Epilogo

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Quattro anni dopo...

"finalmente Luca non si lamenterà più di essere circondato da donne" dico scherzando a Michelle mentre entriamo in macchina.

Oggi l'ho accompagnata io a fare l'ecografia, perché Luca non poteva, ed abbiamo scoperto il sesso del bambino.

"tu non sai che faccia aveva quando gli dissi di Sara " dice ridendo Michelle

"ma se era al settimo cielo quando scoprì che eri incinta" gli ricordo.

"si, era contentissimo, ma quando seppe che sarebbe nata una femminuccia e non un maschietto, come voleva lui, un po' lo vidi sbiancare" ride Michelle.

"vero, mi ricordo" dico ridendo al ricordo della sua faccia pallida mentre si manteneva allo stupide della porta.

"Non ci credo che sto per diventare zia per la seconda volta nel giro di due anni" dico guardandola di sottecchi

" e tu quando me lo darai un altro o un'altra  nipotina o nipotino? Non ci credo che sono già passati quattro anni da quando è nata Bea."

"pur volendo manca la materia prima" dico in tono triste, non lo do a vedere, ma la sua mancanza si sente...

"sono passati due anni da quando non c'è più non pensi che sia il momento di voltare pagina?" chiede lei appoggiando la sua mano sinistra sulla mia mano destra che è sul cambio

" lo so, lo so, ma è difficile, non solo per l'amore che ho provato e provo tutt'ora verso di lui, ma anche perché non so come la prenderebbe Bea e soprattutto, cosa molto importante, ce ne fosse un uomo, non dico tanti, ma un uomo solo che sia decente sia fisicamente che mentalmente ed economicamente" dico cercando di sdrammatizzare mentre cerco parcheggio vicino all'asilo di Bea.

Dopo aver parcheggiato, Michelle, mi guarda e dice:"vedrai che ci sarà qualcuno che riuscirà a riempire quel vuoto dentro il tuo cuore" poi scende dalla macchina.

"lo spero" sussurro da sola in macchina.

Raccolgo la borsa, tolgo le chiavi dal quadro della macchina, esco e chiudo la macchina.

"dio non vedo l'ora di tornare a casa e togliermi queste maledette scarpe" dico mentre aspettiamo che Bea esca dall'asilo.

"Non era necessario che venissi così elegante dal ginecologo" dice scherzando Michelle.

"lo so, ma lo sai che avevo un incontro con dei clienti molto esigenti, che avendo contattato me, mi hanno costretta ad andare a fare un sopralluogo con loro alla villa che stiamo costruendo. Quindi dovevo vestirmi in modo adeguato, quindi con il mio taier blu " dico alzando lo sguardo fiera e con un sorriso sul volto, per farle capire che non me la credo.
Anzi non vedo l'ora di arrivare a casa e mettermi una maglietta di tre taglie più larga.

" ma si è saputo chi è che li ha dato il tuo numero?"chiede Michelle

" no, non ancora, non è da molto che mi sono messa in proprio, e i clienti che ho avuto sin dall'ora sono clienti che mi hanno conosciuta tramite lo studio di Milano per cui lavoravo, ma loro dicono che a fargli proprio il mio nome è stato un collega di lavoro dell'uomo della coppia, che sembra essere di qui " dico sovrappensiero.

" ehi Clhoe" sento chiamarmi.
Mi volto e vedo una figura avvicinarsi  e poi la riconosco...

"ciao Clarissa" dico sorridendole

"per la festa di oggi è tutto apposto giusto?
Questo weekend spetta al mio ex marito e quindi io e il mio compagno vorremmo andare a fare un piccola fuga d'amore, quindi te lo porto oggi pomeriggio e poi verrà il padre alla festa, resterà e lo porterà via ok?" dice tutto d'un fiato ed io credo di essere stata distratta dalla sua perfezione, questa donna non l'ho mai vista con un capello fuori posto.

Un muro di ghiaccio tra NOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora