CAPITOLO 9

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"La cosa migliore che possa capitarti è avere qualcuno al tuo fianco che non smette mai di cercati, nemmeno quando ti perdi nei tuoi silenzi".
R. Pellico

Andrew's pov

Una settimana.
Quanto può succedere in una settimana? Io non credo che possano succedere moltissime, alla fine è solo una settimana...
Solo che in quest'ultima settimana, sono dovuto restare a casa per l'influenza e non ho avuto molto contatti col ' mondo esterno '.

Dopo aver lasciato Clhoe a casa sua, sono andato a casa di Antony per chiedergli cosa avesse fatto a Clhoe e perché lei lo voleva il più lontano possibile da lei.

Lui mi ha raccontato che le aveva toccato il sedere e lei, giustamente, aveva reagito poi ha aggiunto, con un ghigno sulle labbra,: "certo che oltre a darsi una bella sistemata, in quel mese ha acquistato un bel caratterino la ragazza!".

Non ci ho visto più!
Gli ho preso la maglietta, l'ho sbattuto con le spalle al muro e con i denti digrignati, gli ho detto: " non ti permettere mai più di pensare a lei in quel modo! O tutti i pugni che sto pensando di darti, ti verranno restituiti con gli interessi!".
Senza aspettare che mi dicesse una qualsiasi altra cosa, me ne sono andato sbattendo la porta.

All'inizio ho camminato per poi correre, anche per un bel po', prima di poter affermare di aver scaricato tutta la rabbia nei confronti di Antony e prima di riuscire a guidare verso casa.
Non penso a Clhoe come una mia possibile fidanzata e non sono geloso di chi possa frequentare, ma non mi piace che una mente perversa, come sa essere quella di Antony, possa pensare a lei in quel modo.

Clhoe è una ragazza dolce, che merita la dolcezza da chiunque le stia accanto.

Quando sono tornato a casa, mi sentivo stremato ed ho pensato che fosse colpa di tutto lo stress fisico che avevo dovuto sopportare in quella giornata, ma quando mi sono misurato la temperatura, avevo 38.5 di febbre.

Quindi non ho né chiarito con Lory l'argomento Clhoe, né sono riuscito a conoscere la cantante del corso del liceo di Lory.
Si, proprio così è una ragazza, forse proprio la 'ragazza misteriosa'.

Quanta speranza! Siamo sicuri che non ti interessi questa ragazza?

Sto guidando verso la scuola di danza e mi rendo conto di essere molto agitato, è la prima volta che ballerò una coreografia basata anche sulle capacità di chi canta, oltre che alle capacità dei ballerini, quindi non so cosa aspettarmi da questa lezione...

Dopo essermi cambiato, vado in sala prove e trovo, oltre agli altri ballerini intenti a riscaldarsi i muscoli, una ragazza con un foglio in mano, una bottiglietta e che sta parlando con la mia insegnante.

Sarà davvero lei?

È alta quanto me; fisico tonico fasciato da una maglietta aderente, ma non troppo, e dei jeans chiari; capelli marroni, legati in una treccia e il viso truccato il minimo indispensabile.

"oh, Andrew!vieni!" mi dice Giovanna, la mia insegnante, con un sorriso dolce ed io ricambio avvicinandomi a loro.
"Come stai? Mi ha detto Lory che sei stato poco bene!" mi chiede Giovanna quando le sono vicino e mi poggia una mano sulla spalla con uno sguardo comprensivo.

La conosco da quando avevo quattro anni, da quando ho iniziato a ballare, lei è stata la mia unica insegnante, quindi abbiamo quasi un rapporto madre figlio. Si preoccupa sempre quando sto poco bene.

"si, tutto bene. Mi sento molto meglio" sorrido e poi guardo la ragazza che ci guarda quasi stranita.
"oh si giusto! Andrew, lei è Melany! Preparerà con noi la sua esibizione" mi dice Giovanna con un sorriso a trentadue denti.
"piacere" dice lei allungando la sua mano ed io gliela stringo, sorrido e lei ricambia con un sorriso dolce e sincero.
"scusate un attimo" dice Giovanna e si allontana.

Un muro di ghiaccio tra NOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora