Capitolo 56.

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Oggi é lunedí e sono a lavoro.

Sto riordinando la cassa quando arrivano i clienti.

Adrianna?

Pure qua me la devo ritrovare.

Gli passo le cose e poi gli dico il conto.

"11.70" dico.

"É impossibile" dice lei guardandomi male.

Sbuffo e strappo lo scontrino facendoglielo vedere.

Lei tira fuori i soldi e me li da, poi gli do il resto.

"Ma una busta me la vuoi dare o no?" Dice altezzosa.

Ringrazia la madonna che siamo al supermercato.

Gliela do scocciata e mette tutto dentro andandosene.

E che cazzo.

L'orario finisce e me ne vado a casa.

Cucino linguine allo scoglio e aspetto che torna Adam.

Che all'una arriva.

"Ciao amore" mi dice dandomi un bacio.

Ci sediamo e mangiamo.

"Tutto bene a lavoro?" Mi chiede.

"Si, tutto bene. Tu?" Gli chiedo mangiando.

"Apposto." Dice sorridendo.

Sorrido e bevo un po' d'acqua.

"Senti... che ne dici di pensare alla data del matrimonio?" Mi chiede.

"Ottima idea. Quando vorresti farlo?" Gli chiedo.

"Non so... io pensavo a giugno dell'anno prossimo, in estate é più bello" dice.

"Idea carina... ma che ne dici il 14 settembre? Proprio quando ci siamo conosciuti" dico io sorridendo.

"Sei seria? Te lo ricordi ancora?" Mi chiede incredulo.

"Come potrei dimenticarmi?" Dico guardando un punto fisso e sorridendo.

"Wow... non me l'aspettavo" dice.

"Mi stavi proprio sulle palle. Eri il tipico bad boy dei miei stivali" dico ridendo.

"E tu eri una mocciosa. Ma non sei cambiata eh" dice serio.

Gli tiro il tovagliolo addosso e lui ride.

Ad un certo punto, mi fermo e rimango imbambolata.

Un conato di vomito mi sale e corro subito in bagno a gettare pure l'anima.

"Va tutto bene piccola?" Mi chiede Adam tenendomi i capelli.

"Si... si dev'essere stato il cornetto alla crema di stamattina.. non era molto buono" gli dico scaricando il gabinetto.

Mi alzo e mi lavo la faccia. E subito dopo i denti.

"Mannaggia a te quanto sei golosa" mi dice.

E io sorrido.

Riscendiamo sotto e lui finisce di mangiare mentre io ho finito, non mi va più.

Quando finisce, sparecchio la tavola e lavo i piatti.

"Io ritorno a lavoro piccola. Vuoi che accompagno prima te?" Mi chiede.

"Tranquillo vado a piedi" gli dico dandogli un bacio sulla guancia.

UN'AMORE SENZA FINE.•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora