Il mio tentativo di evitare le domande di Jonathan si rivela un totale buco nell'acqua: sul telefono ho una tonnellata di messaggi e chiamate di Liam, qualcuna di mia madre e diverse notifiche inerenti ai social. Presto attenzione a queste ultime in primis, poi fingo che mia madre mi abbia appena chiamata e mi rifugio nella camera di Leighton per telefonarle.
- Minnie, tesoro! Buongiorno, come stai? - mi risponde subito, l'ansia e l'affetto in un tono di voce unico.
- Benone, mamma, tu?
- Non mi lamento. Tuo padre russa di meno da quando ha iniziato a prendere le pastiglie, sai?
Commento per un po' fatti di natura quotidiana con mia madre, poi le dico che devo assolutamente andare perché Leighton mi aspetta. Il fatto che io sia a casa sua e che lei mi voglia triturare, conta poco in questo momento.
- D'accordo, tesoro, fate le brave e salutami quella matta. Ciao.
- Va bene, ciao mamma. Ti voglio bene. - concludo la chiamata.
Non appena mi volto, trovo Leighton a braccia conserte con l'espressione molto, molto incazzata in viso.
Prendo un bel respiro. La mia amica sa davvero incutere timore.
- Mi spieghi cos'era quello? - mi aggredisce subito.
- Cosa?
Alza gli occhi al cielo.
- Quel faccino patetico da pesce affumicato che avevi quando Liam è sbucato fuori dal mondo degli stronzi recidivi.
- Non avevo un'espressione patetica! Non mi aspettavo che tornasse così, all'improvviso! - ribatto.
Leighton sospira, esasperata.
- Eri talmente sorpresa da non riuscire a mettere due frasi in piedi per mandarlo via? - domanda.
Deglutisco.
- Okay, consideriamo il fatto che avevate una relazione splendida.
Annuisco, cauta.
- E il fatto che tu abbia sofferto tanto quando se n'è andato.
Continuo ad annuire.
- Non ti passa per la testa l'idea che potrebbero chiamarlo in Burundi domani stesso e che partirebbe all'istante, pur di guadagnare i soldi promessi? Non si è fatto scrupoli a lasciarti una prima volta e, ahimé gli uomini non cambiano, perciò mi sento in dovere di avvertirti che può succedere di nuovo. Io ti credo una persona intelligente, Minnie, non farmi dubitare di questo. - spiega.
- È che... Mi sembra di rivedere lo stesso Liam dell'estate scorsa. Quello spensierato, con mille progetti ed idee, ma nessuno dei quali a mia esclusione. - confesso.
Leighton scuote la testa, disperata.
- Amica mia, il passato non torna indietro. Ti prego, non cedere alle illusioni. - persevera.
Perché è tutto così difficile quando ci vanno di mezzo i sentimenti?
Mi si stringe il cuore alla prospettiva di tornare ad essere il fantasma che ero fino a qualche settimana fa, ma non so se potrei vivere in pace con il dubbio di come sarebbe scegliere Liam sempre fisso nella mente. Sento di non aver ancora superato la relazione con lui. Qualcosa mi blocca. Ma come lo spiego a Leighton?
Lei non si è mai innamorata. Non ha mai trovato un ragazzo con cui ci fosse l'intesa che c'era tra me e Liam; e non lo dico per cattiveria, lei stessa lo confermerebbe. Per questo motivo, le sue parole mi paiono filtrate da occhi molto diversi dai miei, che forse non sono adatte al mio vissuto.
STAI LEGGENDO
Sour, Sweet & Smart (#STYDIA)
RomanceMinnie non potrebbe essere più diversa da Jonathan, acida lei e dolce lui, ironicamente pasticcere, eppure sono attratti l'uno dall'altra: peccato che a minare il loro rapporto intervenga il passato...