CAPITOLO 3

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Si dice che le parole feriscono più di un coltello dalla lama affilata, che le parole fanno più male di un pugno in faccia. Voi cosa ne pensate? Vi è mai capitato di ferire o di essere feriti moralmente con delle parole?”

Anonimo

Clohe’s pov

Il sabato è arrivato molto in fretta, forse anche troppo, guardo l’orologio appeso alla parete della mia camera e sono già le 21.30, la festa è alle 22.00. Mi sento abbastanza nervosa. Non vado molto spesso alle feste e poi questo tubino mi fa mancare l’aria.

“ vieni qui !Ti devo truccare per forza!” mi ordina Vale.

Oggi pomeriggio si è presentata a casa mia perché le serviva una mano per studiare matematica e visto che l’argomento che non le era chiaro io l’avevo già studiato, ho deciso di darle una mano.

Alle 19.30 è arrivata Betty e dopo aver chiacchierato per una buona oretta, ha deciso di scegliere lei cosa dovessi indossare. Sia lei che Vale, alla fine mi hanno costretta ad indossare un tubino nero con delle paiette nascosto tra i tanti jeans, camicie e magliette nel mio armadio.

Questo vestito me l’ha regalato mia sorella dopo il mio rientro, dicendomi che avrei dovuto indossarlo prima o poi perché, quando l’avrei indossato, mi avrebbe aiutato ad essere più “consapevole della mia bellezza esteriore”, queste sono state le sue parole mentre mi passava il sacchetto.

“stanotte facciamo after a casa mia !Hai preso tutto?” mi chiede Betty, sto per risponderle, ma Vale mi sgrida dicendo: “ Non. Ti. Muovere!” allora mi limito ad alzare il pollice in su per confermarglielo.

I genitori di Betty non ci saranno questo weekend allora lei mi ha chiesto di dormire da lei per poi tornare a casa domani sera. Un’intera giornata solo noi due, non vedo l’ora! Poi i miei hanno deciso di passare una giornata coni miei zii, mia sorella con i suoi amici… quindi io avrei passato la giornata da sola.

“finito !Ely, vuoi essere truccata anche tu?” le dice Vale in tono entusiasta.
Betty mi guarda, come se stesse valutando il suo lavoro su di me, poi guarda Vale ed in tono un po’ incerto dice “mmh… okay”.

Dopo circa dieci minuti, siamo tutte e due pronte, Vale se n’è andata con Harry e noi stiamo aspettando che arrivi Silvia per poi andare a casa di Nicole e di lì andare alla festa.
Sono agitata! E se facessi delle figuracce davanti a tutti? In fondo non conosco quasi nessuno di quelli che verranno alla festa. Per questo sto ascoltando con le cuffie la mia playlist, mi rilasso sempre quando la ascolto…

Mia madre apre la porta e dice:“Clohe, è arrivata Silvia !La faccio entrare?”.

“no, ora usciamo noi” le rispondo indossando le mie converse nere e il giubbotto, anche perché fa un freddo cane fuori…
“sei stupenda” mi dicono all’unisono mia madre, che è rimasta sulla soglia della porta, e Betty, che sta indossando un pellicciotto nero sopra a un semplice vestito bordeaux di velluto, con maniche a tre quarti e lungo fino al ginocchio e non molto aderente
.
I capelli castani lisci, lunghi fino al seno, e degli occhi marroni messi in risalto dal trucco.

“grazie” dico e sorrido timidamente.
Mi abbasso per prendere il mio zaino con un cambio di indumenti e di intimo, almeno così domani andrò in giro molto più comoda.

“anche tu stai benissimo” sento dire da mia madre che con Betty sta raggiungendo l’entrata.
Mi guardo in torno, ho la sensazione di aver dimenticato qualcosa…

Qualcosa di molto importante direi…

Guardo sul letto e vedo il mio iPod, mi fiondo sul letto e lo metto nello zaino, non può e non deve mancare MAI!!!

Un muro di ghiaccio tra NOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora