UN'AMORE SENZA FINE.•

Capitolo 57.

Comunque buona vigilia a tuttiiii🎄🎉❤

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Non é possibile.

Sbatto un calcio alla sedia e comincio a piangere urlando.

Com'é potuto accadere? Lei prende la pillola.

Ecco perché tutte quell nausee.

"Oddio mio" dice Megan piangendo e cosí anche Tyler.

"Non ne sapevi nulla?" Mi chiede Tyler.

"No cazzo! Non sapevo niente" dico tirandomi i capelli per la disperazione.

16 ore dopo...

É ormai mattina e io non ho chiuso occhio, come neanche Megan e Tyler.

Abbiamo passato tutti la notte a piangere.

Il dottore di ieri esce dalla stanza.

"É sveglia." Dice.

"Possiamo entrare?" Chiede Megan debolmente.

"Si... vi informo che lei lo sa già" dice dispiaciuto e se ne va.

Noi entriamo con la testa bassa.

Sta piangendo e sta fissando il soffitto.

É distrutta! Ancora più di me.

É colpa mia. Se solo non l'avessi fatta incazzare lei non sarebbe mai uscita di casa.

"Beverly..." sussurra Megan avvicinandosi a lei.

Lei non risponde e ci volta le spalle cominciando a singhiozzare.

POV'S BEVERLY.

Il mio bambino...

Come ho fatto a non accorgemene?
Avrebbe avuto una vita felice, non gli avrei fatto mancare nulla e gli avrei dato tutto l'amore di questo mondo.

Come ho fatto a rimanere incinta? Mi sono dimenticata di prendere la pillola.. non la prendevo ormai da un mese. Con il lavoro mi sono dimenticata...

Mi sento in colpa in una maniera impressionante, mi sento come morta dentro.

Gli altri mi hanno lasciato sola... sicuramente lo sanno già.

Se solo ne avessi parlato con calma, non sarei uscita di casa e non sarebbe successo tutto ció..

Chissà come sarebbe stato il mio fagottino...

Guardo l'ora e sono ormai le 7 di sera.

Caccio un urlo di disperazione.

Come se potesse aiutarmi, ma no... é tutto peggio.

Sento la porta aprirsi piano e non guardo neanche chi'é.

Non mi importa di nessuno in questo momento.

Tolgo le mani dai miei occhi e guardo Adam che é seduto accanto a me sulla sedia e piange in silenzio.

Mi odierà a morte... già lo so.

"M-mi dispisce.. non doveva andare cosí. É colpa mia" dice singhiozzando.

Gli prendo le mani.

"Non é colpa tua. La colpa é solo mia" dico mettendomi seduta.