Mi sveglio di soprassalto. Guardo la sveglia che segna le cinque del mattino.
Vorrei riaddormentarmi ma l'ansia non me lo permette. Mi rigiro sotto le coperte, sembrano così pesanti che sembra mi stiano schiacciando.L'immagine dei suoi occhi che incrociano i miei si ripete nella mia mente all'infinito.
Tutte le volte rivedo la stessa identica risposta. Avevo diciotto anni quando Jonas Miller decise di non amarmi più. O forse non aveva mai iniziato. Però trasformò in un'amara realtà tutte le mie insicurezze. Era davvero un'illusione che avevo vissuto solo io, per un intero anno.Infondo non è importante quanto tempo, ma quanto ti ha riempito il cuore, che poi come lo svuoti?
Ogni azione rimarrà sulle pagine del tuo passato e influenzerà il tuo presente e può anche essere vero che da qualche parte il destino sia già scritto ma non abbiamo un modo per riscriverlo. L'unica soluzione è fare attenzione alle nostre scelte, perché saranno quelle a influenzare il futuro. È un effetto domino.Bisogna fermarsi a un certo punto e chiedersi: perché è successo? Possiamo prendere una strada diversa Cambierebbe qualcosa?
Dovremmo chiederci se ne vale la pena, stare insieme, condividere emozioni, amicizie. Se i momenti belli siano abbastanza da compensare quelli brutti.Io questo non l'ho mai fatto, né in amore né in amicizia. Ero cieca e ingenua. Però le cose belle le noti, quelle brutte trovi sempre un modo per giustificarle.
Mi alzo, infilo le pantofole e tastando nel buio cerco l'interruttore.
Ecco, penso. È questo che succede quando sei innamorato: ti muovi al buio, sei esposto al pericolo mentre cerchi a tentoni l'affetto di chi ami.Vado in bagno, mi spoglio e resto davanti allo specchio a guardarmi. Mi immagino da fuori, mentre era lui a guardare me.
Le linee, i nei, le curve. Tutti particolari che conosce bene, ammesso se ne ricordi.
Odio il fatto che le sue dita un tempo indugiavano sul mio corpo, i nostri soprannomi, la voglia sulla mia coscia.
Odio il fatto che dopo due anni non mi lasci ancora in pace, che sia con me quando non sono consapevole. Il mio subconscio è traumatizzato? Io, lo sono?Entro nella doccia e apro il getto sull'acqua bollente. Chiudo gli occhi. Sono arrabbiata con me stessa perchè credevo di averlo superato, invece la mia reazione ha dimostrato il contrario. Ancora una volta sono risultata debole, e il peggio o non è solo che Davis mi abbia vista in quelle condizioni ma che io sia scappata. Non saprò mai cosa mi avrebbe detto se fossi rimasta lì. Sospiro profondamente. Non dovrebbe nemmeno interessarmi.
Apro il bagnochiuma e lascio che coli sulla mia pelle. Vorrei lavare via i suoi ricordi, ma so che non è possibile.
Esco dalla doccia e mi avvolgo nella tovaglia.
Torno a letto e inizio a leggere per far passare il tempo come faccio sempre per distrarmi."Utilizzare un linguaggio del corpo che ci valorizza, può essere di grande aiuto anche durante un colloquio per la ricerca di un lavoro.
Avere un curriculum completo e dettagliato e un abbigliamento sobrio potrebbe non essere sufficiente per ottenere un posto di lavoro, soprattutto in caso di numerose candidature, mentre rappresenta un valore aggiunto mostrarsi rilassati e a proprio agio.
Quali sono le cose che colpiscono in particolare i selezionatori? Il 94% valuta positivamente i candidati che mantengono un contatto oculare costante e rilassato, mentre l'80% presta attenzione alla postura dell'intervistato, in particolare se siede compostamente ed evita di muoversi continuamente e bruscamente.
Ecco tre consigli molto utili da utilizzare:
1) Attenzione al saluto iniziale
I primi 30 secondi di ogni primo incontro sono fondamentali per fare un'ottima prima impressione.
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Inside our souls
Roman d'amourSiamo persone, abbiamo modi di comportarci e di sbagliare molto simili tra loro. Solo le nostre anime hanno qualcosa di caratterizzante: segnate da ricordi, segreti, esperienze. Per questo Nora ha un solo hobby: studiare il linguaggio del corpo per...