“ma tu chi sei che della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?”
William ShakespeareAndrew’s pov
Sono in un parco, sono seduto su una panchina e mi guardo in torno, ma non c’è nessuno.
Mi alzo e comincio a camminare. In lontananza vedo due bambini: una bambina ed un bambino, che giocano a rincorrersi, ridono e le loro risate riecheggiano nell’aria riempiendola di una melodia fantastica, capace di rilassare anche la persona più stressata di questo mondo.Non molto lontano da quei due bambini, vedo due altalene; quindi mi avvicino e mi siedo su un’altalena. Mi guardo attorno e riconosco il parco, non ci vengo da moltissimo tempo, è il parco vicino casa, dove i miei genitori mi accompagnavano per giocare tutto il pomeriggio quando ero piccolo.
Torno a guardare i due bambini, che ora stanno giocando sullo scivolo.
La bambina ha i capelli scuri e non molto magra e sta seduta sulla cima dello scivolo e sta guardando il bambino, che la sta aspettando alla fine dello scivolo, con una faccia preoccupatissima .
“ho paura, non voglio scendere!” dice la bambina.
“dai, ci sono io qui. Non ti succederà niente!” la rassicura il bambino magrolino, un po’ più basso della bambina. Lei non ha nessuna intenzione di scendere e si aggrappa ai lati dello scivolo.“lascia i bordi dello scivolo, datti la spinta, chiudi gli occhi e lasciati andare! E ricorda che dopo è il mio turno sullo scivolo” le dice il bambino sorridendo.
La bambina, gli sorride. Lo guarda esitante e poi fa come le ha detto il bambino.Arrivata alla fine dello scivolo, apre lentamente gli occhi e vede davanti a se il bambino con le braccia spalancate.
“hai visto? Ce l’hai fatta!” dice il bambino
“è stato bellissimo!” dice lei abbracciando il suo amico e lui ricambia l’abbraccio.
“di nuovo! Di nuovo!” dice la bambina saltellando tutta entusiasta
“no! Tocca a me!” dice il bambino e così cominciano ad alternarsi e a litigare per salire sullo scivolo.Sento un tintinnio di catene accanto a me e noto una figura femminile sfocata, alta e magra che inizia a dondolarsi e guarda verso i bambini.
Dopo un po’ si alza. E viene dietro di me, inizia a spingermi ed io la lascio fare.
“come eravamo belli!” dice ad un certo punto. Mi fermo e mi giro guardandola confuso.
“chi sei?” chiedo quasi spaventato
Lei non mi risponde e riporta il suo sguardo verso i bambini che si stanno stendendo per terra sfiniti dalla loro corsa, per rincorrersi.
Il bambino si gira verso la bambina e le chiede: “amici per sempre?”
Lei sorride e poi dice: “amici per semprissimo!”“ti prego ricorda, ho bisogno di starti vicino! Buon Natale!” sento sussurrarmi all’orecchio, ma questa volta non è solo un sogno, la sento realmente vicino al mio orecchio.
Pian piano mi sveglio, ma quando apro gli occhi, vedo solo la porta chiudersi. Mi guardo attorno ed in stanza con me non c’è nessuno, neanche mia madre.
Prendo il mio telefonino dal comodino vicino al letto e vedo che è mezzogiorno ed è Natale.
D’istinto, vado su whatsapp ed apro la chat di Boh. Il suo ultimo accesso è di qualche minuto fa. Decido di scrivergli.Messaggio a Boh:
“perché proprio io? Sono il tuo caso caritatevole? Lo smemorato incazzato col resto del mondo solo perché ricorda le cose brutte della sua vita, mentre non riconosce ciò che lo dovrebbe rendere felice”Due semplici domande chiare e dirette! Senza giri di parole.
La porta si apre e appare mia madre.
“Buon Natale amore mio! Dormito bene?” si avvicina e mi lascia un bacio sulla fronte. Sorrido.
“Buon Natale anche a te! Si, per quanto si possa dormire bene in un letto d’ospedale...” dico cercando di sistemarmi più “comodamente” sul letto.
Lei sorride tristemente e mi accarezza la guancia.
“tra qualche giorno usciremo da qui e potrai dormire nel tuo letto comodo!”
“che ti ha detto il medico?” le chiedo curioso
“dovranno farti qualche altro controllo, per verificare che il tutto sia rientrato poi potrai tornare a casa!” mi sorride e si gira per andarsi a sedere sulla sedia vicino al tavolino.
“e per la mia amnesia?” chiedo torturando la cover del telefonino
“ è solo questione di tempo. Presto ricorderai tutto!”
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Un muro di ghiaccio tra NOI
Roman d'amourAvete presente quelle volte in cui vivete un evento particolare o ascoltate una canzone che vi ispira film mentali? Bene, questa storia è il frutto di tutti i miei disagi e i miei film mentali, se vi va di leggere, ben venuti nel mio mondo 'disagiat...