Leighton adotta una soluzione drastica al mio nuovo dilemma: afferra il mio telefono e spegne la connessione, poi mi trafigge con lo sguardo, per avvertirmi tacitamente che non devo riaccenderla. Annuisco e ripongo il telefono in borsa.
Il cameriere ci porta il dessert e noi non ne lasciamo neanche un briciolo sul piattino; dopo aver pagato il conto con tanto di mancia, usciamo. Sono riuscita a tenere gli occhi distanti dal tavolo quarantanove.
Fuori, mentre aspettiamo un taxi, sento qualcosa vibrare in borsa. Lo schermo del mio telefono è illuminato e appare il nome del mio ex.
Non tiro neanche fuori il telefono, lo lascio vibrare.
Per fortuna, arriva un taxi.
Una volta a bordo, noto la porta del Clou aprirsi: Liam è corso fuori e guarda da una parte all'altra. Mi volto per non farmi riconoscere e il taxi parte.
Da una parte, mi sento bene se rifletto sulla decisione che ho preso di evitare che Liam si avvicini; dall'altra, invece, continuo a sperare che mi cerchi, che mi dica che gli sono mancata da morire e che non se ne andrà mai più. La parte più affine a Leighton di me vomita energicamente e mi urla che sono una povera deficiente senza speranze.
La vera Leighton si gira verso di me e mi prende le mani tra le sue energicamente.
- Questa è la nostra serata, Minnie. Metti da parte i pensieri e divertiti con me, con la mente lontana da tutto e da tutti, almeno per qualche ora. D'accordo?
Ha ragione. Devo disconnettere il cervello. Basta pensare a Liam, a quello che dovrei fare e a quello che vorrei accadesse. E' ora che io mi diverta per un po', libera e spensierata, in questo sabato sera nel bel mezzo di New York, come un sacco di altra gente.
Il Drunk Manhattan è pieno di gente, dai quindici ai quarant'anni (i più vecchi sono rintanati agli angoli a fissare le ragazzine sculettare a ritmo di musica disco), e non mi sorprendo più di tanto di riconoscere una mezza dozzina di persone che conosco, con le quali non sono più o non sono mai stata in confidenza. Leighton saluta molte più persone di me, perché la sua parlantina e il suo lavoro al bar le rendono più semplice conoscere persone nuove. Per me che sto chiusa in ufficio tutta la giornata, è più difficile.
- Prendiamo subito da bere, così ti sciogli un po'. - propone lei.
Non so come riesca a capirmi così bene, ma non faccio domande e mi lascio trascinare al bancone. Un bel ragazzo dai bicipiti in evidenza, uno dei quali tatuato, ci chiede gentilmente cosa vogliamo ordinare.
- Due Caipiroska alla fragola. - dice Leighton, sorridendo.
Il ragazzo prepara con cura i cocktail e, non appena prendo in mano il mio, mi sento scuotere il braccio da qualcuno.
Mi volto, spaventata, e realizzo che non si tratta di Liam. Tiro un sospiro di sollievo.
- Minnie! Mio Dio, da quanto tempo! Saranno almeno cinque anni che non ci vediamo! Sei bellissima, davvero, e ti trovo in gran forma. - sorride ampiamente Mandy Gibson, la compagna di corso più demente che potessi avere al liceo. Per mia sfortuna, me la ritrovavo in metà dei corsi.
- Ciao, Mandy, è davvero un piacere rivederti. Sono qui con una mia amica...
- Oh, me la fai conoscere? Guarda, sono arrivata in città proprio ieri con Richard, perché un suo caro amico si sposa e sono felicissima di averti incontrata! - esulta Mandy.
Aggrotto le sopracciglia. Possibile che non sia cambiata nemmeno di una virgola? Infantile e insensata esattamente come al liceo; allora era un po' più bruttina, forse.
- Sì, anch'io. Ora, però, devo davvero andare. E' stato un piacere, Mandy.
- Oh, ma la tua amica?
- Ahm... Lei è... Lei è in un periodaccio, sai... Ha bisogno del supporto dei suoi amici più stretti e non vuole conoscere nuove persone. L'ho portata qui per sollevarle un pochino l'umore. L'atmosfera, sai... - blatero.
Mandy annuisce, come se avessi appena enunciato la legge della gravitazione universale. Esattamente come non potrebbe negare che i corpi tendono a cadere verso il basso, non discute sulle parole che ho detto. E' sempre stata piuttosto sensibile, a modo suo.
- Sei una persona meravigliosa, Minnie, sono fiera di te. Ci vediamo presto. - sorride, e forse il suo è l'unico sorriso sincero nell'arco di chilometri.
Quando torno a guardare Leighton, la vedo impegnata a flirtare con il ragazzo che ci ha preparato i cocktail. Tipico suo.
Decido di lasciarla tranquilla con lui e fare un giro per il locale, sorseggiando il mio alcolico alla fragola. Adoro la Caipiroska.
Qualcuno picchietta la mia spalla.
- Non pensavo ti piacesse uscire per locali il sabato sera... Sei piena di sorprese, Minnie. - mi sorride Kyle, il manager del piano sovrastante il mio in azienda.
Ottimo: un collega di lavoro con cui probabilmente parlerò di lavoro. Proprio quello di cui ho bisogno.
Santo Protettore degli Sfigati, grazie per questo gesto di riguardo.
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Santo Protettore degli Studenti, assistici adesso che inizia l'inferno di maggio.
Love you 🍰
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Sour, Sweet & Smart (#STYDIA)
RomanceMinnie non potrebbe essere più diversa da Jonathan, acida lei e dolce lui, ironicamente pasticcere, eppure sono attratti l'uno dall'altra: peccato che a minare il loro rapporto intervenga il passato...