CAPITOLO 20

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“L’amicizia è come un grande amore. Non può finire”
Anonimo

Clhoe’s pov

“che ha detto il medico?” chiede mia madre, uscendo dalla cucina, appena sente chiudere la porta d’ingresso.
“ciao anche a te mamma! Posso almeno togliermi il giubbotto?” chiedo spazientita.
Lei alza gli occhi al cielo e si asciuga le mani bagnate sul grembiule che ha legato alla vita, credo che stesse lavando i piatti.
“allora?” chiede dopo dieci secondi di silenzio.
“ha detto che va tutto bene, questa è l’ultima medicazione; la settimana prossima potrò togliere la medicazione e potrò bagnare la ferita”
“menomale” dice mia madre facendo un sospiro di sollievo ed io sorrido. È così buffa quando è preoccupata!
“e di Andrew hai novità!” e di colpo sento il mio sorriso affievolirsi ed abbasso lo sguardo.
“non vuole vedermi, quindi sto con lui quando dorme!” dico quasi in un sussurro.
“gli altri?” chiedo a mia madre, riferendomi ai parenti che erano qui fino a qualche ora fa.

Mia madre sta per aprire bocca quando sento di sottofondo della musica, mi sembra che sia “comunque andare” la canzone che sento da lontano.
Guardo mia madre in modo incuriosito e mia madre mi dice: “Chiara, deve aver trovato i tuoi CD”

Annuisco e mi avvio verso la mia camera. Più mi avvicino alla mia stanza e più il volume della canzone si fa intenso.
“RIMANDERÓ TUTTO A DOMANI, SONO DI CARTA TUTTI GLI AEROPLANI SEI TU IL MIO RE, IO LA TUA REGINA. IN UN'ETERNA ROMA EHH ALL'ARIA TUTTI I PIANI RIAVVICINIAMO I SOGNI PIÙ LONTANI CHE TU LO SAI CHE NON C'È SEGRETO PER VIVERE A COLORI” grida Chiara mentre sta saltellando come una pazza sul tappeto ai piedi del letto.
Sorrido e vado verso di lei gridando e saltando insieme a lei.

Quando finisce la canzone, ci sediamo sul letto ed io abbasso il volume del lettore CD , poi prendo il mio telefonino dalla tasca dei pantaloni, per vedere i messaggi su whatsapp.
“come hai fatto a mettere il CD nel lettore?” le chiedo curiosa
“ti ho visto tante volte farlo, so dove hai tutti i CD di Alessandra, quindi…” dice con ovvietà. Sorrido e scuoto la testa, questa bambina mi sorprende ogni giorno di più.
“ha detto zia che sei andata a trovare il tuo amico, che ci ha riaccompagnato a casa quel giorno in cui pioveva, come sta?” mi chiede mentre dondola le gambe seduta sul letto.
“meglio… Sta meglio, solo che non si ricorda tante cose.” dico senza alzare lo sguardo dal display del telefonino
“e tu non puoi fare niente?” chiede speranzosa
“no, non posso fare niente!” dico toccandomi i capelli e questa volta alzo lo sguardo sul suo viso.
“posso venire anch’io la prossima volta che vai a trovarlo?” chiede facendo la faccia da cucciolo, ovvero: occhi spalancati e che ti fissano negli occhi e il labbro inferiore sporto in avanti.

“dobbiamo chiedere ai tuoi genitori” dico prendendo tempo.
“Chiara, è ora di andare, saluta Clhoe!” dice mia zia entrando in camera mia.
“mamma posso andare a trovare l’amico di Clhoe domani? con Clhoe?” chiede Chiara avvicinandosi alla madre.  Mia zia mi guarda confusa ed io le mimo “Andrew” per farle capire a chi si sta riferendo, mentre  alzo le spalle.

“va bene, ma non domani, andremo la settimana prossima perché dobbiamo andare a fare il vaccino in ospedale!”
Chiara inizia a saltellare contenta ed io non so come reagire a questa situazione. Se verranno insieme a me, perché Chiara vuole vedere Andrew, lui dovrà essere sveglio ed io dovrò stare nella stanza con loro sotto lo sguardo omicida che Andrew mi rivolgerà per tutto il tempo.
“noi andiamo! Ci vediamo domani” dice mia zia uscendo dalla mia stanza.
“non ti preoccupare, il tuo amico si ricorderà di noi!” dice dandomi un bacio sulla guancia e poi esce dalla stanza saltellando.
“speriamo” sussurro mentre la vedo uscire. Mi sento stremata e mi sdraio sul letto cercando di non pensare troppo a domani, ma così facendo mi addormento con ancora i vestiti addosso e sopra le coperte.

Un muro di ghiaccio tra NOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora