redemption - chanbaek

03

Baekhyun scrutava fuori dal finestrino, non riusciva a capire bene cosa stesse succedendo visto che i suoi due amici erano di spalle e coprivano il ragazzo disteso a terra. Non appena sentì il rumore dello sparo spalancò gli occhi, proprio non riusciva ad elaborare la situazione, si sentiva uno stupido. Vide Sehun alzarsi e abbracciare Chanyeol, la cosa positiva era che loro due sembrassero star bene, la cosa negativa era il fatto che quasi non riusciva a respirare, a causa della tensione. Non voleva disubbidire a Chanyeol, l'altro gli aveva raccomandato di restare nell'auto e anche lui sapeva che era la cosa migliore da fare, ma in quel momento riusciva solo a pensare al fatto che l'altro non sarebbe ritornato da lui, che non lo avrebbe abbracciato mai più. 

Smise di pensarci non appena qualcuno bussò al suo finestrino, era Jongin. Aprì lo sportello e uscì dall'auto, il più piccolo lo sorreggeva, aveva notato che era piuttosto scosso. "Tutto bene?" gli chiese, cominciando a camminare. Baekhyun lo seguì, in un primo momento senza dire niente, poi parlò.

"Cos'è successo Jongin?" domandò, il ragazzo fece le spallucce. Non ebbe tempo di rispondere, erano già arrivati dagli altri - che non si erano resi conto della loro comparsa, semplicemente perché avevano la testa poggiata l'uno sulla spalla dell'altro. Baekhyun afferrò la felpa del rosso, come per richiamarlo. Lui si allontanò subito dal minore, spaventato, ma non appena vide il suo ragazzo si rilassò. Lasciò andare Sehun e strinse forte il più basso tra le sue braccia. "Perché avete sparato?" domandò Baekhyun.

Chanyeol fece un respiro profondo. "Prima io e Kyungsoo abbiamo trovato delle impronte, non lo abbiamo detto a nessuno - e ora questo ragazzo, solo che lui - era stato morso e - ha chiesto a Sehun di ucciderlo." con un po' di difficoltà, parlò. "Scusami Baekhyun." concluse, il maggiore annuì e continuò ad abbracciarlo. Si allontanò dopo un po', dopodiché tutti e quattro si guardarono senza sapere cosa dire.

"Dovremmo.. lasciarlo qui?" domandò Sehun, guardando il corpo del ragazzo. "Anche lui avrà avuto qualcuno che lo amava, anche lui ha una famiglia che lo sta aspettando, e sapere che non lo rivedranno mai più, che non avranno neanche una tomba sulla quale piangere -." si bloccò. "Andiamo via, per favore." mormorò, recuperando le fasce che gli erano state portate da Chanyeol poco prima. Prese il panno, ormai sporco di sangue che aveva usato per tamponare le ferite del giovane e lo distese sul suo corpo, lasciando scoperte le gambe, che quella stoffa non riusciva a coprire. Non appena si voltarono per tornare alle auto notarono gli altri ragazzi del gruppo, erano rimasti lì, fermi, e non avevano detto niente. Non dissero niente, era come se volessero solo dimenticarsi di quello che era accaduto, tornarono nelle proprie auto ma non partirono subito, avevano tutti bisogno di riposarsi un po'.

Chanyeol e Baekhyun rientrarono nella propria macchina, il rosso si portò le mani alla testa e cercò di cancellare quelle immagini dalla sua mente, ma proprio non riusciva a pensare ad altro. Baekhyun gli passò la bottiglia con l'acqua, lui l'accettò e bevve un po', come se quello potesse aiutarlo a sciogliere il nodo che gli si era formato alla gola. Nessuno dei due sapeva cosa dire, ma non credevano che ci fosse qualcosa da aggiungere. Era tutto così ingiusto.

"Per me possiamo partire." disse Chanyeol. "Voglio andarmene da qui il prima possibile, ti prego, accelera."

"Va bene." rispose affermativamente l'altro, stava per girare le chiavi ma qualcosa lo fermò, prima di farlo disse un'ultima cosa. "Quello che è successo non è colpa tua."

"Fa troppo male." rispose, chiudendo gli occhi e respirando profondamente. "Non parliamone più, non guardarmi come se provassi compassione, fa' finta che non sia successo niente, non è successo niente, lui sta bene."

"Chanyeol.." disse piano guardandolo, non sapendo cos'altro fare per farlo calmare. "Avete fatto la cosa giusta, non è colpa tua." ripetè.

Lui non rispose, Baekhyun cominciò a guidare e sperò che quella sensazione orribile passasse, tuttavia non sembrava sentirsi meglio, anzi. Frenò una volta arrivato a un incrocio, prese la mappa e controllò quale direzione prendere, posò il foglio di carta e mise la mano sul cambio ma prima che potesse accelerare Chanyeol parlò, distraendolo. "Credi davvero che sia stata una scelta saggia? Tutto questo ne vale davvero la pena? Possiamo anche arrivare lì, trovare i soccorsi, ma se morisse uno di noi durante il tragitto - niente avrebbe più senso."

"Ricordi cosa abbiamo detto prima di partire?" chiese Baekhyun. "Che non ce ne saremmo pentiti, non so come reagirei se morisse uno di noi ma so per certo che se morissi io non vorrei che né tu né nessun altro se ne assumessero la colpa." fece una pausa. "Quello che sto cercando di dire è che so che fa male, so che non andrà tutto bene, so che è possibile che qualcuno non ce la faccia, ma se abbiamo scelto comunque di uscire e di affrontare tutto questo insieme, pentircene sarebbe sbagliato." concluse, accelerando e prendendo una nuova strada. 

Chanyeol ci pensò un po' prima di rispondere, poi parlò. "Credo che tu abbia ragione."

Continuarono lungo quella strada per un po', dopodiché cominciarono a prendere delle strade secondarie, erano quelle indicate sulla cartina ma non promettevano bene, o meglio, erano inquietanti e diverse da quelle che avevano percorso fino a quel momento, però non conoscendo il luogo in cui si trovavano sarebbe stato meglio seguire quelle strade e non seguire intuito, anche perché se si fossero persi sarebbe stata la fine. Decisero che una volta trovato un paesino o uno spiazzale ampio - insomma, non strade circondate da alberi, che erano decisamente troppo pericolose - si sarebbero fermati. Erano stanchi, ancora sconvolti per quello che era successo e avevano bisogno di mangiare, quindi fermarsi e aspettare fino al giorno seguente per viaggiare sarebbe stata la scelta migliore. Non appena raggiunsero un posto ideale spensero i motori e cominciarono a prepararsi a una cosa che faceva paura a tutti, in quel contesto: la notte. Non tutti, come loro, avranno il privilegio di dormire in mezzo al nulla nella vita, con mostri che possono sbucare da ogni angolo, inutile dire che quella situazione li faceva tremare di paura.

Parcheggiarono le auto in cerchio lasciando una certa distanza di sicurezza tra le vetture, in modo tale da poter scappare se necessario, ma allo stesso tempo da potersi riunire tutti al centro nell'attesa della notte. Il sole non era ancora tramontato e ci sarebbe voluto del tempo, così decisero di andare un po' in giro.

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a/n ; lolol spero che vi sia piaciuto il capitolo, prendete i popcorn