23° capitolo

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«In Italia, dove abito io non nevica mai» dissi a Chris in piedi dietro alle porte finestre della saletta.

«Qui ogni anno» disse lui «Ed è pure abbondante».

Io stavo bevendo una cioccolata calda e mi stringevo sotto il maglione, ero un tipo freddoloso.

Chris mi vide a fece una smorfia che notai bene.

«Vieni ragazzina, seguimi. Alleniamoci» mi disse portandomi fuori al gelo sul prato ricoperto di mezzo metro di neve.

Lo guardai interdetta abbracciandomi per il freddo «Ma cosa vuoi fare?» gli chiesi diffidente.

Lui si tolse le scarpe e prese a camminare sulla neve, poi prese a spogliarsi.

«Che stai facendo?» gli chiesi guardandolo preoccupata mentre si toglieva la felpa lasciandola cadere sulla neve insieme ai pantaloni, rimanendo in pantaloni corti da allenamento e a dorso nudo.

«Avanti, vieni ad allenarti» mi chiamò con un gesto della mano.

Tremante avanzai difronte a lui, che freddo.

«Spogliati» mi ordinò ridendo.

«Cosa!? Ma fa freddo!» replicai incredula.

«Spogliati» ribadì lui l'ordine.

«Tu sei un mezzo lupo, il tuo calore corporeo lo sopporta questo freddo io no! Potrei andare in ipotermia!» replicai ancora.

«Spogliati» ordinò ancora più serio.

«Ma Chris!» replicai animatamente.

«Spogliati» ripeté lui con lentezza come per rafforzare l'ordine che non aveva intenzione di ripiegare.

Io sospirai e lentamente tolsi le scarpe rimanendo a piedi nudi sulla neve ghiacciata, era così fredda che mi pizzicava i piedi e saltavo dal bruciore.

«Su forza» mi incoraggiò Chris volteggiando due gun con le mani.

Lentamente mi spogliai rimanendo in top e culotte da allenamento, oddio stavo morendo e mi coccolai con le braccia.

«Muoviti» disse Chris ridendo passandomi uno dei gun.

Iniziammo a combattere, i gun si scontravano tra di loro emettendo suoi legnosi d'impatto.

Il freddo mi rallentava, ma ero felice di vedere che riuscivo a combattere pure a quella temperatura.

Chris mi atterrò, guardando dall'alto, era praticamente a cavalcioni su di me.

Io gemetti per l'impatto della mia schiena con la neve ghiacciata.

«Su, rialzati e riprendimi» mi disse guardandomi divertito.

Lo disarcionai da quella posizione e ripresi a colpire, mi stavo riscaldando, saltavo e deviavo i colpi come sempre, un po' più rigida dal freddo.

Poi arrivò il mio turno e lo atterrai io mettendomi sopra di lui.

«Complimenti» sghignazzò Chris senza ombra di dolore per il freddo, cercò di ribaltarmi ma atterrai sulle mie gambe.

Stavamo dando spettacolo ai membri della saletta, era passata un ora circa.

Crunk

Crunk

Crunk

Crunk

Crunk

Knock

Crack

Dopo vare bastonate diedi un calcio all'addome di Chris spedendolo all'indietro e rompendoli una costola.

Cristallo e DiamanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora