Capitoli 22 (KATIE È FUGGITA)

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(SHELTER ALAN WALKER - FEEL SO RIGHT ALAN WALKER)

Nonostante ciò che avevo deciso di fare ero ancora incerta: Perché andare da lei se non mi ha voluta? Perché perdere tempo cosi?'

Ma forse c'era una risposta a quelle domande?!?

Erano le due di notte ed ero ancora sveglia a rigirarmi nel letto: Non riuscivo proprio a chiudere gli occhi!

La mente era concentrata su ciò che avevo saputo quella stessa sera. Continuavo a chiedermi: 'Perché dopo tutti questi anni è tornata per cercarmi? Perché proprio ora che sono felice?' Domande del genere mi giravano nella testa e mi stava per scoppiare da quanto mi facesse male.

Continuavo a toccarmi la testa e a stringere le tempie dal dolore continuando a piangere rigirandomi nel letto: Ero disperata!

'Che farò! Non voglio lasciarli! Neanche per poco tempo...io tengo troppo a loro! Sono la mia famiglia! E poi Blake... Sono perse di lui non posso allontanarmi proprio ora! Che farò??!' Pensavo....

Tutte queste domande mi stavano facendo esplodere, così tutto d'un tratto mi alzai e, prendendo i vestiti che erano sulla sedia della mia scrivania, mi vesti di tutta fretta; poi afferrai la felpa e, dopo averla messa, presi le cuffie ed il telefono, mettendolo però in modalità aerea così da non essere disturbata da nessuno, e quindi non avrei ricevuto nessuna telefonata.

Piano piano senza farmi sentire, da Alexia, Kendall e Blake che stavano dormendo, sgattaiolai fuori casa.

Misi il cappuccio della felpa sulla testa per l'umidità che c'era, indossai le cuffie e con la musica a tutto volume mi incamminai tra i vialetti vicino casa che portavano in un piccolo boschetto.

I miei occhi non facevano altro che piangere sulle note della canzone 'Feel so right di Alan Walker e Halsey'. Ed i miei piedi andavano a tempo con il ritmo della canzone ed ogni volta che il ritmo era più veloce mi veniva d'istinto correre.

Riuscì a scaricare la rabbia e la tristezza grazie alla corsa e alla musica che accompagnava ogni mio passo.

Tutto intorno a me era buio, cupo e anche un po' tetro. La nebbia avvolgeva gli alberi come per nasconderli ed in cielo c'erano molte nuvole che coprivano la luna piena, per questo non si vedeva neanche una stella quella sera.

Mi fermai per un momento a guardarmi intorno; abbassai le cuffie e riuscì ad ascoltare il silenzio che mi circondava e i gufi che erano sugli alberi intorno a me. Niente mi spaventava!! Ero così scossa da quello che avevo sentito che niente riusciva a distrarmi, neanche un paesaggio così tetro mi mise timore quella sera.

(diverse ore dopo..)

Continuai a camminare per un altro po' poi, quando vidi il cielo farsi di una tonalità rossa e arancio capì che il sole stava per sorgere, così mi diressi verso la casa sull'albero che mi aveva mostrato Blake.

Mi sdraiai sul tappeto della casetta sull'albero (lasciandomi il cappuccio) alzai la musica al massimo e cercai di chiudere gli occhi ma inutilmente: Era più forte di me...non riuscivo proprio ad addormentarmi.

Verso le 6.55 del mattino mi addormentai estenuata probabilmente dalla nottata pesante che avevo passato in giro.

Quando mi risvegliai erano all'incirca le 9 meno qualche minuto.

Mi accomodai accanto alla finestrella (togliendomi le cuffie), appoggiai la testa sulle braccia e con volto triste e depresso vidi la natura del mattino avvolgersi: L'unica cosa fantastica di quei giorni duri!

Mi imbambolai ad ammirare quello splendido cielo azzurro con il sole e le rondini che andavano da una parte all'altra.

Non avevo pensieri in quel momento; non mi preoccupai neanche di avvertire i miei o Blake che non ero a casa, e la cosa non mi interessava! Volevo stare sola più tempo possibile, prima di tornare alla mia vita normale e ricominciare a soffrire.

'e poi nessuno si sarebbe accorto della mia assenza. Chi mi avrebbe cercato?' Pensai...ma forse mi stavo sbagliando, perché qualcuno che mi avrebbe cercato c'era: Proprio lui...Blake!

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