Capitolo 18 ~ Roy

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Halloween era arrivato. Senza dubbio la mia festa preferita, nonostante fossi troppo grande per andare in giro travestito da zombie e fare "dolcetto o scherzetto". Per fortuna avevo una sorella più piccola che mi permetteva di avere una scusa plausibile.

《Non vorrai mica restartene a casa! Smettila con queste convenzioni sociali, anche gli adulti si truccano. 》

Sbuffai. In realtà avevo già deciso. Volevo stare con lei, quindi l'avrei accompagnata.《E va bene. Da cosa ti vestirai? 》

《Da cosa ci vestiremo, vorrai dire. 》

Mi irriggidii. 《Non credi che darebbe dell'occhio? 》

Tutto era cambiato da quel giorno e stare in questa casa era sempre più estenuante. Rose e John ci odiavano, ma soprattutto nel quartiere tutti ci tenevano d'occhio. Se qualcuno ci vedeva insieme non perdeva occasione per lanciarci sguardi accusatori, ci vedevano come due peccatori, come se avessimo davvero commesso un incesto. E non potevamo di certo rivelare che lei fosse adottata o i nostri genitori si sarebbero infuriati di più. Qualunque cosa avessimo detto avrebbe peggiorato la situazione.

Si passò una mano nei capelli, li aveva arricciati per l'occasione.

《Sono stufa. La parte più difficile è passata. Cosa potrebbero pensare ormai? 》

Spalancai la bocca.
《Dopo quello che hai fatto?》

Abbassò lo sguardo e mi resi conto di essere stato troppo duro.

《Mi dispiace... 》borbottai.《Da cosa ci vestiamo, allora?》

Scosse la testa e fece un mezzo sorriso.

《Da Wilma e Fred!》

Strabuzzai gli occhi. 《Sei pazza? Sono una coppia, appunto! E poi non fanno paura.》

《Lo so, ma a me piacciono. Oh Roy... ti prego. 》Mostrò l'espressione da cucciola per corrompermi.

Alzai gli occhi al cielo, come sempre gliela diedi vinta. Grace non era mai stata impreparata e come sempre aveva pensato a tutto. Tirò fuori da una scatola due vestiti zigzagati nella parte finale. La cosa peggiore è che quello maschile non aveva i pantaloni.《Scordatelo. Non indosserò quel coso. 》

《Ti prego, lo avevi promesso. 》

Stava rigirando la frittata, tipico. 《Non è vero, ho solo accettato inconsapevole del fatto che tu avessi comprato questo obbrobrio.》

《Bene, allora troverò un sostituto.》Disse fredda.

Forse stava solo scherzando, era un ricatto, ma il pensiero mi fece ribollire il sangue.《Bene.》Scesi in cucina e presi una Lemon Soda dal frigo. Ne ingurgitai un sorso e mi appoggiati allo stipite. Bambina viziata. Aveva diciotto anni, eppure faceva ancora ragionamenti sconclusionati. Sentii i suoi passi giù per le scale, si piazzò davanti a me.

《Smettila di fare lo stronzo e di ignorarmi. 》

《Shh! 》La ammutolii prima che qualcuno ci sentisse. Controllai che John fosse ancora sul divano a dormire. Bottiglie di birra vuote erano sparse sul tavolino, la sua pancia gonfia si alzava e si abbassava al ritmo del suo respiro.

《Vuoi stare più attenta, o devo imboccarti con il cucchiaino ogni volta?》

I suoi occhi color miele diventarono di pietra, le sue sopracciglia si incurvarono minacciosamente.

《Ah, non vuoi che sappiano che la nott... 》Gridò e io le tappai immediatamente la bocca.

《Smettila!》

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