CAPITOLO 25

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Ti guarderanno dall'alto al basso, credendosi più grandi di te, e tu alzati in piedi,
lentamente, sorridendo e ricorda loro che eri solo seduto.
Anonimo

Andrew's pov

È passata ormai una settimana, più o meno, da quando ho dormito da Clhoe, non lo sa nessuno, a parte noi e mia madre, che ha voluto sapere per filo e per segno dove fossi stato. Non abbiamo più parlato né quel quasi bacio e né di quel disegno, ma comunque siamo rimasti in contatto.

Solo che una domanda mi assilla: "Ma quelle, erano le nostre mani?" e più ci penso, più mi convinco che quelle erano le nostre mani.

All'inizio non ci ho fatto caso, ma quando ho chiuso la chiamata con mia madre per avvisarla che ero sano e salvo, ho visto la foto di sfondo del suo telefono ed erano proprio quelle due mani.
Credo che siano le nostre mani perché lo strato che mi è sembrato strano sul disegno, in foto si vedeva molto più chiaramente ed ho capito che era carta igienica, quella che Clhoe aveva utilizzato per "medicarmi" quella sera, prima che la baciassi...

Oh mio dio! Ha detto a Betty che ha dei flash su ciò che successe alla festa di halloween e se si ricordasse anche del bacio?

Se fosse così te ne avrebbe parlato non ti pare?

Forse non ha avuto il coraggio o non ha avuto il tempo di parlarmene...
Però c'è anche quella frase... " i love you, but you don't know that" non può essere innamorata di me.

"Andrew?" mi chiama Melany, mentre mi sventola una mano davanti agli occhi.
"sei con noi?" mi chiede ridendo
"si scusa, pensavo"
"ho notato! Ti avrò chiamato un paio di volte prima di raggiungerti. Comunque, entriamo? Si è fatto tardi" mi chiede ed io guardo l'orologio.
"merda!" guardo l'orologio "Io mi devo cambiare, ci vediamo dentro!" le dico mentre raccolgo il mio borsone e corro verso lo spogliatoio dei ragazzi.

Oggi ricomincio le lezioni di danza, i passi del saggio me li ricordo, ma non tutti e poi mi hanno detto che alcune cose le hanno cambiate.
Quando entro in sala, quasi tutti si buttano addosso a me, urlando ed esultando per il fatto che sono ritornato; ovviamente la prima che mi è saltata addosso è stata Lory, vestita con un body rosso fuoco che mette in risalto ancora di più il suo fisico.

E che fisico... ottima scelta amico mio! Davvero ottima!

Ignoro la mia coscienza, che è oscena e pervertita come al solito, saluto tutti quanti uno ad uno e l'ultima che viene e mi abbraccia è Melany. Ad essere sinceri non me lo sarei mai aspettato da lei, anche perché ci siamo già visti prima che io riprendessi le lezioni e non ha mai reagito così.

Quando sciogliamo il nostro abbraccio, io la guardo confuso, ma con sorriso cordiale, mentre lei arrossisce, sorride per una frazione di secondi e poi si allontana per parlare con Giovanna che è appena entrata in sala prove.

"bene ragazzi! È ora di cominciare la lezione" interviene Giovanna quando vede che gli altri ragazzi, mi hanno accerchiato.

"bentornato Andrew! Mi fa piacere vederti in piedi" dice avvicinandosi a me, poi a pochi passi di distanza da me, aggiunge: " e proprio per questo cominceremo proprio con te! Avanti".

Quando c'è troppa eccitazione nell'aria o ci sono nuovi allievi, ha questi suoi momenti in cui diventa seria di colpo e fa anche un po' paura, solo per riportare l'attenzione di tutti sui passi delle coreografie. Infatti subito dopo aver detto questa frase, mi sorride e mi fa l'occhiolino, segno che sta "recitando" la parte dell'insegnante stronza ed esigente, che in realtà non è.

Un muro di ghiaccio tra NOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora