Sono in una specie di ansia silenziosa.
Come se stessi così male da non sentire i miei pensieri.Mi sono convinta che niente sia mai successo e non lo abbia mai incontrato.
Fin ora sembra funzionare. Almeno finché al mattino mi alzo e trovo il bagno libero, allora mi rendo conto che mi manca mettergli fretta.
Quando scendo in cucina mi manca preparare il caffè anche per lui. Ricordargli di infilare la camicia nei pantaloni. Provare a indovinare a cosa pensa o contare i giorni perché finalmente vada via.Quel momento è arrivato e io sento che mi manca qualcosa che non ho mai avuto, ma che avrei potuto avere se solo si fosse fidato di me.
Appoggio il gomito sul tavolo e la testa nel palmo della mano. Quelli che passano davanti a me devono pensare che ho un aspetto pietoso. Persino Aubrey che decide di rivolgermi la parola.
«Ciao.» sussurra sedendosi davanti a me.
Sorpresa dal suo atteggiamento ci metto un po' a decidere come comportarmi. Ricambio il saluto ma abbasso gli occhi sul libro che sto leggendo. Stiamo parlando a bassa voce ma in verità non ce ne sarebbe bisogno perché la biblioteca è vuota.
«Mi dispiace di averti ignorata in questi giorni.»
Alzo un sopracciglio.
«Oh, avanti. Non tirarla per le lunghe.»
Faccio una risatina isterica. «Ah, io?»
«Sono qui per scusarmi.»
La fisso negli occhi. «Bene.» dico poco interessata.
Si sistema la sciarpa attorno al collo.
«È solo che... dev'essere dura per te.» sospira e mi guarda corrucciata.Come fa ad essere così sicura di sé? «Sono sopravvissuta.» mostro un sorriso cordiale.
«Be', io non so come la prenderei se il mio ragazzo uscisse con un'altra.»
«Aspetta. Cosa?» chiedo con troppa foga.
Lei mi guarda sorpresa. «Non... lo sapevi?»
«Io credevo parlassi... no. Cosa?» chiedo ancora.
Aggrotta la fronte.«Ieri ho visto Davis con Joanna. Camminavano a braccetto, lasciavano a intendere...»
Sono basita. Non so che dire. «Non era il mio ragazzo, comunque.»
Alza le mani in segno di difesa. «Come vuoi.»
«E comunque sono felice per lui.» cerco di smentire i miei sentimenti ma mi esce un tono diverso da quello che avevo previsto.
«Certo, ci credo.» dice ironica. «Ha dato fastidio a me, figuriamoci a te.»
«È da giorni che cerco di spiegartelo: è stato solo uno sbaglio. Volevo solo distrarmi e non ho nemmeno riflettuto su chi avessi davanti. Non volevo dirtelo per non ferirti.» mento spudoratamente. Ormai non ha più importanza.
«Ma Camilla mi ha detto che abitava a casa tua.»
Quella ragazza non sa fare i fatti propri.
«Lui non voleva che si sapesse in giro.» non è una giustificazione accettabile.
«Perché?»
Faccio spallucce.
«Sembra quasi che fosse ricercato.» fa una risatina e io mi aggrego. «Magari, andrei subito a denunciarlo.»
Ripenso a tutto ciò che abbiamo passato e divento subito triste. Ha voluto troncare tutto con una stupida lettera.
Abbasso gli occhi.«Cosa leggi?» cambia argomento.
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Inside our souls
RomanceSiamo persone, abbiamo modi di comportarci e di sbagliare molto simili tra loro. Solo le nostre anime hanno qualcosa di caratterizzante: segnate da ricordi, segreti, esperienze. Per questo Nora ha un solo hobby: studiare il linguaggio del corpo per...