Era un giorno di lavoro come tanti altri. Il cielo era di un limpido azzurro confetto, che andava a sfumarsi al leggero rosa pastello. Le nuvole bianche dipingevano il cielo come spruzzi su una tela, mentre il canto degli uccellini si confondeva con il rumore del traffico metropolitano della capitale Sud Coreana. Le auto sgommavano veloci cercando di superare altre macchine; i passanti non si fermavano nemmeno per un minuto e tenevano sempre lo sguardo sui loro telefoni cellulari.
La primavera era una stagione meravigliosa in Corea; i fiori di pesco sbocciavano e il profumo di essi riempiva le finestre delle abitazioni. La fredda neve lasciava spazio a una pioggia di petali rosa, mentre gli animali si preparavano a portare nuova vita. Forse quello che rendeva la primavera speciale era la temperatura mite; non si doveva più morire di freddo all'interno di cappotti che non mantenevano il calore corporeo. Si potevano indossare abiti con tessuti più leggeri e con gli stessi colori pastello della stessa primavera. In Giappone il nome della primavera è Haru, la stagione della rinascita, del rinnovamento, dove tutto rinasce e cambia. Una stagione che porta cambiamenti e si spera sempre che li porti in positivo, con lo sbocciare dei fiori di pesco. Molte canzoni sono dedicate a questa meravigliosa stagione, che è sempre al centro dell'attenzione di grandi artisti. Haru, una parola dolce, che potrebbe essere ripetuta all'infinito. Aveva un suono così dolce come la stessa stagione, con lo stesso profumo e gli stessi colori. Per Yuki l'arrivo della primavera era solo il momento di dover preparare nuovi dolci per il suo caffè shop. Nulla di speciale le portava quella stagione ricca di sorprese e rinascite, la solita routine attendeva la giovane, che si scostò dalla porta a vetri per tornare a preparare gli impasti. Haru era il nome che avrebbe dato ai suoi nuovi dolci in edizione limitata, saporiti e freschi come la stessa primavera. Ogni morso avrebbe ricordato alla clientela la freschezza dei fiori di pesco appena sbocciati e la dolcezza delle nuvole, simili allo zucchero filato. Le vetrine dei suoi dolci si sarebbero tinte di colori pastello, dal rosa all'azzurro chiaro, per terminare in un bel verde simile ai prati del Giappone. Tutto il suo negozio sarebbe diventato dello stesso colore della primavera, inaugurando con gioia la nuova stagione. Non sarebbe stato difficile, bisognava solo bilanciare i sapori, renderli equilibrati. Quando un cliente entrava nel suo negozio, oltre ad essere colpito dalla bellezza dei suoi dolci, doveva essere colpito anche dal loro sapore e dalla loro qualità. Non era facile creare un prodotto che avesse una qualità eccellente, adatta ad ogni palato; ma quello che Yuki creava era pura arte. Preparava gli ingredienti come un pittore prepara i colori per la propria tela; con cura, calma e molta attenzione al dettaglio. Questo rendeva il suo Caffè Shop migliore di qualsiasi altro, la qualità era la migliore, perché chi li creava era il migliore dei pittori. Un quadro senza alcuna sbavatura era perfetto e così dovevano esserlo anche i suoi dolci, perfetti. Aveva lavorato molto, si era sempre preoccupata che tutto ciò che creasse fosse perfetto. La sua pasticceria si chiamava Haru, come la stagione che amava tanto, anche se la combinazione con il suo nome era davvero molto divertente. In Giapponese Haru è primavera e Yuki è neve, per questo credeva che il nome del suo locale fosse ironico; la sua stagione preferita era la primavera, ma il suo nome si accompagnava al freddo inverno. Sapeva, però, che il significato del suo nome era molto importante per la sua famiglia. Yuki, o neve, era un nome che i suoi genitori avevano ricercato con molta attenzione pensando che sarebbe nata una bambina, incantevole e pura come la neve che cadeva d'inverno. Il suo nome era molto bello, molto importante da portare, ma in Corea nessuno ci faceva realmente caso; quando viveva in Giappone si era sentita dire molte volte che portava un nome importante, ma doveva viveva ora nessuno si preoccupava del significato del suo nome o le domandava per quale motivo il suo Caffè Shop si chiamasse Haru dato che il significato del suo nome era neve. Ci aveva fatto l'abitudine, non le era mai piaciuto realmente essere al centro dell'attenzione, la metteva molto in soggezione.
Prese la sacca a poche e sistemò della crema al burro bianca sui cupcake che aveva da poco sfornato e lasciato raffreddare, successivamente li decorò con piccoli fiori di pesco fatti con la pasta di zucchero. L'arte della pasticceria l'aveva imparata da sua madre, ma quando si era trasferita in Corea non era stato per aprire la sua pasticceria, ma per allontanarsi da una vita troppo stressante. Il lavoro che scelse, però, non fece altro che aumentare ulteriormente il suo stress e dopo essersi stancata se ne andò, aprendo quel piccolo negozio. I suoi genitori non li sentiva da molto tempo e sapeva che era per colpa sua, non si era mai preoccupata di telefonargli. Sistemò il vassoio con i nuovi dolci all'interno della vetrina, togliendo invece quei dolci che richiamavano l'inverno, per poterne preparare di nuovi, più colorati. Aveva sempre lavorato sodo e si era sempre preoccupata della sua carriera non prestando molta attenzione alle relazioni sociali, ma non se ne faceva una colpa. Il suo carattere era molto complesso, molto articolato e non si aspettava che gli altri potessero capirlo.
Sistemò una rossa fragola sulla torta che aveva preparato e sorrise guardando quel piccolo capolavoro commestibile. Fece lo stesso con le altre torte, decorandole con frutti differenti, creando un vero e proprio arcobaleno di frutta fresca, sistemandoli poi con estrema attenzione all'interno della vetrina. Si allontanò dal bancone per controllare l'impatto visivo che avesse essa sul cliente e l'accostamento cromatico le sembrò davvero fresco ed incantevole, come la stessa primavera. Si pulì il viso dalla farina e si avvicinò alla porta del negozio per aprirla, successivamente tornò al bancone e si legò in vita un grembiule rosa confetto. Alzò lo sguardo, incontrando quello di un cliente e sorrise raggiante, -benvenuto- lo accolse la ragazza infondendo sicurezza e familiarità all'interno del negozio.
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Beauty Cake
FanfictionYuki è una ex make-up artist e una ex ballerina. Il suo lavoro era quello di seguire gli idol in giro per il mondo per poterli truccare e ballare per loro, ma un giorno decise di abbandonare tutto e di aprire un caffè shop nel centro di Seoul, riusc...