私たちは未来を築く(Watashitachiha mirai o kizuku)

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Yuki chiuse gli occhi, facendo un lungo respiro profondo. Servì uno degli ultimi clienti prima della pausa pranzo. Stava lavorando molto nell'ultimo periodo, molte persone avevano scoperto dove lavorava dopo lo scandalo con Moonbin e molto spesso venivano nel suo locale per farsi delle foto. Aveva incontrato vecchi amici, come Solar delle Mamamoo e E'Dawn, un giovane membro dei Pentagon che un tempo aveva allenato come trainee; era contenta di sapere che ora era felicemente fidanzato con la sua più grande e unica amica Hyuna.
Il lavoro era aumentato e anche le entrate e i profitti erano aumentati, forse in parte quello scandalo le aveva fruttato grandi guadagni. Terminò di sistemare gli ultimi dolci all'interno della vetrina, mentre aspettava l'arrivo di Moonbin.
Quel giorno aveva la famosa intervista di cui tanto parlava, dove avrebbe annunciato al mondo il loro ufficiale fidanzamento e dove avrebbe parlato alle sue fan della loro privacy; anche se era certa che l'avrebbero mai rispettata.
Si diresse in cucina andando a controllare i dolci che stava preparando prima della chiusura, mentre nuovi clienti entravano all'interno del locale. Si diede dei piccoli colpi sulla spalla per cercare di allontanare lo stress, che in quel momento la stava distruggendo. Non era facile lavorare così duramente, ma non si era mai sentita così stanca come in quel momento.
Sussultò quando due mani calde e possenti le strinsero dolcemente entrambe le spalle, cominciando a massaggiargliele. Quando si voltò per guardare chi fosse sorrise dolcemente e si lasciò massaggiare le spalle. -Lo sai che lavori troppo- le disse Moonbin dandole un dolce bacio sulla guancia, mentre a quel gesto Yuki sorrideva dolcemente. Era la persona migliore del mondo quel ragazzo, la faceva sentire protetta ed importante ed erano le uniche cose di cui lei avesse bisogno sempre. Lui era tutto il suo mondo, l'unica persona che avesse, l'unica su cui potesse contare e non avrebbe mai voluto che nulla di tutto questo potesse finire.
-Come è andata l'intervista?- domandò Yuki allontanandosi da lui per andare a controllare i dolci che si trovavano nel forno. -Ho parlato davanti ad un sacco di giornalisti, ma prima di poterlo fare ho dovuto prima parlare con il mio CEO, tu lo sai che per contratto noi non potremmo...- cercò di dire lui, ma Yuki terminò la frase al posto suo; -non potreste avere relazioni sentimentali, lo so- rispose lei avvicinandosi a lui per poi baciarlo dolcemente sulle labbra. -Che cosa ti ha detto il CEO?- gli chiese in seguito la ragazza tornando a lavorare, mentre Moonbin la seguiva per dirle tutto quello che era successo. -Ha comunque accettato e mi ha lasciato fare l'intervista- rispose il ragazzo con un allegro sorriso sulle labbra. A quella sua affermazione Yuki lo abbracciò entusiasta, felice di sapere che il CEO era dalla loro parte. -Ha detto che tu ci frutterai un po' di popolarità e poi ha aggiunto che questo era marketing- continuò il ragazzo facendola ridere. -Tutti hanno un secondo fine, ma sono contenta che questo non ci abbia divisi- rispose lei con un dolce sorriso sulle labbra, mentre Moonbin le prendeva dolcemente la mano. -Ora però, dovresti venire con me- rispose lui guardandola seriamente dritto negli occhi. -Ma devo ancora chiudere il locale- disse Yuki confusa, non riuscendo a capire di che cosa il ragazzo avesse bisogno. -Non ci sono più clienti nel locale, quindi chiudi e vieni con me- rispose il ragazzo, mentre Yuki andava a controllare che il locale fosse veramente vuoto. Si tolse il grembiule e lo appese in cucina, per poi uscire dal suo negozio e chiudere. Non sapeva che cosa Moonbin avesse in serbo per lei, ma la curiosità la stava uccidendo e aveva bisogno di sapere che cosa avesse intenzione di fare. Salirono insieme su un piccolo Van nero con i vetri oscurati e mentre l'autista guidava verso una destinazione a lei ignota, Moobin si voltò a guardarla con un dolce sorriso sulle labbra. Tirò fuori dalla tasca della sua giacca di pelle nera una benda e gliela mostrò. -Ora non potrai vedere per un po'- disse il ragazzo sistemandole la benda sugli occhi, mentre lei corrugava la fronte non riuscendo ancora a capire che cosa stesse succedendo. -Dove mi stai portando?- domandò Yuki cercando di prenderlo per mano e il ragazzo intrecciò dolcemente le dita alle sue per cercare di rassicurarla. -Ti fidi di me?- domandò il ragazzo e Yuki rise leggermente, -sì, ma sono curiosa- rispose semplicemente lei, mentre Moonbin si avvicinava per baciarla sulle labbra, -che fai mi corrompi?- domandò lei cercando di togliersi la benda, ma il ragazzo glielo impedì. -Pazienta amore mio, siamo quasi arrivati- disse lui mettendole addosso più curiosità. Sentì il Van frenare e parcheggiare, mentre accanto a lei Moonbin apriva lo sportello e la aiutava a scendere. Sentiva attorno a lei un sacco di voci di persone che parlavano di argomenti diversi, di lezioni svolte, di ore di lavoro, ma lei non sapeva dove stesse andando. Moonbin continuava a tenerla per mano e dirle dove camminare, di stare attenta alle scale e di fare attenzione alle porte, ma non sapeva ancora dove la stesse portando. Sentì una voce femminile salutare il ragazzo e a quel punto Yuki corrugò la fronte, sentendosi improvvisamente gelosa.
-Togli pure la benda- le sussurrò il ragazzo all'orecchio e quando Yuki lo fece, si trovò davanti a lei una giovane donna sui quarant'anni con un sorriso smagliante. Era seduta dietro una scrivania e la guardava come se fosse fiera di lei. -Mi serve il tuo nome e cognome- le disse in seguito, mentre Yuki continuava a guardarla confusa e spaesata. -Il mio cosa?- domandò la ragazza ancora confusa e la donna ripetè tutto da capo, -mi serve il suo nome e cognome per poterla iscrivere alla facoltà di medicina- rispose la donna. -Facoltà di medicina? Ma io non ho nemmeno fatto il test di ammissione- rispose Yuki non riuscendo a capire che cosa stesse succedendo, -oh si che l'hai fatto- rispose Moonbin costringendola a voltarsi per guardarlo, -ricordi quel sito su internet che ti ho detto era un test per vedere chi fosse più intelligente? In realtà era il test di ammissione e tu l'hai superato brillantemente direi- rispose lui spiegandole che cosa fosse successo. -Ma io non ho i soldi per...- cercò di dire lei e alle sue parole Moonbin mostrò un raggiante sorriso, -a quello ci ho pensato io, voglio che coltivi il tuo sogno- rispose in seguito il ragazzo e a quelle sue parole Yuki si gettò tra le sue braccia, pensando quanto fosse fortunata ad avere accanto una persona come lui. 

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