CAPITOLO 13

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“Ci sono persone che ti mancheranno per sempre. Sono quelle che ti hanno toccato non solo il cuore, ma anche l’anima.”
L. del Grande

Clhoe’s pov

“buongiorno fiorellino!” dice scherzosamente Vale quando la raggiungo fuori dal cancello di casa mia. Sono le 16.00 quindi sarà un buongiorno per lei che molto probabilmente si è svegliata dieci minuti fa, visto che ha ancora gli occhi a forma di cuscino…

Indossa una maglietta a maniche lunghe, non molto doppia, che le cade sulla spalla sinistra e fa intravedere una canotta color arancione e dei leggings molto aderenti neri.
Dopo un mese in cui ha avuto i capelli di color blu, ha detto che si era scocciata e aveva voglia di cambiamento, quindi eccola qui davanti a me con i capelli rossi, raccolti in una coda alta.

“ciao pazzoide!” sorrido abbracciandola.
È martedì e poiché per domani non ho compiti da fare (stranamente) abbiamo deciso di vederci per andare a correre.

“facciamo 15 chilometri di corsa?” propongo saltellando per riscaldare i muscoli.
“sei pazza? Direi che 10 chilometri vada bene!” dice mettendo le mani sui fianchi.
“e 10 chilometri sia!” sorrido ed inizio a correre.
“ehi non vale! Dobbiamo partire insieme!” dice raggiungendomi.

Dopo cinque minuti di corsa, mi chiede con un po' di fiatone, :“hai già deciso chi invitare alla festa di fine anno?”
“Betty, la ragazza dell’altra volta, e vorrei invitare Nicole, un’altra mia amica, ma poi non potrei invitare anche il suo fidanzato…”
“ah! Non c’è nessun problema! Fammeli conoscere e potrei invitare io il fidanzato della tua amica, se mi sarà simpatico…”
“sarebbe fantastico, grazie! Hai da fare stasera?”
“no, Harry deve andare in pizzeria con gli amici del calcetto” dice sbuffando ed alzando gli occhi al cielo.
“allora se vuoi ti puoi unire a noi stasera, ci riuniamo al locale e te li faccio conoscere tutti… ti avviso se hai considerato me una fuori di testa, loro sono anche peggio!” dico sorridendo.
“ok, grazie…” prende fiato e poi aggiunge: “tranquilla io con gli squilibrati mi sono sempre trovata benissimo!” 

La guardo, le sorrido e lei ricambia.

“hai già deciso cosa metterti alla festa di fine anno?” mi chiede dopo circa cinque minuti di corsa.
“forse… due domeniche fa sono andata al centro commerciale ed ho comprato un vestito, ma penso che lo indosserò al mio diciottesimo..”

Sono passate due settimane, dall'ultima volta che ho visto Andrew e i nostri messaggi sono aumentati dall'ora, parliamo di come sto organizzando la festa per i miei diciotto anni, di che tipo di macchina vorrei comprarmi dopo questa tappa importante...

Della possibilità di avere il tuo primo vero ragazzo...

Beh no... Di questo più che altro ne discutiamo. Lui dice che dovrei fidanzarmi ed io cerco di cambiare argomento!

Chissà perché...

Vale mi distrae dai miei pensieri...
“giusto, tra cinque giorni sarai finalmente una diciottenne, come ci si sente?” mi da una spallata scherzosa.
“ come tutti gli altri giorni, tu lo dovresti sapere bene!” e ricambio la spallata.
Lei ha compiuto diciotto anni mentre eravamo in viaggio a Oxford e quindi al ritorno, non ha organizzato le solite feste sfarzose dei diciotto anni… ma una semplice festicciola tra amici.

“già! Senti, io non ce la faccio. Ci fermiamo un attimo?!”
“sono passati a malapena dieci minuti da quando abbiamo cominciato a correre, un po’ di grinta!” le dico correndo sul posto.
Lei ha le mani sopra le sue cosce, mentre sta cercando di riprendere fiato. Alza lo sguardo verso di me e mi lascia uno sguardo omicida.
“okok, ci fermiamo un po’!” dico sollevando le mani in segno di resa.

Un muro di ghiaccio tra NOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora