«Ti vuoi muovere?» mio fratello mi richiama dal corridoio.
«Arrivo, arrivo. Sei una gigantesca rottura di palle quando ti ci metti».
Lo trovo sulle scale ad attendermi. Gli do un buffetto sulla guancia, so che lo detesta. Cerca di afferrarmi il polso, tolgo la mano prima che possa acchiapparmela e lui si imbroncia.
«Dove state andando?» William ci scruta dalla porta della camera, gli occhi ancora incollati dal sonno. Deve essersi appena alzato.
«Gli amici di Ev sono venuti da Cork e abbiamo deciso di fare una gita» gli spiega Adam scompigliandomi i capelli. Il bastardo ha approfittato del momento di distrazione che nostro fratello gli ha offerto per vendicarsi.
«Posso venire anche io?» domanda William speranzoso.
«Spiacente, ma i ragazzini non sono ammessi» faccio scorrere le dita tra i capelli mentre William mette su un muso così lungo da stracciare il broncio che Adam ha sfoderato poco fa. Sembra che l'unico della famiglia a non essere stato dotato di espressione da cucciolo ferito sia io e l'idea dell'adozione non mi sembra più così assurda.
«Non sono un ragazzino».
«Ne riparleremo quando ti sarà cresciuta la barba» comincio a scendere le scale e sento Adam ridacchiare mentre mi viene dietro.
La mamma e la nonna ci salutano con un bacio, raccomandandoci di stare attenti e di tenere i cellulari sempre accesi nel caso avessimo bisogno di qualcosa e bla bla bla.
Ecchepalle. Sbuffo mentre Adam le rassicura che non ci saranno problemi. Siamo in vacanza, almeno per qualche giorno potrebbero smettere di starci con il fiato sul collo come se fossimo due bambini.
«Ma', ora dobbiamo andare o arriveremo in ritardo all'appuntamento» le dico mentre mi posa un bacio sulla guancia. Non sopporto queste smancerie quindi mi dileguo in fretta e furia prima che possa baciarmi ancora.
Il bus ci lascia a Glendalough, la zona dei laghi sui monti Wicklow, dove troviamo gli altri fermi con le loro auto in una piazzola sterrata. Il sole è già alto nel cielo e loro se ne stanno fuori dalle macchine ad aspettarci. Mia cugina ha deciso di imbucarsi all'ultimo minuto, come al solito, probabilmente perché quel tipo della sua classe con cui se la fa ogni tanto le ha dato buca. Ci sono anche tre ragazze che non avevo mai visto prima, una somiglia vagamente alla mia ex, capelli biondi, lisci, ma senza la sfumatura color miele che contraddistingue quelli di Danielle, e occhi chiari. A guardarla meglio, però, sembra più che altro un tentativo di imitazione mal riuscito. Non ha la stessa dolcezza nei lineamenti ed è più robusta, con un seno abbondante di cui deve andare piuttosto fiera, dato che la scollatura della sua t-shirt sembra gridare affondaci la faccia. Quando si accorge che la sto fissando mi sorride, ma io non ricambio. Non ci riesco.
Porto la mia attenzione sulle altre due, una brunetta con gli occhiali e l'aria un po' sfigata e una tizia rossa che non si allontana un secondo da mia cugina, con la quale sta confabulando da quando siamo arrivati. Smette di parlare solo per bere da una bottiglietta di energy drink e lanciarmi un'occhiata incuriosita.
Mi avvicino al cofanodella Ford scassata di Jason, su cui lui e Liam sono seduti a bere birra.
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Rain vol.2 Dieci battiti al secondo - Prequel
Genç KurguSinossi all'interno Si può leggere come uno standing alone, ma vi consiglio di leggerlo dopo aver letto il vol.1, In un battito d'ali, presto disponibile in diversi formati. Tutti i diritti riservati. Copyright 2018 depositato presso Ipermedia c.d.e...