12 - Again

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- Minnie?

Sentire di nuovo la sua voce dal vivo dopo mesi interminabili mi fa uno strano effetto.

Distolgo gli occhi dal menù che ho tentato di usare come scudo e lo allontano lentamente dal volto.

Leighton mi fissa con sguardo critico, Liam del tutto sorpreso.

È attraente come sempre: completo elegante nero, cravatta verde bottiglia, capelli curati, viso liscio ed espressione serena. Sì, nonostante abbia visto la sua ex dopo sei mesi ed una brusca litigata, è sereno.

- Liam, sei tornato, vedo. - fingo cordialità.

- Già. Il mio incarico a Sydney è terminato la settimana scorsa e mi è stato offerto qualcosa di nuovo qui a Londra. Seth cercherà di convincermi ad accettare. - spiega, facendo un cenno verso l'uomo in cravatta rossa.

Seguono le presentazioni, formali e colme d'imbarazzo. La lunga occhiata d'avvertimento di Leighton verso Liam non mi sfugge.

- È stato un piacere rivedervi, ragazze... Ora, però, io e Seth ci dobbiamo allontanare. Buona serata. - si congeda Liam.

- Altrettanto. - gli faccio eco.

- Altrettanto. - mi scimmiotta Leighton, con tono di voce patetico.

- Non l'ho detto così. - ridacchio.

Lei solleva le sopracciglia.

Ad interromperci interviene un cameriere, che appunta le nostre ordinazioni sul taccuino di pelle nera.

Adoro la professionalità di questo ristorante.

- Quindi Mr. Intelligenza è tornato in città. - osserva Leighton.

- A volte sai essere davvero perspicace. - la prendo in giro.

- Vedi che non capisci? Siamo di fronte ad un problema gigantesco. - rimugina.

Mi guardo le unghie. Forse dovrei smaltarle ogni tanto.

Corte e al naturale sono davvero banali. Comuni. Per niente chic.

- E perché mai? È tornato, svolgerà il suo lavoro e sloggerà in men che non si dica. Non vedo dove sia il problema. - analizzo.

Leighton scuote la testa, in disaccordo.

- Il fatto che tu abbia passato sei mesi da depressa non mi rassicura per niente: se Liam dovesse riavvicinarsi a te, tu non faresti niente per allontanarlo. È palese. - spiega.

Inarco le sopracciglia.

- Sto mandando a monte il tuo piano? Jonathan se la sta cavando bene per avere a che fare con una come me, sai?

- Di che piano stai parlando? Minnie, non dirmi che ti droghi. Non so più cosa fare con te! - esclama la mia amica.

Non posso fare a meno di ridere.

- Non mi drogo, Leigh. Semplicemente, ti ho smascherata: hai mandato Jonathan alla mia porta e gli hai chiesto di essere gentile con me così da distrarmi dal pensiero di Liam. Ti conosco, piccola manipolatrice che non sei altro.

Leighton assimila il mio discorso, poi parla.

- È un ottimo piano, tipico di me effettivamente, ma temo che sia stato tutto casuale. Mi sarebbe piaciuto essere così brava da architettare qualcosa ed assistere alla sua perfetta realizzazione. Purtroppo, i miei piani non funzionano mai come dovrebbero. - replica.

Il mio stupore supera ogni limite.

Penso di avere la faccia di un pesce lesso e affumicato, in questo momento.

Sour, Sweet & Smart (#STYDIA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora