Capitolo 47 (GIORNI COMPLICATI)

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(SING ME TO SLEEP ALAN WALKER - ALONE ALAN WALKER)

La prima settimana di scuola volò come sempre.

Ero in camera mia a fissare le foglie arancioni cadere dagli alberi e gli uccellini che cantavano e volavano di ramo in ramo. Più tardi decisi di scendere per fare merenda ma le mie idee cambiarono non appena vidi Clara e Blake in cucina mentre parlavano sotto voce. "ehi! Scusate non volevo disturbare!" Dissi con tono triste e scosso. "Non importa Katie!" Disse a bassa voce Blake. "vuoi rimanere con noi?" Domandò sorridendomi Clara: Era una cosi cara ragazza ma se sarei rimasta avrei creato scompiglio non solo a loro ma soprattutto nella mia testa. "no tranquilla...devo fare delle cose."

Presi velocemente una mela ed uscì dalla cucina.

Presi la felpa grigia e la indossai poi mi misi le cuffie sulla testa e accesi la musica che mi trascinava nei viali illuminati dal sole e i bordi della strada erano pieni di piccole figlie che continuavano a cadere dai rami.

Camminavo con la musica che risuonava nella mia testa facendo sorridere. (Adore Jasmine Thompson, Do it now Jasmine Thompson e Run Jasmine Thompson)

Avvolte, mentre ascoltavo le canzoni, facevo giravolte che mi facevano tornare per qualche minuto il sorriso. Cantavo nella mia testa muovendo solo le labbra a ritmo.

Dopo una bella passeggiata mi avviai verso la casetta sull'albero dove potevo restare fino al calare del sole, sola e protetta.

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Pov. Blake

Clara dopo la nostra chiacchieratina per chiarire alcune cose se ne andò, cosi mi misi sul letto a pensare a l'unica ragazza che aveva letteralmente rubato il mio cuore: Katie.

Erano le 17.30 e lei non si era fatta sentire da più di 3 ore e mi stavo preoccupando davvero tanto!

Cosi presi il telefono ed uscì per cercarla...

Andai in lungo ed in largo, cercandola dai posti che lei amava a posti più impensabili.

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Pov. Katie

Ero sdraiata sul tappetino della casetta a fissare il soffitto nell'intento di pensare al mio futuro dall'altra parte del mondo.

Poi....la porta della casetta si spalancò e dalla paura sobbalzai all'indietro sedendomi a terra. "Katie!" Disse Blake entrando. "che ci fai qui?" Chiesi arrabbiata e impaurita. "è mezz'ora che ti cerco...mi hai fatto preoccupare!" Continuò. I mie occhi s'illuminarono: Mi stava cercando?!!? "su vieni, torniamo a casa." Disse aprendo la porticina. "Clara?" Chiesi. Lui si fermò inizialmente senza dire nulla poi prese un respiro e, "è andata a casa...torna domani per cena." Disse. "un'altra volta..c'era da aspettarselo!" Dissi con un sorriso d'arrabbiata uscendo. Per tutto il tragitto verso casa nessuno aprì bocca.

Arrivammo e Alexia ci accolse dicendo, "a lavarsi le mani che è pronto." Non aggiunse altro.

Mentre ero al bagno per lavarmi le mani, con Blake, cercai di asciugarmi prendendo l'asciugamano ma qualcuno mi precedette afferrandolo dalla mia stessa parte: Le nostre mani una sopra all'altra. Ci scambiammo uno sguardo e lui avvicino il suo viso al mio, appena mi ripresi capì quello che voleva fare e me ne uscì di corsa dal bagno fingendo che non fosse accaduto niente. Colpa della mia cotta per lui se ero rimasta a fissarlo!

Cenammo tutti e quattro insieme raccontandoci le mostre giornate, tutti tranne me, che non mossi bocca se non per mangiare.

Finito aiutai Maia a sparecchiare e lavare i piatti; era la prima volta che non mi obbligava a non farlo, forse perché aveva capito che lo facevo per non rimare con Blake in salone.

Poi, finito lì, passai per il salone per andare in camera mia e lui, mentre salivo le scale mi richiamò... "Katie! Perché non vieni qui? Cosi parliamo o ci vediamo qualcosa insieme?" Propose, ma io senza voltarmi verso di lui... "no scusa ma ho sonno! Notte." Conclusi andando nella mia camera per poi andare a dormire.

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Pov. Blake

Vidi Katie correre verso le scale come per scappare, cosi la bloccai richiamandola.... "Katie! Perché non vieni qui? Cosi parliamo o ci vediamo qualcosa insieme?" Proposi sorridendo, ma lei no si voltò. "No scusa ma ho sonno! Notte." Disse andando via.

Sicuramente era ancora arrabbiata e tra me e me pensavo che non me lo avrebbe perdonato mai...nonostante io avessi lasciato Clara... Anche se lei ancora non lo sapeva!

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