CAPITOLO 30

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Clhoe’s pov

Dopo una decina di minuti passati  nel parcheggio del Mc Donald e dopo aver passato tutto il tragitto a pregarlo di portarmi a casa invece di andare con lui e i suoi amici, lui non mi ha dato comunque  ascolto.
Allora, rassegnata, gli ho chiesto come facesse a conoscere la maggior parte di quel gruppo e lui mi ha risposto con un semplice: “amici di amici” e poi è uscito  dalla macchina, costringendomi di conseguenza a seguirlo nel Mc Donald.

Quando entriamo nel locale, individuiamo il tavolo dove si sono seduti gli altri ragazzi, allora Martin mi spinge verso il tavolo, mentre io sembro una statua di marmo.

“ehi ragazzi!” esordisce Martin una volta arrivati al tavolo.

Luca alza una mano per salutarmi e mi dice: "Clhoe vieni! qui c’è un posto libero” io annuisco e sorrido nervosa.

“bene, allora vi lascio fare le presentazioni, mentre io vado ad ordinare per noi due. Il solito per te giusto?” mi chiede in fine guardandomi. Io mi limito ad annuire, poi vado verso Luca  per sedermi al tavolo.

“quindi ti chiami Clhoe eh?” chiede un ragazzo biondo con gli occhi di un verde chiaro e con la faccia di uno che la sa lunga.

“già, mentre tu sei?” chiedo cordiale

“Marco” risponde lui

“loro sono Mirko, Nicola, Francesco, Walter e Andrea” dice indicandomeli uno ad uno in ordine.

“ piacere di conoscervi” dico guardandoli.

Dopo circa tre minuti, sento la voce di Martin alle mie spalle

“eccomi!”

Poggia il mio vassoio sul tavolo e si siede accanto a me.

“ah comunque, Martin lui è Luca, il mio ex vicino di casa e Luca questo è Martin, un mio amico” dico, in modo un po’ buffo.

I due si stringono la mano in modo cordiale.
Dopo di che Martin si guarda in torno e chiede agli altri: “ma dov’è finito Leo?”

“ha detto che ci avrebbe raggiunto, non so bene dove sia andato.” Risponde il ragazzo con i capelli neri e corti; occhi neri come pece ed un accenno di barba sul viso; credo che si chiami Francesco…

“ehi, scusate il ritardo!” sento una voce alle mie spalle, mentre comincio a mangiare le mie patatine.

Dio santo che fame che ho!

“se sei stato impegnato a spezzare il cuore alla nuova cassiera, ti perdoniamo” lo canzona Mirko, credo che si chiami…

direi che non sono brava a memorizzare i nomi nuovi.

“credo abbia scritto il suo numero di telefono sullo scontrino” dice ghignando mentre legge il retro dello scontrino.

Intanto Martin sta in pratica finendo tutte le mie patatine

“hai le tue di patatine, perché le devi prendere da me?” sbotto io.

Guardo in modo truce Martin, che si è appena mangiato almeno cinque delle MIE patatine, in un solo boccone .

“perché le ho pagate io e quindi sono anche le mie” sorride convinto Martin

“ma era la tua punizione per avermi sequestrata e non avermi portata a casa quando te l’ho chiesto” brontolo io incrociando le braccia sotto il petto.

“ma state insieme?” chiede Leo, che  sta muovendo il dito indice tra me e Martin e sul viso ha un'aria  interrogativa

“si, lei è la mia amante, quando la mia fidanzata è impegnata!” dice Martin in tono serio e mettendo un braccio dietro le mie spalle.

Un muro di ghiaccio tra NOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora