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Mi alzo di nuovo di scatto.
Nel cuore delle 05:22 del mattino.
Di nuovo quell'incubo.
Mi scendono le lacrime per la paura e sto di nuovo sudando freddo.
Ormai non dormo piú!
Mi alzo e vado in bagno a fare una doccia calda.
Mi spoglio e mi siedo in doccia.
Perché questo incubo? Sempre lo stesso...
Sempre i rimorsi...Non so per quanto tempo rimango sotto la doccia, forse un quarto d'ora o più.
Adam entra e mi guarda sospirando.
"Non credi sia ora di uscire da questa doccia?" Mi chiede.
Annuisco e mi alzo chiudendo l'acqua, esco e mi infilo l'accappatoio e poi mi appoggio con le mani al lavandino.
"Perché ti sei svegliata e ti sei fatta la doccia?" Mi chiede.
"Qualche incubo" dico facendo finta di nulla e prendendo l'acqua micellare per togliermi il mascara della sera prima, ormai colato.
"Me ne vuoi parlare? Sono giorni che ti svegli di soprassalto." Dice.
"Davvero non é nulla" dico sorridendo forzata.
"Non usare il trucchetto del sorriso con me Bev. Non attacca e lo sai!" Mi dice incazzato.
"Senti va tutto bene ok? Non ti preoccupare. Torna a dormire!" Gli dico girandomi verso di lui.
Esce dal bagno sbattendo la porta.
5 ore dopo...
Sono appena uscita dallo studio del dottore. Sono venuta qui per farmi dare qualcosa che mi calma e per dormire la notte. Ma mi ha solo dato un biglietto da visita di uno psicologo.
E mi ha consigliato di contattarlo.
Torno a casa e Adam é in cucina che beve il caffé.
Vado in sala e provo a contattare quel biglietto.
Risponde dopo quattro squilli.
"Dr. De Angelis chi parla?" Chiede.
"Buongiorno signor De Angelis, vorrei sapere quando é disponibile per una visita" gli chiedo.
"Mi faccia controllare. Attena un minuto" dice.
Aspetto e dopo 2 minuti riprende a parlare.
"Per il 28 sono disponibile" mi dice.
"Ok, allora a presto e grazie mille. Buona giornata" gli dico attaccando.
Poso il telefono sul comodino e mi siedo sul divano accendendo la tv.
"Chi'é questo Dottor De Angelis?" Mi chiede Adam.
"Un dottore, mi devo far prescrivere altre pillole" gli dico per finta.
"Ma se ne hai un'altra scatola piena" mi dice.
"Si ma le prendo tutti i giorni, quindi potrei finirle da un momento all'altro. Cosí mi tolgo il pensiero" dico fissando la tv che non sto neanche cagando.
"Oh... ok. Dove sei andata stamattina?" Mi chiede.
"Sono andata in farmacia a prendere delle medicine per mio padre. Aveva problemi di stomaco" gli dico.
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UN'AMORE SENZA FINE.•
RomanceBeverly, 15 anni, mora, occhi verdi, stronza e menefreghista. Adam, 19 anni, moro, occhi azzurri, stronzo e menefreghista. ************************************ I due si incontrano per caso, l'odio che provano l'uno per l'altro è immenso. Ma cosa suc...