CAPITOLO 5

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Clohe’s pov

Una luce flebile mi fa svegliare, ma quando apro gli occhi, mi gira tutto!
D’istinto, porto la mano sinistra sugli occhi, sperando che questa sensazione passi il più in fretta possibile!

Mentre cerco di restare sveglia, trovando la forza di riconnettere il mio cervello e cercare di capire cosa è successo ieri sera... 
Anche perché dopo i primi due bicchieri di vodka, non ricordo più niente.

Come avevi detto ieri sera? Che stamattina volevi ricordarti cosa è successo ieri sera? Traguardo NON raggiunto…

Non è che non ricordo niente! Ho dei flash ma che non riesco a collegarli l'uno all'altro

Quindi non ti ricordi niente...

Sento qualcosa bloccarmi la mano destra. Cerco di muoverla, ma sento un mugolio e la presa sulla mia mano aumenta.

È una mano! Ciò che ora sta stringendo la mia.
Di certo non è Betty! La sua mano è più sottile. Non ha questa forza quando dorme, sembra come se sia in coma e non ha la minima forza fisica.

Un flash di ieri sera, mi torna in mente: io che chiedo ad Alex dove sia finita Betty e lui che mi risponde che è uscita dopo aver ricevuto un messaggio, con un ragazzo…

Quindi… chi diavolo è questa persona che mi stringe la mano? E soprattutto dove sono?
Perché ricordo di non aver più incontrato Betty per tutta la sera.

Sposto un po’ la mano sinistra ed aspetto che la stanza non giri più.
Quando riesco a tenere gli occhi aperti, poso il mio sguardo sulla mano che stringe la mia. Ha metà palmo della mano fasciata da… carta igienica?

Un altro flash, mi torna in mente: sono in un bagno e sto cercando di disinfettare una mano con un taglio e la fascio con la carta igienica…

Guardo meglio di fronte a me e vedo… Andrew.

Perché sono in un letto con la mano stretta a quella di Andrew? E perché indosso una giacca di felpa che non è mia?

E come fai a dirlo?

Uno, perché conosco le mie felpe e due, ieri sera non ho portato con me una giacca di felpa!

Sento vibrare qualcosa nella tasca sinistra della giacca. È il mio cellulare! Grazie al cielo, non l'ho perso!

Guardo di nuovo le nostre mani intrecciate e il mio cellulare nella mano sinistra; agisco d’istinto: seleziono la fotocamera dal telefonino e scatto una foto alle nostre mani intrecciate.

Il flash della fotocamera ha illuminato la stanza ed anche il volto di Andrew che si sta svegliando.

Cazzo, cazzo, cazzo!

Nascondo il telefono nella giacca alla velocità della luce, non voglio che pensi che sia una stalker che lo fotografa mentre dorme.
Apre gli occhi e i suoi occhi azzurri mi pietrificano. Poi sorride e toglie la sua mano dalla mia, come se all’improvviso fosse diventata la cosa più bollente di questo mondo.

Gli sorrido forzatamente e mi siedo sul bordo del letto.
Lui si alza, fa il giro del letto e s’inginocchia davanti a me cosicché io possa vederlo negli occhi.

“ti senti da vomitare?” posa le sue mani sulle mie ginocchia.
Gli sorrido e gli rispondo di no, scuotendo la testa.

Prendo la sua mano destra tra le mie mani gelide, come sempre e comincio a togliergli la carta igienica.
“le tue mani sono gelide anche appena sveglia” mi dice sorridendo, io alzo le spalle e sorrido di rimando.

Un muro di ghiaccio tra NOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora