個配 (Kohai)

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Moonbin guardò attraverso la vetrina del negozio, notando che la sua giovane amica era impegnata in una conversazione con un ragazzo che sedeva di fronte a lei. Non lo vedeva bene in viso, riusciva solo a scorgere il colore dei suoi capelli e gli abiti che stava indossando. Non riusciva ad intravedere nulla del suo viso. La loro sembrava una conversazione molto seria, ma riusciva a percepire la tensione che vi era tra i due anche da quella distanza. Si notava l'imbarazzo di Yuki nel parlare apertamente con lui, ma non sembrava però dispiacerle la presenza di quel giovane ragazzo. Sorrideva di tanto in tanto e forse la conversazione cominciava a farsi piacevole, ma lui era di troppo. Non poteva continuare ad osservarla dalla vetrina del suo locale, non sarebbe stato giusto nei suoi confronti, ma era così curioso di sapere chi si stesse trovando di fronte a lei, aveva paura che qualcuno dal suo passato fosse tornata per stare con lei. Aveva paura di essere messo da parte, che diventasse solo una persona che avesse sfiorato i suoi ricordi. Sentiva che quella persona le era molto vicina, che la conosceva, ma sentiva anche che lo avrebbe messo da parte, che non si sarebbe più preoccupata di guardarlo con quegli occhi così dolci e addolorati. Continuò a guardare l'immagine di quella giovane principessa giapponese dall'altra parte del vetro del suo negozio, mentre spaventato credeva che quel giovane fosse arrivato per portargliela via. Chiuse gli occhi cercando di rimettere in ordine tutti i suoi pensieri, ma non era facile, si sentiva quasi inutile. Si voltò per tornare indietro. Non voleva più guardare quell'immagine, non voleva più vedere che qualcuno riuscisse a farla sorridere in quel modo. Lui non era mai riuscito a farla sorridere in quel modo, non era mai riuscito a farle provare emozioni che la facessero sentire viva; lui era inutile. Si sentiva inutile in confronto a quel ragazzo, lui doveva conoscere tutto di lei, lui doveva sapere tutto quello che lui non sapeva. Questo lo faceva arrabbiare, lo faceva stare male e non riusciva a capire chi potesse tornare in quel modo. Se avesse avuto più tempo, se fosse riuscito ad avere solo più tempo per stare con lei, forse anche lui sarebbe riuscito a farla sorridere in quel modo. No, non sarebbe mai stato in grado, lei non sarebbe mai diventata così intima con lui e lui non sarebbe mai riuscito a parlare con lei. Tutto era impossibile e lo sapeva, ma non riusciva a farsene una ragione. Si mise sulla nuca il cappuccio della felpa azzurro pastello che indossava ed attraverso la strada, lasciando quel luogo che lo stava rendendo triste. 

Yuki continuò a guardare Taemin non sapendo più che cosa pensare, la loro conversazione si stava allungando troppo e sapeva che se avessero continuato a parlare di quell'argomento si sarebbe sentita profondamente a disagio. -Taemin non farmene una colpa- disse all'improvviso lei attirando la sua attenzione, guardava il suo piattino vuoto, cercando di trovare il coraggio per dirgli quelle parole. -Ma sto cercando di andare avanti da sola- continuò lei lasciandolo senza parole; non si aspettava una risposta del genere, non pensava che la sua presenza non fosse gradita. -Pensavo ti fosse di aiuto condividere il dolore con qualcun altro- rispose Taemin guardandola dritto negli occhi e a quelle parole la ragazza annuì con un cenno del capo. Avrebbe voluto condividere quel suo dolore con qualcuno, ne aveva sentito un forte bisogno; c'erano stati giorni in cui non credeva di avere la forza di andare avanti...
-Certo, avrei voluto condividerlo con qualcuno, ma non c'era nessuno con me in quel momento e l'ho superato da sola- rispose Yuki alzando lo sguardo per incontrare quello del ragazzo. Sapeva che le sue parole erano molto dure, sapeva che non avrebbe dovuto parlare in modo diverso, ma doveva essere sincera e non poteva mentire ad un amico. Era stato un bravo ragazzo in passato e lo era tutt'ora, sapeva che il dolore stava divorando anche lui, ma lei non era più in grado di riuscire a farlo. Aveva affrontato tutto da sola, lo aveva sempre fatto e non riusciva più a dipendere da qualcuno. Non voleva smettere di essere sua amica, non voleva smettere di averlo al suo fianco, ma non riusciva ad essere una buona amica per poterlo aiutare. -Taemin tu sei stato un buon amico per me e lo sarai sempre, so che le mie parole suonano dure, ma non sono in grado di essere una buona spalla su cui piangere. Vorrei sfogarmi, dirti tutto il mio dolore, ma l'unica cosa che sento dentro di me in questo momento è solo un grande vuoto che non riesco a colmare ed è la seconda volta che sento un vuoto così grande nel mio cuore... vorrei solo pensare che prima o poi andrà tutto bene, che non dimenticherò nessuno, ma che continuerò ad andare avanti, portando nel cuore tutte quelle persone che ho ritenuto e ritengo importanti- disse Yuki cercando di essere sincera e di smetterla di tenersi tutto dentro, gli aveva spiegato per quale motivo se ne fosse andata, voleva solo che le stesse accanto come aveva fatto la prima volta che era entrata negli studi della SM. Voleva che rimanessero amici come allora, che continuassero a frequentarsi, ma voleva anche che tutto quello che stava provando venisse messo in chiaro, anche se fosse passata per una persona spregevole e senza cuore, ma voleva che lui capisse quello che lei aveva provato e quello che stava cercando di fare adesso. Taemin era stato la prima persona che gli aveva parlato, che le aveva mostrato come si lavorava all'interno del suo gruppo e l'unico ragazzo che l'avesse aiutata a migliorare il suo coreano inizialmente pessimo. Sapeva che anche lui stava soffrendo molto e avrebbe voluto aiutarlo, ma non era nemmeno in grado di farlo con se stessa, non voleva rovinare qualcun altro o passare per una ragazza insensibile. -Sei sempre stata una ragazza forte- disse il ragazzo con un leggero sorriso sulle labbra, -ma devo ammettere che sono venuto qui anche perché mi mancavi molto e volevo che tutte le mie domande trovassero una risposta- continuò il ragazzo bevendo quello che la ragazza gli aveva preparato con molta cura. A quella sua affermazione Yuki sorrise timidamente, come se solo in quel momento riuscisse a sentirsi più rilassata. -Spero che potrai rimanere per sempre la mia piccola kohai- disse il ragazzo prendendole dolcemente la mano e a quella frase la ragazza annuì con un semplice gesto del capo. Teneva a Taemin e non voleva perderlo, forse riallacciare i rapporti con persone del passato le avrebbe fatto bene e forse avrebbe smesso di pensare che stava vivendo da sola. 

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