Rimasi a bocca aperta, totalmente affascinata dalla città in cui ero appena arrivata e avrei trascorso due settimane di pura euforia e spensieratezza, o almeno così speravo.
Era la città più grande del Nevada, famosa per essere la capitale del divertimento, dello shopping e del gioco d'azzardo.
Eravamo sulla Strip, una lunga strada leggermente incurvata sulla quale, ai lati, erano presenti molti casinò, negozi e hotel di lusso.
«Benvenuti nella città del peccato», esclamò Alex euforico come mai lo avevo visto prima di allora.
Sorrideva come un ebete davanti a tanta bellezza, perché dovevo proprio ammettere che ogni cosa, ogni piccolo dettaglio, ogni singolo pezzo di marciapiede, in quella città possedeva il suo fascino.
«Ti piace?» mi domandò Kyle avvicinandosi al mio orecchio.
Annuii e afferrai le sue braccia da dietro, facendo in modo che circondassero la mia vita.
Non sapevo bene perché avevo reagito in quel modo, solo... volevo in qualche modo sentirmi protetta, perché una città come quella alle volte può incutere un po' di timore.
La vita era completamente diversa da quella che svolgevo io di solito.
Tutte quelle luci, tutto quel divertirsi sempre, ogni minuto di ogni giorno, senza mai un momento di tranquillità e silenzio mi intimorivano un po' e Kyle sembrò percepire il mio stato d'animo, sembrò leggermi nel pensiero.
Ma ciò capitava spesso, a dir la verità.
Che fossi tanto prevedibile, davvero? Trasparente come l'acqua?
«Cosa ti preoccupa, angelo?» chiese, baciandomi una guancia dolcemente.
«Non lo so...» mormorai.
Mi strinse più forte. «Ci sono io con te», disse ed io sospirai e annuii.
Avevo lui e tutto sarebbe andato bene, pensai. Doveva per forza andare bene.
Ero andata lì per questo, per divertirmi, per provare qualcosa di diverso, per vivere - anche se per poco - in un modo totalmente opposto al mio.
Eppure sentivo un peso all'altezza dello stomaco, come una sorta di sensazione.
E qualsiasi cosa fosse, non era nulla di buono.
Quando arrivammo davanti al nostro hotel, il Mandalay Bay Resort, rimasi nuovamente a bocca aperta, sembravo un'allocca.
Ma era impossibile non reagire così davanti ad un imponente edificio, o meglio gruppo di edifici, con vetrate dorate che risaltavano magnificamente alla vista come quello.
Era dotato di un casinò ed enormi piscine e fontane con giochi di luce e acqua che ti incantavano non poco.
«Il tema principale sono i tropici, bello eh?» ci informò Paul, come se non fosse comunque già ovvio.
«Hai scelto proprio bene, amico, fattelo dire», fece Brian battendo il pugno al biondo.
«Grazie per la considerazione, merdacce, ho prenotato io le camere qui. È lo zio di Troy il direttore», esclamò Kyle.
«È vero, ha fatto tutto lui per quanto riguarda l'hotel. Però non voleva anticiparvi nulla», spiegò Paul.
Mi voltai di scatto verso di lui e spalancai gli occhi.
«Potevi dirmelo!», esclamai quasi offesa.
Io gli dicevo sempre tutto. Lui tendeva sempre a nascondermi ogni particolare che riteneva superfluo.
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STORM HEART
Jugendliteratur[IN REVISIONE] UFFICIALMENTE NELLE STORIE DI TENDENZA. Miglior Risultato: 06/05/17➡#1 in Teen Fiction. 13/05/18➡#1 in Storie d'amore. Sequel of "The time of stars". Il primo impatto che Allison Walker da alla gente è quello di essere la classica bra...