(PATIENCE SHAWN MENDES SOMETHING IN THE WAY YOU MOVE ELLIE GOULDING)
Il viaggio in auto durò all'incirca mezz'ora. Arrivammo al centro della città (Los Angeles) e la sua macchina si fermò davanti ad un grande palazzo.
Scesi dalla macchina prendendo la mia valigia e la seguì all'interno del palazzo.
"Buon pomeriggio Bob!" Disse lei salutando l'uomo alla reception. "Buon pomeriggio a lei Sally...chi abbiamo con lei?!" Chiese sorridendo quell'uomo che intanto gli passò la posta. "È mia figlia è venuta a stare da me." Appena sentì queste parole il cuore si bloccò, le gambe iniziarono a tremare e i miei occhi si spalancarono. Cercai di parlare ma la mia bocca riusciva solo a mimare le parole senza far fuoriuscire nessun suono.
Poi prendemmo l'ascensore che ci portò dritti nel suo appartamento; io ancora non riuscivo a dire nulla.
"eccoci qua! Questa sarà la tua nuova casa." Disse sorridente. "La mia nuova casa?" Chiesi scossa. "Si certo!" Poi mi soprastò continuando, "vieni ti mostro tutta la casa."
Mi fece fare il giro del suo appartamento: Mi illustrò la cucina, il salone, i 2 bagni, la sua camera e la camera degli ospiti (che sarebbe stata la mia), il suo studiolo e il terrazzo che era gigantesco.
"Da qui puoi vedere la grande citta che ci circonda." Disse prendendo una boccata d'aria (più che altro smog). "Ora vai in camera tua, cosi ti riposi un po' e poi, più tardi, ti faccio conoscere la mia migliore amica e anche vicina." Disse entusiasta. Mi avviai verso la mia camera, ma poi... "Sally?!" La chiamai per farla girare. "Si tesoro?" Disse avvicinandosi. "Tu lo sai che non resterò qui per sempre. Vero?" Chiesi. "Cosa intendi con questo!" Disse alzando il sopracciglio e incrociando le braccia. "Io ho già una famiglia ed intendo tornare da loro tra qualche settimana." Dissi. "mi dispiace tesoro, ma io sono tua madre e devi restare qui con me... È già stato stabilito dalla Rottelmayer e dal comune." Sorrise e andò verso la cucina.
Ero sconvolta, arrabbiata, infastidita dal suo modo di fare e triste!
Come poteva dire di essere mia madre se neanche si era presa cura di me, se mi aveva abbandonata e (dopo anni) mi rivoleva indietro con lei e quand'ero lì non stava neanche un po' con me....
'Io non rimarrò qui!' Pensai cercando di esser forte.
Entrai nella mia camera e mi sdraiai sul letto. Presi un bel respiro e cercai di riposarmi, visto che avevo affrontato un viaggio stressate e lungo.
Più tardi, nel pomeriggio, mi sistemai le mie cose nell'armadio nella camera dove avrei dormito io, poi raggiunsi Sally in salone. Era lì in compagnia di un'altra donna e stavano parlando.
"Ehi tesoro. Vieni ti presento Anita: La mia fidata amica e anche nostra vicina." Disse e subito Anita si alzò in piedi e mi strinse la mano. "piacere. Tu sei?..." Chiese. "Katie." Risposi forzando un sorriso. "Quindi lei è tua figlia!?! Wow! Una bella ragazza davvero!" Sorrise accomodandosi. Poi loro ripresero la loro conversazione, ma io avevo un'urgente bisogno di parlare con Sally."Sally...posso parlarti?" Chiesi. "tesoro..chiamami mamma. Comunque parleremo più tardi ora ho da fare con Anita. Ok?" E continuò la sua conversazione con quella donna. "Sally ho bisogno di parlarti ora!" Insistetti. Lei si girò con un'espressione seria e guardandomi mi fulmino col solo sguardo. "Emmm....forse è meglio se vado ora. Magari torno dopo cena e porto qualcosa da stuzzicare, cosi possiamo metterci al tavolino a parlare tutte e tre insieme?!" Propose Anita alzandosi dal sofà. "Allora io vado....a più tardi!" Ci salutò e uscì dall'appartamento.
"Non devi usare quel tono con me signorina." Disse con serietà. "perché mi hai fatta venire qui se non stai neanche un minuto con me?" Chiesi arrabbiata e la sua espressione facciale cambiò all'istante. "E poi un'altra cosa....io non resterò qui per sempre: Ho già una famiglia!" Dissi rientrando nella mia camera.
Dopo qualche secondo lei entrò e con aria dispiaciuta si sedé accanto a me sul letto.
"Scusami tanto! È solo che è un momento difficile e non so più a chi dare i resti." Disse continuando, "ti ho fatta venire qua per un motivo specifico... Ma comunque... Vuoi parlare di qualcosa in particolare?" Chiese sorridendo. "beh..vorrei sapere perché mi hai lasciata al collegio quando avevo 5 anni." Dissi. "Beh..in quel periodo avevo molti problemi economici e non sapevo più come sfamare sia te che me quindi ho dovuto scegliere cosa fare: Se tenerti ma farti morire di fame o se portanti in un istituto per ragazzi. E alla fine ti ho portata lì." Disse. "invece di lasciarmi lì potevi lasciarmi da una tua amica o da qualche parente mentre magari lavoravi. Invece mi hai abbandonata." Dissi. "Credimi...in non volevo, ma ho dovuto farlo per il bene di entrambe." Appoggiò una mano sul mio volto; io però continuavo a pensare che lo avesse fatto per proprio tornaconto, quindi ce l'avevo ancora con lei.
La serata proseguì: Dopo cena venne Anita che portò il gelato. Parlarono lei e Sally tutta la serata di ciò che avrebbero fatto in quei giorni, ma mai che mi includessero nella loro conversazione.
Restai a sedere a tavola fino alle 11.00 di sera poi mi stancai e andai in camera.
Mentre mi cambiavo sentì squillare il cellulare: Era Blake.
Parlai al cellulare con lui all'incirca 2/3 orette e poi me ne andai a dormire.
Grazie a lui però riuscì ad addormentarmi con un bel sorriso, nonostante ciò che mi era successo e quello che avevo dovuto sentire durante la giornata.
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I hate you I love you❤
Romancebiografia di un'adolescente che affronta diverse difficoltà dopo essere stata adottata in una famiglia. Katie pensa che la sua nuova vita dall' adozione sarà tutta 'rose e fiori', ma non sarà per niente così; si troverà ad affrontare problemi di qu...