Moonbin continuava a camminare nervosamente avanti e indietro all'interno del camerino, mentre pensava a cosa avrebbe dovuto dire appena l'avrebbe vista. Come si era vestita? Sarebbe davvero venuta? Non sapeva se sarebbe davvero arrivata, quando glielo aveva domandato la prima volta si era dimostrata molto insicura e aveva notato la sua reazione, sapeva che avrebbe volentieri evitato di venire quella sera. Rocky continuava a guardarlo curioso, ma aveva paura di domandargli che cosa gli stesse passando per la testa, era da molto tempo che lo vedeva distratto, ma non si sentiva di domandargli una seconda volta che cosa gli stesse succedendo. Dopo l'ultimo episodio preferiva evitare, non voleva che il ragazzo gli rispondesse in malo modo una seconda a volta, ci teneva a Moonbin, ma quando passava un momento così preferiva fare finta di nulla e vedere come si sarebbe evoluta la situazione. Erano tutti intenti a prepararsi per l'imminente performance in live, ma il maggiore sembrava davvero molto distratto, non sembrava nemmeno pronto per salire sul palco. Il ragazzo infatti non sarebbe non si sarebbe mosso da quella stanza sino a quando lei non fosse arrivata, aveva aspettato con ansia quel momento di poterla invitare, si era davvero fatto molto coraggio e non voleva che tutto venisse rovinato, ci teneva davvero che lei venisse a vederlo cantare.
Ogni volta sentiva sempre di fare un passo verso di lei, ma quando le faceva una domanda e sentiva di metterla a disagio, sentiva di star facendo otto passi indietro. Non riusciva mai a raggiungerla, come se davvero fosse un essere troppo superiore per poter stare con lui. Si sentì demoralizzato quando cominciò a pensarci e quasi perse la speranza che lei potesse venire; quale motivo aveva di venire a sentirlo cantare? Si conoscevano ancora da troppo poco e lei aveva lasciato il modo dello spettacolo per una ragione, lui la stava costringendo a fare qualcosa che lei riteneva ormai superato. Si sentì per un momento egoista, non si era fermato nemmeno un secondo a pensare ai suoi sentimenti e a tutte le conseguenze che sarebbero derivate dal suo gesto. Chiuse gli occhi, prendendo un lungo respiro profondo, cercando di calmarsi; se avesse continuato a mettersi ansia in quel modo avrebbe smesso di pensare in positivo e dopo tutta la fatica che aveva fatto non voleva che tutto finisse in quel modo, se non fosse venuta lui avrebbe dovuto capire i suoi sentimenti e cercare una seconda strada per creare un rapporto duraturo con lei.
La maniglia della porta dei camerini, venne spinta verso il basso, costringendo Moonbin a spostare lo sguardo nervoso per controllare chi stesse entrando. Sentiva il cuore battere ad una velocità tale che aveva paura potesse esplodergli nel petto, le gambe cominciarono a tremare e i suoi occhi continuarono a fissare quella maledetta porta cercando di non perdersi nemmeno un secondo. Quando la vide entrare il tempo si fermò per qualche minuto; era bellissima. I suoi occhi erano truccati divinamente, mettendo in risalto il colore castano scuro delle sue iridi. I suoi lunghi capelli le ricadevano morbidi sulle spalle, mentre spostava lo sguardo per controllare chi si trovasse nella stanza. I tacchi la facevano sembrare più alta ed erano in tinta con il vestito di velluto nero che indossava. Sembrava un angelo dell'inferno, così bella e sensuale che avrebbe fatto invidia a qualsiasi ragazza l'avesse vista vestita e truccata in quel modo. I suoi occhi scrutavano curiosi all'interno della stanza, mentre lui continuava a guardarlo affascinato. Sembrava che l'inferno l'avesse mandata per confonderlo; la sua bellezza dolce e angelica si era trasformata in sensualità e aggressività, come se per tutto quel tempo non fosse mai stato un angelo del paradiso, ma si fosse solo mimetizzata per non mostrare la sua vera natura. Quale altra ragazza poteva essere bella come lei? Quali attrici, modelle o cantanti avrebbe potuto trovare una figura meravigliosa, così bella che non aveva nemmeno bisogno di presentazioni per poter essere guardata. Quando gli occhi di lei incontrarono i suoi sorrise dolcemente, mostrando la dolce ragazza che si nascondeva dietro quelle sembianze diaboliche. -Mi scuso per il ritardo- disse lei avvicinandosi a lui per poterlo salutare come si deve, mentre il ragazzo cercava di riprendere fiato, accorgendosi solo in quel momento di aver trattenuto il respiro troppo a lungo. -Spero tu non ti sia già esibito- continuò Yuki e in quel momento il suo nome così puro sembrava entrare in contrasto con quell'abbigliamento provocante e sensuale. Dissentì con un cenno del capo, facendole tirare un grosso sospiro di sollievo. Gli altri membri del gruppo si alzarono in piedi, notando anche loro la bellezza particolare di quella ragazza. Continuarono a guardarla sorpresi, come se non riuscissero a credere che una giovane bella come lei fosse entrata davvero nel loro camerino. I loro occhi la continuavano a scrutare curiosi, mentre lei stringeva in un dolce abbraccio Moonbin, continuando a parlare con lui. Il ragazzo rispondeva a gesti per il troppo imbarazzo e per il fatto che fosse ancora troppo incantato dalla sua bellezza. -Bin hyung non ci presenti la tua amica?- domandò Sanha guardando il maggiore divertito, come se non credesse davvero che lei per lui fosse solo una semplice amica; Moonbin scosse la testa, come se si fosse appena destato da un sogno ad occhi aperti e annuì con un gesto del capo, ricordandosi successivamente che l'avevano già conosciuta in passato. -Lei è Yuki- disse il ragazzo, mentre lei salutava tutti i membri con un gesto fulmineo della mano; -so che forse non vi ricordate di me, ma sono venuta a farvi una lezione prima del vostro debutto- continuò il discorso la ragazza cercando di aiutare i cinque ragazzi a ricordare. -Quindi tu sei la famosa Yuki, pensavamo avessi abbandonato il mondo dell'intrattenimento- disse Rocky guardando la ragazza sorpreso, come se non riuscisse a credere che fosse tornata così all'improvviso. -Moonbin è una persona davvero molto convincente- rispose lei sorridendo raggiante e riuscendo ad illuminare l'intera stanza con il suo sorriso. Non aveva mai visto nulla di più bello e ogni volta che sorrideva non era preparato a tanta bellezza. -Tra due minuti in scena- disse uno dei membri dello staff dei sei ragazzi costringendo Yuki a voltarsi per guardare Moonbin curiosa di sapere dove dovesse andare. Arrivare fino a lì non era stato per niente facile, aveva cambiato idea parecchie volte lungo la strada, ma farsi dei nuovi amici equivaleva a ricominciare e non voleva che HyunA continuasse a pensare che stesse ancora affogando tra i suoi ricordi, senza riuscire a trovare una via di fuga. -Seguimi- riuscì a dirle semplicemente il ragazzo e lei annuì con un cenno del capo, lasciandosi guidare in quel labirinto di corridoi, mentre lui le spiegava allegramente che cos'avrebbe dovuto fare. Ascoltò con molta attenzione, cercando di non perdersi nemmeno un passaggio, non voleva deluderlo. I suoi occhi, però, si spostarono su una figura alta e magra con i capelli tinti d'argento. Camminava lungo il corridoio, seguendo diversi membri di uno staff che camminavano nella direzione opposta alla loro. Sapeva di conoscerlo, sapeva che quella persona gli era molto familiare. Cercò di evitare lo sguardo, ma sembrò quasi inevitabile, quando furono abbastanza vicino il loro scambio di sguardi fu molto intenso, ma quando si diedero le spalle Yuki decise di fare finta di nulla, non voleva dimostrare che lo avesse riconosciuto. Al contrario il ragazzo alle sue spalle si voltò a guardarla, sorpreso di trovarla proprio in quel luogo. Sussurrò flebilmente il suo nome sorpreso, per poi sparire all'interno del suo camerino.
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Beauty Cake
Fiksi PenggemarYuki è una ex make-up artist e una ex ballerina. Il suo lavoro era quello di seguire gli idol in giro per il mondo per poterli truccare e ballare per loro, ma un giorno decise di abbandonare tutto e di aprire un caffè shop nel centro di Seoul, riusc...