"... voglio sperare quando non c'è più niente da fare
voglio essere migliore finché ci sei tu e perché ci sei tu d'amare..."
Alessandra AmorosoClhoe's pov
"RAGAZZE VENITE A DARMI UNA MANO!" urla mia madre dal piano di sotto.
È 23 dicembre, l'antivigilia di Natale, e mia madre ha deciso di invitare tutti i parenti a casa ed ovviamente, vuole preparare lei la cena.Sono le 18.30, gli invitati dovrebbero arrivare per le 20.30/21.00, quindi urge anche il mio aiuto e quello di mia sorella, che sta finendo di parlare con il suo fidanzato.
È tornata due giorni fa e partirà di nuovo dopo capodanno, quindi passeremo due settimane insieme.
Finalmente! È una gran rompiscatole, ma in sua compagnia mi sento come se vivessi con la mia migliore amica, continuo ad identificarci come lo in e lo yung, diverse ma complementari, non sappiamo vivere l'una senza l'altra...
Solo che stasera il suo fidanzato la porta a cena fuori, mentre lascia me qui da sola con i parenti e soprattutto i cugini piccoli.
Per carità sono dei bambini dolcissimi, ma anche molto capricciosi!Scendo le scale velocemente, prima che mia madre salga in camera mia e mi minacci con il mattarello.
"eccomi!" dico in tono teatrale entrando in cucina
"ah finalmente! È da mezz'ora che vi chiamo!" dice mentre prende una pentola e la mette sul piano cottura.
Non rispondo, mi limito ad alzare gli occhi al cielo, come al solito esagera sempre!"chiama tua sorella che dobbiamo muoverci. È già tardi!"
"MICHELLE! SCENDI!" urlo per farmi sentire
"sono qui. Sono qui! Non urlate!" dice mia sorella, che sta entrando in cucina con le mani alzate verso l'alto in segno di resa.****
Dopo un'ora di preparativi, apparecchio la tavola e torno in cucina per sapere se serve ancora una mano.
"si, vieni ad aiutarmi a togliere la teglia di pasta al forno, dal forno." Dice mia madre aprendo il forno.Esco la teglia dal forno e la poggio sul bancone sopra il forno.
"come sta Andrew?" chiede mia sorella mentre inizia a tagliare la frutta per la macedonia.
"meglio, o almeno è quello che dicono i medici. Ma non da segni di miglioramento, almeno ai miei occhi. Anche se muove le mani, i medici hanno detto che può capitare inconsciamente. Non è cosciente questo è il punto!" dico nervosa avvicinandomi a mia sorella.Parlare di lui, me lo fa immaginare in ospedale e ciò mi innervosisce in una maniera incredibile...
Mia sorella lo capisce e mi risponde con un semplice:"capito! Speriamo bene!" dice posando il coltello sul tavolo e pulendosi le mani al grembiule.
"Clhoe, fammi un favore, taglia il pane che è sulla mensola nella dispensa" dice mia madre indicandomi la dispensa con il coltello che sta usando per tagliare l'arrosto.
Tua madre ti vuole far ingrassare, sta cucinando per un esercito!
Ma se ci pensi, tra i famigliari di mia madre e quelli di mio padre, ci avviciniamo al quantitativo di un esercito...
In effetti...
Apro la dispensa, il pane è sulla seconda mensola e se mi alzo in punta di piedi, riesco a prenderlo. Non sono bassa, anzi, sono alta un metro e settanta, ma la mensola è troppo in alto.
Alzando le braccia il mio maglione largo si solleva lasciandomi gli avambracci scoperti."non puoi prendere una sedia e ci sali sopra?" chiede mia madre spazientita e gesticolando il coltello.
Solo che fa questo gesto mentre sto abbassando le braccia, dopo aver preso il pane con la mano destra, e il mio polso sinistro va in collisione col coltello a mezz'aria...
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Un muro di ghiaccio tra NOI
RomanceAvete presente quelle volte in cui vivete un evento particolare o ascoltate una canzone che vi ispira film mentali? Bene, questa storia è il frutto di tutti i miei disagi e i miei film mentali, se vi va di leggere, ben venuti nel mio mondo 'disagiat...