私を保護 (Watashi o hogo)

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Non sapeva come fosse successo, non sapeva nemmeno come spiegare cosa stesse provando in quel momento, ma guardarla dormire teneramente accoccolata tra le sue braccia, gli fece uno strano effetto. Dopo avergli raccontato quella triste storia l'aveva baciato, non sapeva per quale motivo lo avesse fatto, ma sembrava un bacio così sincero che per poco non si mise a piangere. Aveva baciato finalmente la ragazza che aveva sempre sognato, ma quel bacio aveva portato sulle sue spalle un peso immesso, era come se avesse percepito per un momento tutto il suo dolore. Era stato davvero straziante, sentiva che anche il suo cuore si era rotto in mille pezzi. Aveva bisogno di riposare e non appena aveva appoggiato la testa sul cuscino la giovane si era addormentata. Sembrava quasi non dormisse così bene da anni, forse era sempre stata tormentata dagli incubi per quello che aveva visto ed era per questo motivo che non riusciva più a dormire come si doveva, ma adesso sembrava una bambina. Gli occhi serrati, ma non c'era alcuna paura sul suo volto, anzi sulle sue labbra si era formato un leggero sorriso, forse finalmente stava sognando qualcosa di bello. La sua piccola lontra Youngjae si era accucciata accanto a lei, come per vegliare sulla sua padroncina. Lui, invece, era rimasto a guardarla ad osservare ogni particolare di quella giovane ragazza e ricordando come si fosse sentito la prima volta che l'aveva incontrata. Si vedeva già la tristezza e il dolore che i suoi occhi cercavano di nascondere, mentre sulle sue labbra c'era sempre un sorriso che non le apparteneva, che non era realmente suo. Forse finalmente sulle sue labbra sarebbe comparso un vero sorriso. Conoscere la storia che tormentava quella ragazza lo aveva aiutato a capire come si sentisse e avrebbe fatto del suo meglio per non lasciarla mai sola, per non farla sentire nuovamente abbandonata. Aveva bisogno di molto affetto, aveva bisogno che qualcuno le dicesse che stava andando tutto bene e che i suoi ricordi negativi si allontanassero per lasciare spazio a quelli belli. Ci avrebbe provato, ci avrebbe messo tutto se stesso, voleva davvero che lei fosse felice, voleva davvero che finalmente smettesse di sentire che tutto stava andando male o che tutti l'avrebbero abbandonata. Gli aveva anche raccontato quello che era accaduto con Jonghyun, che cosa avesse provato e come la SM non l'avesse fatta partecipare al funerale nonostante tutto quello che aveva fatto per la casa discografica, aveva perso il suo migliore amico e il suo primo amore ed entrambi li aveva persi senza che nemmeno se ne rendesse conto, senza nemmeno sapere che cosa stesse realmente accadendo. Si era sentita davvero male e non era giusto che una ragazza così giovane dovesse sentirsi in quel modo. Le accarezzò dolcemente i lunghi capelli neri tendenti al rosa, guardando la sua dolce espressione sul suo viso. Era così bella, così delicata, sembrava quasi una bambola. Il destino sembrava davvero essere sempre stato contro di lei, sembrava quasi che si divertisse a vederla soffrire, ma con lui questo non sarebbe più successo, non lo avrebbe più permesso. Le baciò con dolcezza la fronte, continuando ad accarezzarle teneramente i capelli, cercando di cullarla in quel bel lungo sogno. Le sue mani tremavano, ma non voleva darlo a vedere. Era emozionato, era felice di poterle stare accanto, era felice che lei avesse scelto lui tra tanti altri ragazzi che avrebbero potuto corteggiarla. Yuki aprì lentamente gli occhi, guardando il ragazzo che si trovava di fronte a lei, per poi sorridere dolcemente, come se avesse appena visto la cosa più bella che si trovasse in quella stanza. Si avvicinò ancora di più a lui e affondò il viso nel suo petto, come se tentasse di fondersi con lui. -Dormito bene?- le domandò e la ragazza annuì semplicemente con un gesto del capo, continuando a sorridere allegra, senza cercare di darlo a vedere. Dopo tanto tempo era riuscita a dormire senza avere incubi, senza svegliarsi di soprassalto per colpa dei ricordi che la perseguitavano. Aveva chiuso gli occhi e non aveva sognato nulla, aveva semplicemente dormito, lasciandosi cullare dalle braccia di Moonbin. Sapeva che dormire insieme era ancora troppo presto, ma aveva bisogno di lui. Lui riusciva a farla sorridere e quando le stava vicino il suo cuore sembrava quasi tornare a battere come un tempo. Voleva davvero averlo accanto, non voleva perderlo, sentiva che se avesse preso un'altra strada il suo cuore non avrebbe retto e forse avrebbe considerato davvero la stessa decisione che aveva preso Takeshi. Il suo migliore amico aveva ragione, doveva trovare qualcuno che la aiutasse a costruire ricordi che la rendessero felice e che la aiutassero a dimenticare quelli brutti che la stavano tormentando, ma non voleva che lui smettesse di vegliare su di lei, voleva che continuasse a rimanerle accanto, che continuasse ad essere il suo angelo custode. Era il prezzo da pagare per amare Moonbin e lei voleva farlo, perché voleva davvero stare con lui, voleva davvero che insieme potessero costruire momenti belli che potessero rimanere impressi per sempre nella sua memoria. -Moonbin- lo chiamò la ragazza alzando lo sguardo per incontrare quello del ragazzo, che quando sentì nominare il suo nome si voltò subito a guardarla per poterla ascoltare con attenzione, come se non si volesse perdere nulla di quello che lei avesse bisogno. Era così bella sotto la luce leggera che filtrava dalla finestra della sua stanza e tornò a pensare a quanto la sua bellezza potesse essere comparabile a quella di un angelo, così bella da fare invidia a questi ultimi. -Mi potresti fare una promessa?- gli domandò lei guardandolo con i suoi grandi occhioni da bambina, Moonbin annuì con un cenno del capo, -tutto quello che desideri- rispose lui. -Mi prometti che qualsiasi cosa accada, anche se pensiamo che sia la fine, non mi lascerai mai sola- gli disse la ragazza e a quelle parole il giovane idol non ci pensò e annuì con un cenno del capo, certo della promessa che stava facendo con quella giovane e bellissima ragazza; -qualsiasi cosa accada io non ti lascerò sola, non lo farò mai, è una promessa- rispose il ragazzo per poi baciarla delicatamente sulla fronte. 

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