CAPITOLO 16

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“è tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti”
W. Shakespare

Clhoe’s pov

“andiamo che è tardi!” dice Betty in macchina fuori dal cancello di casa mia.
“un attimo! Non è facile camminare con questi trampoli ai piedi!” dico facendo un sorriso sghembo.
“ti ho vista persino correre con delle scarpe con la stessa altezza di quel tacco!” dice sorridendomi quando entro in macchina.
Io come risposta, alzo gli occhi al cielo e sbuffo.

È chiaro che non ho voglia di andare a quel dannato ballo! Ma Betty, oggi pomeriggio, si è presentata fuori dall’ospedale, dopo il mio “appuntamento fisso” con Andrew con la scusa di volermi vedere, perché non ci vedevamo da tanto, ma ho sentito puzza di bruciato sin dall’inizio.

Infatti mi ha portato a casa, e dopo aver parlato del più e del meno, mi ha costretta ad indossare un vestito lungo fin sopra il ginocchio, mi ha truccata e sistemato i capelli, poi ha detto che sarebbe andata a casa sua per cambiarsi e che mi sarebbe venuta a prendere più tardi. Ormai non potevo più passare la serata come avevo previsto, cioè letto, pigiama, cibo spazzatura e serie TV a go go, quindi son dovuta restare seduta sul divano del salotto a guardare la TV fin quando lei non mi ha avvisato di essere giù.

“sei fantastica! Ho fatto un bel lavoro! Poi quando ti vedrà Alex…” dice con voce sognante ed entusiasta.
“cosa!?” dico con gli occhi che stanno per uscirmi dalle orbite. “che cosa hai fatto?” chiedo con voce minacciosa e gli occhi ridotti in due fessure.

“potrei aver invitato Alex al ballo di fine anno al posto tuo!” dice sorridendomi innocente.
“Betty!!” dico esasperata buttando la testa in dietro.
“andiamo! Ti divertirai!” dice dandomi una gomitata al fianco.
La guardo male e poi rassegnata poggio la testa al finestrino e guardo il cielo stellato, quello che da una settimana e più, guardo tutte le notti prima di dormire. Solo che stasera sembra che la luna sia più vicina rispetto alle altre notti.

“siamo arrivate!” dice con tono entusiasta. Esce dalla macchina e io la seguo.
Ora che la vedo per intero, è davvero fantastica! Ha i capelli legati in uno chignon e due ciuffi cadono dolci sul suo viso truccato, i suoi occhi color nocciola sembrano più grandi con quella linea di eyeliner e il mascara. Le sue labbra sono colorate da un rossetto rosso fuoco e il vestito le sta divinamente.
Il vestito è lungo fin sotto il ginocchio, ha la gonna morbida con dei fiori rossi disegnati sopra e il top nero, senza maniche con la parte superiore che si lega con un cinturino alla gola. Sopra indossa un pellicciotto nero per coprirsi dal freddo di Dicembre. Le scarpe sono delle decolté rosse.

“perché mi guardi così?” chiede guardandomi in modo strano.
“sei bellissima!” dico avvicinandomi e abbracciandola.
La sento sorridere sulla mia spalla e mi sussurra un “grazie”. Scioglie il nostro abbraccio e mi sorride.

Sento qualcuno che saluta Betty, mi giro e mi trovo davanti un Alex vestito di tutto punto. Indossa un cappotto lungo nero e sotto indossa una semplice camicia bianca, dei pantaloni neri e delle scarpe eleganti nere.
Gli sorrido e lo saluto con la mano, ma lui mi guarda male.

Che problemi ha?

“va bene che non ci vediamo da tanto, ma non credo di essere diventata trasparente.” Dico mettendo le mani sui fianchi e con tono scocciato.
“C-Clhoe?” dice scioccato e mi fa la radiografia.

Ok ha fumato qualche canna!

“già!” dico con ovvietà
“sei … sei…” inizia a balbettare e a guardarmi da capo a piedi
“strana, ridicola, banale”
“bellissima!” dice interrompendomi.

Un muro di ghiaccio tra NOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora