

Il giorno dopo la festa mi alzai con un mal di testa terribile.

Tranquillamente mi feci una doccia e poi mi vestì scendendo giù. Mentre scendevo le scale sentì litigare e, dalle voci che sentivo capì anche di chi si trattava (Kendall e Blake). Rimasi sull'ultimo scalino e vidi Kendall guardarmi con sospiro e poi uscire da casa sbattendo forte la porta, poi vidi Blake tirare pugni alla porta.

"Che succede Blake?" Chiesi scossa e preoccupata. "Katie! Sei qui?! Pensavo che stessi ancora dormendo?!" Disse come imbarazzato e preoccupato allo stesso momento. "Che succede? Avete litigato?" Domandai nuovamente. "Si..." Disse dirigendosi verso la cucina e così io lo seguì. "hai provato a chiedergli cosa gli ha detto la Rottelmayer l'altro ieri?" Chiesi sedendomi accanto a lui mentre lui appoggiò la testa tra le braccia sul tavolo. Alzò la testa e guardandomi seriamente "per questo abbiamo discusso. Non voleva che io sapessi niente di quel che è successo; dice che è una cosa che non mi riguarda." Sospirò appoggiando una mano sulla mia spalla, poi continuò dicendo, "Mi dispiace Katie!" Io lo strinsi forte a me, come paura di perderlo. "Non hai fatto niente di male. Tranquillo! Alla fine riusciremo a farci dire tutto...e poi è una cosa che riguarda me, quindi devono dirmelo per forza!" Dissi guardandolo in volto.

Il fatto che non volevano raccontarci nulla mi metteva paura e avrei avuto ancora più paura quando mi avrebbero detto tutto.

(Nel pomeriggio...)

Io e Blake uscimmo per schiarirci le idee e per non pensare più a ciò che era accaduto con Kendall.

Passeggiavamo nel parco, mano nella mano (come una vera coppia) parlando di cosa avremmo voluto fare in quei giorni. "Che ne dici di andare le mattine al mare, il pomeriggio in giro con gli amici e la sera a prendere un bel gelata con loro...però una volta ogni morto di papa." Dissi senza fermarmi e per questo lui si mise a ridere. "ok. Però vacci piano!" Rise, poi continuò "che ne dici di fare anche un bel viaggio in montagna e poi prendere L'aero insieme e andare a Miami?" Propose e sembrava proprio un'ottima idea tranne per una cosa... "Wow! Sarebbe fantastico! Tranne che.. L'aereo. Io ho paura dell'aereo perché non l'ho mai preso." Dissi giocherellando con le dita per l'imbarazzo. "Davvero non l'hai mai preso?" Chiese. Io annuì. "allora devi prenderlo assolutamente! È bellissimo volare e vedere le nuvole dal finestrino!" Disse sorridendo. "ma...ma io ho una paura pazzesca!" Dissi. "tranquilla! Nel caso prenderai l'aereo per la prima volta ci sarò io con te e ti terrò la mano per tutto il viaggio." Fece l'occhiolino accarezzandomi la mano. Lo baciai in guancia e lasciandogli la mano mi allontanai da lui continuando a guardarlo e a ridere poi, quando vidi che voleva raggiungermi, iniziai a correre inseguita da lui.

Dopo la corsa mi fermai a riprendere fiato: Mi sdraiai sull'erba e lui al mio fianco.

"È una bellissima giornata oggi...vero?" Chiese girando la testa verso di me. "si...fantastica!" Gli sorrisi. Mi afferrò la mano e se la portò fino al petto dove sentivo il suo cuore battere forte. Dopo poco mi misi su un fianco voltata verso di lui e iniziai a fissarlo mentre lui, guardandomi con la coda dell'occhio, già rideva. "mi ricordo che tempo fa dovevi dirmi qualcosa. Me la puoi dire ora?" Domandai e lui girandosi verso di me con il busto e appoggiando la testa sul braccio mi guardò ma rimanendo in silenzio. Poi lo vidi come se volesse dirmelo ma di mezzo c'era sempre qualcosa che lo bloccava: Stavolta un pallone tirato da un bambino gli andò a finire in faccia.

"Oddio. Tutto bene Blake?" risi e lui a presso a me, mentre si copriva il volto con una mano. "Diciamo!" Rispose. Il bimbo venne a scusarsi con lui e poi noi due ce ne tornammo a casa, così che lui si poté rinfrescare un po' il viso dopo la botta che aveva ricevuto.

"Va meglio?" Entrai in bagno mentre si sciacquava il viso. "si meglio" si asciugò. Poi sentimmo la porta di casa sbattere, questo significava che Alexia e Kendall erano tornati a casa. " dobbiamo andare a parlare con loro!" Disse Blake prendendomi per mano.

Arrivati in salone trovammo Kendall abbracciato ad Alexia che la consolava come se fosse successo qualcosa di grave o triste.

"che succede mamma?" Chiese Blake. "niente! Non è il momento ragazzi. Andate in camera vostra." Rispose Kendall. "io non mi muovo da qui finché non so tutto!" Alzò la voce Blake, ma questo non aiutò molto, visto che si beccò un ceffone da Kendall. "Alexia, Kendall per favore! Vorrei sapere cosa vi ha detto la Rottelmayer, perché so che riguarda me." Dissi ma nessuno disse niente, così continuai dicendo "per favore! Anche se non è niente di buono voglio sapere! Vi prego!" Li supplicai avvicinandomi a loro. Kendall fece accomodare Alexia e poi dopo essersi scambiato uno sguardo con lei disse... "Katie.. La Rottelmayer ci ha richiamati perché la tua vera mamma si è presentata lì, dopo anni, per riprenderti e portarti con lei."

Ciò che disse mi sconvolse letteralmente; nella stanza non si sentiva nulla, solo la voce singhiozzante di Alexia.

Io mi immobilizzai senza dire nulla. Vidi poi Blake avvicinarsi a me e prendermi la mano e guardandomi dritto negli occhi entrambi ci mettemmo a piangere. Alexia e Kendall si avvicinarono a noi e ci strinsero forte.

Non riuscivo a parlare solo a piangere dalla disperazione e forse anche un po' di felicità: Non lo capivo neanche io.

"Lei non dovrà andare via, vero? Lei resta con noi." Chiese tra le lacrime Blake. "È una sua scelta. Rimanere o andare!" Rispose Kendall. Senza aggiungere nulla (forse leggermente arrabbiato) Blake andò in camera sua. Salendo le scale si voltò e ci guardammo per un istante, poi corse su.

"cosa vuoi fare cara?" Mi chiese Alexia. Ma io ero ancora confusa e non riuscivo a capirci nulla.

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Pov. Blake

Non riuscivo a crederci! Ero riuscito a ritrovare il sorriso nella vita grazie a lei ed ora era arrivata una donna che dopo averla abbandonata pretendeva di riaverla indietro. Ero confuso, arrabbiato, triste e pieno di rabbia e avrei voluto rompere tutto!

Per cercare di calmarmi mi buttai sul letto girandomi dal lato della finestra.

__________

Pov. Katie

Dopo aver parlato con i 'miei genitori' decisi di raggiungere Blake.

Bussai alla sua porta ma lui non rispose e visto che era accostata entrai: Lui era girato di spalle verso di me e lo sentivo singhiozzare tra le lacrime, quindi mi avvicinai e sedendomi sul suo letto appoggiai la mano su di lui.

"Blake!" Dissi. Lui si girò lentamente verso di me con gli occhi pieni di lacrime. Non riuscivo a guardarlo piangere, mi metteva tristezza, quindi mi buttai a dosso a lui stringendolo forte forte.

"Ti voglio bene Blake!" Sussurrai. "Non andare via! Ti prego, io ho bisogno di te!" Disse guardandomi negli occhi.

Mi sdraiai accanto a lui e "Blake io...io vi adoro! Siete la mia famiglia. Ma se ho una mamma voglio sapere chi è e perché mi ha abbandonata." Dissi. Lui si girò dall'altra parte come se l'avessi deluso. "Blake! Ti prometto che tornerò appena avrò saputo tutto." Dissi e lui si girò verso di me, "promettilo!" Disse, "certo che te lo prometto! Non vi lascerei mai!" Sorrisi e lui fece la stessa cosa. Mi abbracciò e restai in quel abbraccio per un bel po': Lui si che mi faceva sentire al sicuro!

Poi ad una certa ora me ne andai in camera mia.

Nonostante ciò che avevo deciso di fare ero ancora incerta: Perché andare da lei se non mi ha voluta? Perché perdere tempo cosi?'

Ma forse c'era una risposta a quelle domande?!?

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