thirty-three

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**Margot's Pov**

"Ah sono stanchissima" sospirai, buttandomi sul comodo letto matrimoniale della stanza d'albergo, con Salem al seguito.
Stanza, meglio definirla suite.
Avevo specificatamente chiesto a Niall di non spendere tanto, in fin dei conti, erano solo cinque giorni.
Ma lui, come sempre, faceva di testa sua e si era presentato con le chiavi di una suite all'ultimo piano dell'Hotel più prestigioso di Milano.
Non sembrava di essere in una stanza d'albergo, ma in un attico con tutti i comfort necessari, avevamo perfino un balcone vista Duomo con una piscina idromassaggio e un paio di poltrone con tavolino annesso, dove, probabilmente vi era possibile fare anche colazione.
"A chi lo dici!" Esclamò Niall.
"Hai speso troppo, cretino!" Protestai, mentre lui spegneva la luce per poi venire a stendersi accanto a me, stando attento a non pestare la lunga coda pelosa di Salem.
"Ne è valsa la pena, senti qua che letto comodo!" Affermò Niall con un gran bel sorriso stampato in faccia, illuminato dalla luce lunare che penetrava dall'enorme finestra. Lo guardai un po' male, nonostante sapessi che aveva pienamente ragione, quel letto era talmente comodo che sembrava di star stesi su di una nuvola.
"Cosa ne pensi di Milano?" Chiesi curiosa qualche minuto dopo, mentre mi alzavo dal letto e mi dirigevo al minibar.
"Niente male, sembra una città carina..." osservò il biondo, steso sul letto con lo sguardo rivolto a Piazza del Duomo, fuori la finestra.

Era bello sempre Niall.
E forse l'avevo pensato un po' troppe volte, ma non riuscivo proprio a smettere di ripeterlo.
Era bello anche adesso, con quei pochi ciuffi di capelli che gli ricadevano davanti agli occhi e con indosso solo un paio di pantaloni della tuta, presi poco prima dalla valigia.

"Ehi! 'Carina'?! È riduttivo per la mia madrepatria!" Lo ribeccai.
"Hai mai visto Mullingar, Robbie?" Chiese, volgendo lo sguardo verso di me e un sorriso di sfida gli nacque in volto.
"Non sarà mai meglio della mia Milano, su questo non ci piove" affermai con sicurezza, il biondo fece finta di non aver sentito poi disse:"Se non sbaglio tu mi devi una cena"
"Che cena? Io non ricordo proprio nulla." Dissi facendo finta di niente e sedendomi sul bancone della piccola cucina.
"Non so, le parole: Jet Privato, il tuo gioco, la mia ricompensa. Ti ricordano qualcosa?" Chiese incrociando le braccia dietro la nuca.

Certo che me lo ricordavano, gli dovevo la sua ricompensa perché aveva azzeccato la risposta, ma dannazione tra tutte le ricompense possibili proprio una cena?!
Non sapevo cucinare, me la cavicchiavo, ma non ero affatto un asso.
Il massimo che sapevo fare era un toast con prosciutto e formaggio, che il più delle volte riuscivo anche a bruciare.
Maledetto Horan.

"Non potresti, che so...cambiare ricompensa?" Chiesi speranzosa, dondolando le gambe che penzolavano dal bancone.
"No, signorina Robbie" rispose Niall Niall che mi divertito dal letto, poi continuò:"Le ho anche riempito il frigo"
"Oh ma che gentiluomo!" Ironizzai, alzando gli occhi al cielo e il biondo rise sotto i baffi.
"Che hai da ridere?!" Chiesi indispettita, mentre guardavo spaesata il frigo pieno di cibo, aveva svaligiato anche il supermercato.
"Nulla, sembri in difficoltà...vorresti un aiutino?" Chiese sorridendo innocentemente.
"No. Grazie." Dissi voltandomi di scatto e scandendo per bene le parole.
"Imbecille" borbottai poi in italiano.
"Is fearr liom féin a shainmhíniú: ar shlí eile de chineál.*" Pronunciò il ragazzo in perfetto accento irlandese.
"Cosa hai appena detto?" Gli chiesi voltandomi sconvolta.
"Non ti darò anche questo vantaggio sull'irlandese" disse imitandomi e ricordando una delle cose che disse nei primi giorni che lo conobbi. Gli alzai il dito medio e lui rise divertito.
"Rimani comunque un pessimo imitatore" Lo stuzzicai.
"Però riesco a farti ridere lo stesso" mi ribeccò nuovamente.
"Oggi sei particolarmente irritante" gli feci notare e lui rise di nuovo, se continuava a ridere in quel modo arrabbiarmi sul serio sarebbe stato impossibile!

outlaws|| n.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora