La sensazione di avere un demone alle calcagna non svanì. Nonostante ero un mezzo angelo, mi sentivo braccata dai miei opposti.
Entrai nello studio di Tisha.
«E questa visita?» chiese lei sorpresa.
«Vorrei un tatuaggio» dichiarai.
«Ah!» esclamò lei compiaciuta «Cosa vuoi?» mi chiese.
«Un pentacolo» risposi «Piccolo e semplice» precisai «Qui» indicai il dorso della mano sinistra vicino al pollice.
«Facciamolo subito» disse lei.
Mi tatuò il pentacolo lì dove volevo, senza senza dire nulla.
«Dolore?» mi chiese con un ghigno.
«Non ho sentito proprio nulla» risposi anch'io con un ghigno.
Non sentì davvero nulla, rimasi così compiaciuta che me ne feci un altro: una semi automatica tutta nera in verticale sul polso.
«Neanche ora nulla» dissi ridendo.
«Perché sei troppo resistente» disse Tisha «Sei d'acciaio» rise lei.
«Supergirl» esclamai io ridendo.
«Quasi» rispose Tisha ridendo.
Rispetto a Supergirl io non avevo la vista calorifera, il raggio laser dagli occhi, il soffio congelante, la totale invulnerabilità e il volo.
«Altro?» mi chiese con una voce troppo allegra.
"Vediamo un po'" pensai.
«Dei piercing» affermai.
«Così ti voglio» rispose decisa Tisha, la feci felice.
Calcolando che l'orecchio destro era già semi mitragliato con tre buchi sui lobi e un helix sulla cartilagine decisi di optare per l'altro orecchio.
Mi perforai l'orecchio con un industrial e un weaving, entrambi sull'orecchio sinistro.
Per me programmarono delle nuovi missioni, ma non con Chris, ma con il branco, il mio svezzamento era quasi giunto al termine.
Chris ancora non riusciva a trattarmi come prima. Possibile che invece di essere un essere fantastico stavo facendo solo disastri? Mi sembrava di non essere cambiata neanche un po', se non fosse che la mia energia volesse constatemene esplodere.
Ci recammo in Virginia city, una città turistica stile far west del Nevada.
Abe era appoggiato a un un vecchio palo mentre fumava una sigaretta sotto il sole cocente. Freddie e Amber erano in perlustrazione, Cloves girondolava per la città. Chris? Be era seduto da ore sotto il cottage di un saloon.
«Adesso c'è un sole che spacca le pietre» disse una signora guardando il cielo con un occhio chiuso «Fra poco prenderà a piovere all'improvviso» ci informò della gazzetta meteo e poi andò via.
«Oh sì» disse un uomo molto anziano passando di lì con un bastone «Sono giorni che il tempo è pazzo» rispose incamminandosi zoppo.
«Non è il tempo a tessere pazzo» disse Abe «E' un fantasma» concluse gettando a terra la sigaretta.
«Un Yokai» risposi «Ame-onna» precisai.
Abe mi guardò con un ghigno.
«I giapponesi credevano fosse una dea nube la mattina e piaggia il pomeriggio. Il realtà sono fantasmi legati alla pioggia. Molto probabilmente perché ci sono morti sotto la pioggia» raccontai spiegando la storia.
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Cristallo e Diamante
ParanormalCreature sovranaturali, magia, cacciatori, angeli e demoni, amore, tradimenti e abbandoni, passati tristi e futuri tragici e pericolosi, il tutto ambientato in Nevada. La protagonista di nome Samantha dovrà fare i conti con un suo io nascosto e div...