-Yuki io mi sono preso cura di te, ci ho provato così apertamente che pensavo tu lo avessi preso come un gioco, pensavo che anche io ti piacessi- disse Taemin cercando di non sentirsi davvero ferito, le sue parole erano state come un colpo al cuore e faceva fatica a digerire quelle sue parole. Le era stata accanto per molto tempo, l'aveva vista entrare nella casa discografica faticando a parlare qualche parola di coreano, si era impegnato ad insegnarle la lingua, a convincere le costumiste ad aiutarla per darle qualche vestito, l'aveva convinta a tornare a scuola... lui era sempre stato presente per lei, si era sempre preso cura di lei. -Forse tu confondi una cosa- disse Yuki guardandolo dritto negli occhi, i suoi grandi occhioni da cerbiatta erano nei suoi e lo guardavano con grande intensità. Non c'era mai stato nessuno di più sincero di lei, ma quando aveva pronunciato quella frase era stato curioso, voleva sapere come avesse frainteso i suoi sentimenti o come li avesse interpretati. Sapeva di esserci sempre stato nella sua vita, era sempre stato un tassello importante che l'aveva aiutata nel suo processo di crescita, come non faceva a vedere che la persona giusta era quella che aveva di fronte. Si era sempre preso cura di lei, preoccupato quando usciva la sera, aveva cercato di renderle la vita confortevole e aveva fatto in modo che tutto potesse essere a posto, che potesse camminare su un tappeto rosso in qualsiasi posto andasse, perché ora faceva finta di non guardare?
-Tu confondi il tuo amore verso di me con quello fraterno- disse Yuki continuando a guardarlo, sapeva che la ragazza era sempre stata molto diretta, che se c'era da dire qualcosa non ci girava intorno, ma con lui in quel momento non era mai stata così diretta e sincera. Non sapeva per quale motivo si fossero preoccupati in quel momento di fare quella conversazione, ma avevano molte cose da chiarire e forse quello sembrava essere il contesto migliore. Non c'era cattiveria nelle sua parole, voleva che le cose venissero messe in chiaro, ma non c'era arroganza, non vi era altezzosità, era sempre lei con la sua dolcezza. Voleva che anche lui ci arrivasse, ma che piano piano lo facesse, senza che dovesse obbligarlo a pensare come lei, magari era lei che alla fine si stava sbagliando. Taemin ci pensò e in tutto quel tempo non era mai stato davvero innamorato di lei in quel modo, certo desiderava che fosse felice che gli stesse sempre accanto, ma la voleva accanto solo per continuare a proteggerla come aveva fatto in passato, per averla accanto di nuovo per insegnarle come aveva fatto tanti anni prima. Quei momenti gli mancavano davvero, lei che si sedeva accanto a lui e lo guardava curiosa cercando di capire quali parole stesse sbagliando, cercando di imparare a scrivere nel modo corretto. Quei momenti mancavano molto anche a lei, si era davvero comportato come un fratello maggiore nei suoi confronti, si era preso cura di lei quando si era sentita persa, sola e abbandonata, gli doveva molto per questo, ma non voleva che confondesse un sentimento forte come l'amore, quel sentimento che lega con forza due persone, con l'amore che può dare la famiglia. Potevano essere allo stesso livello, ma lei desiderava che imparasse a riconoscere quale dei due lui stesse provando davvero. Yuki era sempre stata brava a capire le persone, le era sempre bastato uno sguardo per capire che cosa una persona stesse provando e questo lo faceva sentire quasi sempre disarmato. -Mi dispiace- disse Taemin abbassando il capo dispiaciuto, accorgendosi del suo errore, Yuki si voltò a guardare Moonbin che si trovava ancora accanto a lei e non si era mosso di un millimetro; il ragazzo annuì con un flebile cenno del capo e la giovane si avvicinò con cautela a quel ragazzo così ferito, a quel fratello maggiore che aveva sempre desiderato e che si era sempre preso cura di lei. Lo strinse in un affettuoso abbraccio, lasciando che la sua fronte si appoggiasse sulla sua spalla, mentre gli accarezzava dolcemente la schiena. -Tua mamma te l'hai mai raccontata la leggenda del filo rosso del destino?- gli domandò Yuki, mentre Taemin cercava di trattenere le lacrime che minacciavano di rigare le sue guance; il ragazzo annuì continuando a lasciarsi cullare dal suo abbraccio. -La mia mamma me la raccontava sempre, quando ero bambina me la facevo raccontare tutte le notti prima di addormentarmi. Tutti abbiamo il nostro filo rosso indistruttibile, nessuno potrà mai permettersi di tagliarlo, dobbiamo solo avere pazienza, aspettare il momento giusto e che la persona che stiamo aspettando ci raggiunga, se non siamo prima noi a farlo- disse Yuki e la sua voce sembrò quasi una melodia nella sua testa, che lo riportò a quando era bambino, quando sedeva davanti al porticato di casa sua e sua mamma gli raccontava con grande dolcezza e fierezza quella leggenda; da bambino non ci aveva mai dato molto peso, era in una età dove non gli importavano molto le ragazze, ma come le raccontava sua mamma lo rapiva e lo costringeva ad ascoltarla. Yuki la raccontava nello stesso modo, con la stessa dolcezza e le stesse parole meravigliose, costringendolo a fare un tuffo nei ricordi. -Diamo tempo al tempo, la persona giusta ci cerca come anche noi facciamo e prima o poi il destino ci farà incontrare, io ne ho passate tante, ho visto cose che non dovevo vedere per la mia età, ma sono contenta che Moonbin abbia stretto con forza il nostro filo rosso per farci incontrare e la stessa cosa succederà anche a te Tamein, dobbiamo solo avere un po' di pazienza- continuò lei e quando ebbe terminato il ragazzo alzò il capo per guardarla nuovamente dritto negli occhi, un tempo quegli occhi erano stati pieni di paura, pieni di terrore, curiosi come quelli di una bimba e spesso in lacrime, ma ora vedeva una donna forte, che sapeva quello che voleva, determinata e lui era fiero, perché sapeva di aver contribuito in buona parte a quella sua crescita. -Non diventare mai troppo grande Kohai- le disse il giovane scompigliandole dolcemente i lunghi capelli neri tendeti al rosa, -e tu non smettere mai di crescere al mio fianco senpai- rispose lei intrecciando dolcemente il mignolo con quello del ragazzo.
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Beauty Cake
FanfikceYuki è una ex make-up artist e una ex ballerina. Il suo lavoro era quello di seguire gli idol in giro per il mondo per poterli truccare e ballare per loro, ma un giorno decise di abbandonare tutto e di aprire un caffè shop nel centro di Seoul, riusc...